In mano a un cuoco giovane, di origine pugliese, questa elegante insegna si distingue per il suo stile fortemente contemporaneo. In ambienti scuri e minimalisti (sicuramente di design di tendenza, ma un po’ impersonali, e per fortuna ‘riscaldati’ dal fascino di un antico camino), su tavoli neri senza tovaglia, sfilano piatti complessi, fortemente tecnici (forse sin troppo…) ma dalla sfuggente identità personale.
Completamente slegati da territorio e tradizioni, si muovono da una animella con bisque di gamberi, crème fraîche, caffè e risone nero soffiato a una guancia di manzo con il suo fondo di cottura al ponzu, lampascioni e segale tostata, passando per un risotto mantecato al burro acido con aglio orsino, clorofilla, sarda affumicata, albicocca e polvere di peperone arrosto, e per dei cappelletti di castagne ripieni di scalogno brasato con olio di mandorle, brodo di cima di rapa e rafano.
Al netto di alcune veniali imperfezioni esecutive, la cucina pare sufficientemente salda, seppur nel suo affastellamento di ingredienti e sensazioni gusto-olfattive. E difatti il piacere delle percezioni palatali pare giungere, più che dal gioco degli abbinamenti, dalla personalità dell’ingrediente principale. La selezione dei vini è buona, seppure non ampia. Il servizio è cortese e sorridente. I prezzi sono assai onesti: i menu degustazione sono offerti a 55 e 70 euro. Mente se ne spendono più di 65 mangiando à la carte.
Via Ginnasio, 4 – Crema (CR)
Tel. 0373225703
www.vitiumrestaurant.it | [email protected]
Turno di chiusura: martedì; a pranzo lunedì, mercoledì e giovedì – Ferie: variabili