È raro, ma può capitare – nelle esperienze di ognuno – di imbattersi in luoghi magici. Posti che, al di là del tempo e dello spazio, toccano l’anima. E che, per la loro fascinosa malia, paiono in grado di ‘trasformarci’. Villa Feltrinelli è uno di questi. Magnifica, immersa nel suo lussureggiante parco, adagiata sul lago, pare vivere, crepuscolare e decadente, una propria dimensione, oltre la realtà. I suoi muri sono carichi di storia, e nelle sue stanze perfettamente preservate ancora riecheggiano i passi e le voci degli illustri personaggi che l’hanno abitata (fra cui la famiglia Feltrinelli, e quindi Benito Mussolini insieme a donna Rachele, negli anni tragici di Salò). Anche la cucina, in mano a uno dei talenti più fulgidi dell’alta ristorazione italiana – Stefano Baiocco – si nutre di quest’atmosfera fatata. Intimistica e calligrafica (ma anche molto tecnica) sembra indagare la bellezza dello spirito e inseguire la purezza della sensazione astratta. I piatti, più descrittivi che narrativi, richiamano di continuo erbe e fiori, giocando su timbriche suadenti (come nel caso del budino di asparagi bianchi, cioccolato e pepe nero) e sul rapporto fra gli ingredienti (come nel caso della Cinta Senese con «corteccia di carote» e gel al sambuco). Il servizio, cordiale e curiale al contempo, rasenta la perfezione. La selezione dei vini (con referenze solo nazionali, a parte una bella proposta di Champagne) è ampia e articolata. In tale cornice secondaria è la questione del prezzo, che alla carta si attesta intorno ai 250 euro, così come il menu degustazione. Il consiglio è, per chi può, di fermarsi anche per la notte: la magia continuerà.
Via Rimembranza, 38 – Gargnano (BS)
Tel. 0365798000
www.villafeltrinelli.com | [email protected]
Turno di chiusura: martedì; a pranzo – Ferie: da metà ottobre a metà aprile