Pino Cuttaia ha aperto il suo bistrot a Milano, all’interno dell’Ariosto Social Club, un innovativo concept di ospitalità a 360 gradi che comprende anche venti appartamenti di lusso, un loft, una palestra, una Spa e una boutique. Il grande cuoco siciliano propone una cucina di grande materia prima ed essenzialità, priva di orpelli e virtuosismi, in grado di fondere la sicilianità con l’anima più schiettamente meneghina, il tutto in un’atmosfera che sa gradevolmente di casa. La Parmigiana del giorno dopo, leggerissima, è cibo di casa con il vestito della festa, così come il Calamaro in finta brace e il mitico Spaghetto alle vongole. Grande attenzione alla stagionalità, piatti semplici, quasi basici in qualche caso, ma interpretati con quel tocco in più che un grande Chef – quale indubitabilmente è Cuttaia – riesce a dare. Il bistrot è aperto per tutta la settimana, dal lunedì alla domenica secondo la formula all day dining e quindi copre dalla colazione alla cena per rispondere alle esigenze di una clientela locale e internazionale. Il servizio presenta ancora qualche sbavatura che, siamo convinti, col tempo sparirà. Carta dei vini con etichette interessanti e buona presenza di produttori biologici. Menu degustazione a 110 euro, alla carta bisogna mettere in conto almeno 90 euro. Prezzi tutto sommato un po’ altini, ma siamo sempre in centro a Milano e in una location molto “cool” e questo, com’è noto, si paga.