Terrazza Gallia è situato all’ultimo piano di uno degli alberghi più lussuosi di Milano. Affacciato sulla Stazione Centrale, in cucina ci sono i fratelli Antonio e Vincenzo Lebano che si avvalgono della consulenza dei Cerea di Da Vittorio, a Brusaporto. L’ambiente è elegante ma la loro tavola si presta a tutte le occasioni: a mezzogiorno è, chiaramente, più business oriented, con le colazioni di lavoro; alla sera il ristorante diventa il regno delle coppie o di gruppi di amici che intendono “fare serata” attingendo dal bar attiguo, dotato di una bella terrazza all’aperto ideale anche per l’aperitivo oltre che per il cocktail after-dinner.
La cucina è chiaramente di stampo contemporaneo con una solida impronta mediterranea. Gli Chef, campani di origine, portano a tavola la loro terra ma in “punta di forchetta”, ovvero senza essere mai troppo manifesti. Da provare, in questo senso, il piatto segnature “Miseria e Nobiltà”, spaghettoni Masciarelli con pane atturrato e caviale o la Ricciola alla brace con pomodoro giallo, taralli, erbe e fiori. Ma in carta ci sono anche i grandi classici del tristellato Da Vittorio, che per l’appunto vigila e orchestra il tutto: ecco dunque gli ormai universalmente celebri Paccheri o la fantastica Cotoletta alla milanese (praticamente un piatto unico, per almeno due persone). Il servizio è attento e puntualissimo, senza mai mettere il cliente a disagio. La cantina è ben fornita e presenta ricarichi adeguati, ovvero proporzionati al contesto (lussuoso). Il conto è sui 100 euro alla carta; 140 il menù degustazione.