Resta comunque un inizio anno positivo sul lato della raccolta Danni che sale del 3,7% e della Solvency, cresciuta al 230% rispetto al 203% registrato a dicembre 2021. La raccolta premi complessiva invece registra una decrescita del 5,8%. I prossimi 9 mesi vedranno un calo del risultato operativo nel segmento Danni "a causa del premio medio e della ripresa della frequenza sinistri", in parte bilanciato dal segmento Vita
Il circuito di Borsa paneuropeo che controlla la piazza finanziaria di Milano insieme a quelle di Amsterdam, Bruxelles e Parigi, ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 6% pro forma. L'Ebitda adjusted è salito dell'11,4%, con un margine del 63,7%. Registrata anche una crescita di oltre il 50% rispetto al 2021 per fatturato, Ebitda rettificato e utile netto rettificato
I dati trimestrali passano il test di Piazza Affari: l'utile netto si ferma a 68,3 mln (-50%) ma batte le previsioni degli analisti. Il calo infatti è dovuto alla discesa dei mercati finanziari nei mesi scorsi, mentre la raccolta di Generali resta solida e il rialzo dei tassi previsto dalla Bce è un'importante occasione di redditività. Confermati anche i target del piano 2022-2024
L’azienda di matite italiana ha chiuso il primo trimestre con buoni risultati e sale a Piazza Affari del 3,5% a 9,45 euro ad azione. L’ebitda è pari a 26 mln (+18,6%) e l'indebitamento finanziario netto è salito a 473,1 mln da -437,3 mln a fine dicembre. L’ad Massimo Candela: “I risultati sono in linea con le nostre aspettative e, nonostante una situazione geopolitica instabile le stime dell'anno non variano”
L'azienda bresciana, attiva nel settore della connessione elettrica, chiude il primo trimestre con un Ebitda in aumento del 35,9%, affermandosi a 13,8 mln di euro. L'Ebit del primo trimestre è pari a 10,9 mln (+48,5%).Gli investimenti effettuati dal gruppo nel primo trimestre ammontano a 2,5 mln di euro, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2021
Migliora anche l’Ebit adjusted a 228,5 mln (+35,4%). Risultati che fanno meglio del consensus degli analisti che per il risultato netto si fermava a 103 mln, per i ricavi a 1,44 mld e per l’Ebit a 217 mln. Rivisto l’outlook 2022 causa inflazione, lockdown cinese e crisi in Ucraina. Nel frattempo sono stati sospesi gli investimenti nelle fabbriche in Russia, con l’intento di limitare progressivamente la propria attività in tale area
I ricavi migliorano del 14,1% arrivando a 55,9 mln, così come l’Ebitda ora a 8,3 mln (+16,5%). Il portafoglio ordini si attesta a 289,6 mln di cui 113,4 provenienti dal settore ferroviario. Il gruppo prevede per il 2022 un fatturato consolidato superiore ai 240 mln ed un Ebitda percentuale al 16%. Limitato l’impatto della crisi in Ucraina, area da cui proviene il 2% del fatturato consolidato e dove ora c’è attenzione alla tutela dei collaboratori
Mentre il risultato netto risulta inferiore rispetto ai 133,4 mln del primo trimestre 2021, cresce del 13% il margine operativo che tocca i 142 mln. Bene anche i volumi commerciali: 3,31 mld (+8%) con un aumento nei Family Bankers a 5.885 (+2%) ed un totale di clienti a 2,3 mln. Il Ceo, Massimo Doris: “Produciamo valore anche in situazioni complesse. Le principali fonti di ricavo sono in crescita”
Le commissioni nette ammontano a 118,6 mln a +9,8% annuo mentre i ricavi salgono a 255,7 (+23,2%) trainati dall’Investing, grazie al crescente contributo di Fineco Asset Management e alla crescita dei volumi del risparmio gestito. Profitti netti da investimento si attestano a –600 mila e costi di gestione a 69 mln. Foti, ceo e dg: “Dati trimestrali mostrano risultati ancora una volta molto solidi”
Discorso analogo per l’Ebitda che raggiunge i 19,7 mln a –3% dai 20,3 mln dello stesso periodo del 2021. Nonostante le incertezze economiche, il gruppo si pone positivo verso la profittabilità tanto da aver confermato la guidance per l’esercizio 2022 che prevede un Ebitda adjusted sopra i 93 mln. Presentato al cda di Cellularline una manifestazione di interesse non vincolante per lanciare un’Opa a 4,41 euro per azione
Aumentano gli incassi anche in Italia sia nella divisione food che salute, nonostante i consumi nazionali nel grocery siano stagnanti. Il presidente, Lorenzo Sassoli de Bianchi: “Migliorata la marginalità della margarina Vallè e migliorate la piadina Loriana e i cereali Oreo O’s. Il controllo dei costi di acquisto e delle marginalità della società rimarranno la priorità per i prossimi mesi del 2022"
Al netto delle rettifiche pari a 800 mln, l’utile sarebbe stato pari a 1,67 mld. L’obiettivo annuale è stato ridotto a oltre 4 mld. I proventi operativi netti sono stati pari a 5,4 mld (-3,8%) e il coefficiente Cet1 è al 13,8%. Nel trimestre la banca ha concesso circa 22 miliardi di euro di nuovo credito. L’istituto ha, inoltre, confermato la prospettiva di un payout al 70% dell'utile netto
Bene anche i ricavi che con una crescita del 27,6% arrivano a 21,8 mln. Crescita in tutte le aree di business: Private Banking (+11%), Investment Banking (+215%) e Finanza (+24%). Migliora la raccolta totale, inclusa la raccolta fiduciaria netta, che si attesta a 5,8 mld (+5,2%) così come il risparmio amministrato per 52 mln (+1,6%). I Fondi Propri consolidati a fine marzo sono pari a 139,5 mln con un Cet 1 Ratio del 23,07%
Ebitda in crescita a 357 mln (+41,7%) ma il risultato netto a 27 mln scatena le polemiche sull’impatto del decreto taglia prezzi e del Sostegni-ter. La società stima un impatto economico della misura a 100 mln solo nel primo trimestre, commenta il ceo Monti: “Sembra quasi un’imposta sul fatturato più che sul profitto. Assomiglia ad una decurtazione, l’onere è del tutto sproporzionato rispetto agli obiettivi”
Il gruppo del risparmio gestito ha registrato commissioni nette di gestione a 75,3 mln ma il risultato consolidato si ferma a 30,3 mln. La raccolta netta è stata positiva per 0,7 mld, +2 mld le masse gestite rispetto lo stesso periodo del 2021. Solo in aprile la raccolta netta è positiva per 375 mln. Melzi d’Eril, ceo: “La nostra offerta è apprezzata dai retailer ed istituzionali. Manteniamo un outlook positivo per i flussi di raccolta”
Il gruppo milanese chiude i primi tre mesi del '22 spinto principalmente da una forte ripresa del mercato in Europa. I dati beneficiano dell’alta marginalità degli aperitivi con il margine di contribuzione (232 mln) pari al 43% delle vendite e l'Ebitda rettificato si attesta a 134 mln (+53%). I trimestrali superano il consensus degli analisti e il titolo accelera a Piazza Affari: cresce del 2,24% a 10,71 euro
Nei primi tre mesi del 2022 acquisti oltre 215 mila clienti. Il 26% del fatturato (157 mln) è stato destinato ad investimenti per lo sviluppo di reti performanti, servizi cloud e cybersecurity, oltre che a iniziative volte a raggiungere entro il 2025 la Carbon Neutrality. Raggiunti i 2,2 mln di clienti con accesso a internet veloce. Avanti anche nel settore Enterprise, +4% sul 2021 con incassi a 247 mln
Arrivano i primi risultati dopo il crollo del colosso milanese, e non deludono gli investitori. I ricavi crescono del 20% a 1,94 mld, trainati dal settore E&C offshore. Inizia a fare effetto la manovra finanziaria: cala l'indebitamento e si rinforza il portafoglio ordini, che vede 6,6 mld da realizzarsi nel 2022
Bilancio positivo per la coop vitivinicola fondata nel 1977 a Faenza, che vanta (fra i nomi più noti) il Tavernello come primo vino italiano per consumi interni e vendite estere. Ma, accanto a esportazioni in ascesa (divise tra il +6% del vino e il +75% delle attività B2B), il Gruppo registra ottimi risultati con Caviro Extra, il polo del B2B che trasforma in alcol ed energia pulita gli scarti della produzione, i cui ricavi, in un anno, sono cresciuti del 23%
Il gruppo di San Donato Milanese attivo nella gestione dei crediti ha visto nei primi tre trimestri una crescita complessiva, i ricavi sono aumentati del 2,8% e l’ebitda è stato pari a 149,2 mln (+3,6%). Al 30 settembre l’indebitamento è stato di 525,2 mln in leggero miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Confermati gli obiettivi del Piano industriale
Il gruppo di Mantova cui fanno capo oltre 40 società in settori diversificati ha riportato i risultati per i primi tre trimestri dell’anno, i ricavi hanno registrato una crescita del 29,6% e rappresentano il miglior risultato dal 2008. L’ebitda è cresciuto del 24,1% a 187,2 mln. Gli investimenti del gruppo sono stati pari a 106,7 mln in aumento del 17,8% rispetto al periodo 2020
Nel periodo a settembre 2021 gli elevati incrementi dei prezzi delle materie prime, dei costi energetici e le difficoltà di approvvigionamento hanno continuato a causare criticità e l’azienda è stata costretta ad aumentare i prezzi di vendita per compensare questi fattori. Nonostante ciò l’utile è arrivato a 6,5 mln con una crescita del 258%. Confermati gli obiettivi per fine anno
I risultati del gruppo editoriale di Segrate mostrano una crescita complessiva anche sul 2019. L’ebitda si mantiene ai livelli del pre pandemia attestandosi a 85 mln e migliora anche l’indebitamento. La guidance è stata rivista al rialzo per il 2021 e sono attesi ricavi in crescita. Questi risultati hanno permesso inoltre di continuare il riassetto della società, rafforzandosi sul mercato della distribuzione di libri
Il gruppo di Lainate attiva nelle applicazioni industriali che richiedono alto vuoto, ha dato il via ai conti relativi ai primi 9 mesi del 2021. I ricavi sono stati pari a 137,1 mln (+7,1%), l’ebitda è di 25,5 mln rispetto ai 22,2 mln dello stesso periodo del 2020. La posizione finanziaria netta è positiva per 70,2 mln in miglioramento rispetto all’indebitamento 2020 di 95 mln
Il gruppo di Monza ha pubblicato e reso noti i dati della performance relativa al 30 settembre 2021. Si evidenzia un aumento complessivo, principalmente grazie all’avvio delle attività di efficientamento energetico (superbonus 110%) e le maggiori vendite di gas. I costi si mantengono sulla stessa linea del 2020 e il margine operativo lordo cresce del 24%
I ricavi si sono attestati a 596,9 milioni, in crescita del 4,1%. Il gruppo conferma la sua solidità patrimoniale con un Cet1 ratio al 18,37%. La raccolta è stata pari a 7,9 miliardi (+23,8%), di cui 5,4 miliardi nel gestito (+107,5%) e a ottobre sono entrati altri 903 milioni, +22,2% sullo stesso mese 2020. Il titolo ha aggiornato il massimo storico in borsa, poi sono scattati i realizzi
I ricavi crescono sia sul 2020 (+30,9%) che sul 2019 (+3,6%), nonostante il rallentamento del terzo trimestre. Il presidente Bombassei: "Facciamo meglio del mercato di riferimento". E sull'M&A il vice-presidente: "Osserviamo le dinamiche di mercato. Nulla sul tavolo, ma interesse per il mondo dell'elettronica, dei software e dei dati"
Sono stati pubblicati i risultati relativi ai primi tre trimestri 2021, i dati sono buoni e mostrano risultati migliori rispetto alle aspettative degli analisti. Nel terzo trimestre l’utile è stato pari a 983 mln, superiore ai 798 previsti dal consensus. Il risultato non è comparabile con quello del 2020 che, nello stesso periodo, comprendeva l’avviamento proveniente dall’acquisizione di Ubi
Pubblicati i risultati relativi al trimestre luglio-settembre 2021 che mostrano una ripresa anticipata rispetto alle stime degli analisti. I ricavi si assestano a 706 mln con una crescita del 13%, gli impieghi si confermano al livello dell’anno precedente a 48,41 mld ed è stato confermato un pay-out pari al 70% dell’utile riportato. Per il prossimo trimestre previsti ulteriori miglioramenti
Utile netto d'inizio 2021 pari a 802 milioni di euro. La prossima settimana la prima tranche di dividendo, in ottobre il "recupero" di quanto non versato nel 2020 causa pandemia. In cassa 2,3 miliardi di liquidità, ma per gli analisti la potenza di fuoco sfiora i tre. Il cfo Borean: "Acquisizioni? Non sono un obbligo"
Il primo trimestre 2021 si chiude bene: gli introiti pubblicitari compensano la debolezza delle altre attività. "E in aprile siamo tornati ai livelli pre-pandemia". Il cfo Giordani conferma la volontà del gruppo di spostare il baricentro (non solo fiscale) ed espandersi fuori dall'Italia: ora piace molto la Germania
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