Questo l'esito dei primi decreti ingiuntivi del Tribunale di Reggio Emilia. La joint venture sino-americana delle supercar elettriche è obbligata a pagare gli arretrati da giugno a circa 15 dipendenti, per un ammontare di circa 200 mila euro. L'ad Lamorte: "Hanno ricevuto regolarmente le spettanze fino ad ottobre". Mentre il Comune di Reggio fissa per marzo 2023 la deadline per l'acquisto dei terreni
Dopo l’ennesimo incontro con la Regione, l’azienda ribadisce quello che dice ormai da mesi: “Il progetto andrà avanti nonostante le sfide macroeconomiche e geopolitiche”. Mentre però non si procede con il rogito, i top manager hanno già abbandonato e con i sindacati è stato firmato un accordo di solidarietà dato il mancato pagamento di stipendio. Che ci siano problemi di relazioni fra Paesi e fondi che scarseggiano? Non è dato sapere, ma rimangono dubbi
La joint venture sinoamericana delle supercar elettriche ha stretto con la Fiom Cgil di Reggio Emilia un "accordo che riguarda tutte le figure professionali elevate che hanno deciso di restare all'interno del progetto". Per cui è prevista una "riduzione di orario media massima dell'80% per andare incontro alla riduzione di attività che l'azienda sta avendo". L'azienda inoltre integrerà una quota a proprio carico che coprirà "buona parte della retribuzione dei lavoratori"
Verso la conclusione l'iter amministrativo del progetto, che prevede 1,3 miliardi di investimenti da parte del gruppo dell'automotive elettrico sinoamericano: passaggio in commissione consiliare del Comune. Entro il 2028 a Gavassa nasceranno un impianto da 4.400 bolidi all'anno, un Centro di ricerca, un'ampia area verde e 1.000 posti di lavoro
La joint venture italo-cinese ha nominato Della Casa come direttore del Product Development e Davide Montosi come direttore di Software & Electronic Technologies. Il primo si occuperà dello sviluppo della nuova serie ‘S’, mentre il secondo si concentrerà sul ruolo dell’intelligenza artificiale. Il presidente Krane: “Talenti internazionali ma radicati nella Motor Valley emiliana”
Dopo una gara indetta ad hoc dalla multinazionale sinoamericana e dal Comune di Reggio Emilia, sono stati gli architetti friulani ad aggiudicarsi l'edificazione del polo produttivo e dell'attiguo centro di ricerca che sorgeranno nella frazione di Gavassa. Nel rispetto, sottolineato dal presidente Jonathan Krane, "di un'integrazione armonica sul territorio che ne esalti le caratteristiche"
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