La decisione della dirigente scolastica, Patrizia Giaveri, è stata presa per ridurre i consumi e contenere i costi dell’energia e sposa la proposta del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, favorevole alle lezioni dal lunedì al venerdì. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si oppone: “In emergenza la scuola non deve essere la prima a pagare”. E il Codacons minaccia un ricorso al Tar
Un primo, timido, ma pur sempre significativo passo: è dei giorni scorsi l’approvazione pressoché unanime, da parte della Camera, della proposta di legge che introduce – seppur solo a partire dalla secondaria di primo grado, in via sperimentale e su base volontaria – l’insegnamento delle n...
La ripresa della didattica è stata caratterizzata in tutta Italia da disagi dovuti ai casi di isolamento e quarantena tra docenti e studenti. In Trentino mancano all’appello 5.000 studenti e 600 docenti. A Bologna asili e scuole dell’infanzia sono costretti a riduzioni di orario e turni straordinari del personale presente. In Lombardia presidi e studenti hanno fatto sentire il proprio dissenso
A un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 è tempo di bilanci sulle scelte dei giovanissimi della “generazione Z”: dominano gli scientifici mentre solo il 32% e il 15,2% sceglie rispettivamente un Istituto tecnico o un professionale, che si affermano dove le realtà territoriali manifestano un’identità più forte (come Veneto e E-R). Alcune riflessioni sui fattori attrattivi dei diversi istituti
In Lombardia rallentano scientifici e classici che, pur rimanendo la prima scelta, vedono le percentuali degli istituti tecnici avvicinarsi sempre di più. Gap sempre più ridotto a Lodi e Varese e nel bresciano la tendenza addirittura si inverte. Nel capoluogo mancano le sedi per le troppe iscrizioni e il sistema “rischia il crollo”
L’ex rettore dell’Università di Udine: “Il trend di decrescita degli istituti tecnici e professionali è fenomeno antico. Dipende da ragioni culturali, che considerano la cultura tecnico-scientifica di serie B. La soluzione per rendere più attrattiva la formazione tecnica o professionale sta nel modello tedesco: un’istruzione tecnica di livello universitario, legata agli atenei che potrebbero gestirla come propri spin-off”
Le famiglie vicentine, mantenendosi in linea con i dati regionali, scelgono nel 42,4% dei casi i licei, soprattutto nell’indirizzo Scienze Applicate. Migliorano i tecnici ad indirizzo tecnologico e in particolare i professionali (contro il calo dello 0,7% registrato invece dal Veneto), un dato che “fa ben sperare per riempire i grandi vuoti del mondo imprenditoriale”
A un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 è tempo di bilanci sulle scelte dei giovanissimi della “generazione Z”: dominano gli scientifici mentre solo il 32% e il 15,2% sceglie rispettivamente un Istituto tecnico o un professionale, che si affermano dove le realtà territoriali manifestano un’identità più forte (come Veneto e E-R). Alcune riflessioni sui fattori attrattivi dei diversi istituti
Si chiude la vicenda legata alle tante famiglie lombarde che pur avendo diritto al contributo non avevano potuto utilizzarlo per la mancanza di fondi. Adesso arriverà il Codice via mail ai richiedenti e ogni studente beneficiario avrà diritto a 200 euro di rimborso se ha già acquistato i libri di testo. La Dote potrà essere utilizzata entro il 31 gennaio 2022 per l’acquisto di materiale scolastico
Rinnovato per l'A.S. 2021/2022 l'impegno della regione per il sostegno allo studio. La misura ha visto un incremento di 46.000 richieste rispetto al 2020/2021. Fabrizio Sala: "Continuiamo a soffrire il riparto di risorse statali per il diritto allo studio. Basti pensare che con le risorse disponibili siamo riusciti a coprire il 60% di domande, è evidente che questo riparto non funzioni"
Grazie ai finanziamenti della regione durante l'estate si sono potuti attuare degli importanti lavori di ristrutturazione negli istituti 'Einaudi' di Dalmine e 'Cesare Battisti di Seriate. I contributi per la riqualificazione dei due plessi comprendono ampliamenti di aule, messa in sicurezza antisismica, costruzione di laboratori, sostituzione degli impianti e riqualificazione energetica
È una delle prove più temute e un appuntamento fisso dell’estate: la pubblicazione degli esiti delle Prove Invalsi. Anche quest’anno ha evidenziato scarsi risultati e gravi lacune nel bagaglio degli studenti. A un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, e quindi dopo un lungo periodo di did...
Tutto il Nordest ha evidenziato, il linea generale, risultati superiori alla media nazionale e in tenuta rispetto al pre-pandemia. Spicca la Provincia Autonoma di Trento, in testa alla classifica nazionale. A pesare, secondo la sovrintendente all’istruzione e gli insegnanti, è stato non solo il minor tempo passato in Dad, ma anche il lavoro svolto negli anni precedenti
Questo anno e mezzo passato ha messo a dura prova l’istruzione lombarda, soprattutto le famiglie in difficoltà nel procurarsi gli strumenti adeguati per la nuova didattica online. Nonostante questo la Lombardia ha retto lo shock della pandemia, mantenendo quote simili al pre-Covid
La discussione sul tema dell'insegnamento nel post-pandemia fa emergere due schieramenti contrapposti, corrispondenti agli archetipi di “Apocalittici” e “Integrati” descritti da Eco nel ‘64, tipici protagonisti di uno scontro sterile. Né riverenza acritica né rifiuto categorico dunque: la Dad è preziosa in tempi emergenziali, ma la scuola è socialità
Via libera dalla Giunta regionale all'iniziativa che riguarderà oltre 200 mila beneficiari, rivolta sia ai singoli studenti che alle scuole. I fondi serviranno per aiutare le famiglie in difficoltà con le rette e gli istituti ad acquistare materiale didattico. I voucher erogati sono spendibili anche nelle scuole paritarie, l'assessore Sala: "Tuteliamo libertà di scelta"
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