Tra rincari, scadenza della riduzione sul prezzo dei carburanti e speculazioni, presunte o effettive, il mondo imprenditoriale sta soffrendo. Le Unioni Regionali delle Camere di Commercio del Nord, tramite il promotore e presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza, hanno presentato un documento al Governo per chiedere azioni concrete: consolidamento del taglio delle accise, ammortamenti del 150% e crediti di imposta per le imprese
Secondo il report di Confartigianato, i rincari di gas, elettricità e carburanti minacciano 881mila micro e piccole imprese italiane. A rischio anche 3,5 mln posti di lavoro. Tra le regioni più colpite, ci sono Lombardia (139mila imprese e 751mila addetti), Veneto (77mila imprese e 376mila occupati) e Emilia Romagna (72mila aziende e 357mila lavoratori). Chieste misure urgenti e strutturali
L'accordo con il principale acquirente del Latte italiano è stato raggiunto al prezzo medio di 57 cent/l, che oscillerà dai 55 cent/l di luglio ed agosto ai 60 cent/l di dicembre. Non è soddisfatta la Confederazione Italiana Agricoltori, che reputa il prezzo basso e non in grado di sostenere i rincari che hanno colpito il settore, e chiede un maggior coinvolgimento nelle trattative future
Dopo il rallentamento registrato nel mese di aprile, a maggio torna a crescere l’inflazione a livello nazionale: +0,8% su base mensile e +6,8% su base annua. In particolare a vedere un deciso aumento dei prezzi in Lombardia è la città di Brescia (+7,3%). Resta ancora sotto la media Milano (+6,8%)
I rincari e l’aumento della domanda fanno impennare i prezzi. E la scarsità di prodotto inizia a riguardare anche i fornitori del sud-est asiatico. Baetta (Riseria Modenese): “Subiamo rincari di settimana in settimana”. Per il futuro tanto dipenderà dal prossimo raccolto, che secondo le previsioni sarà in calo. Per Gianluca Pesce, direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, “è presto per fare previsioni, ma siamo ottimisti”
Saranno 9,6 mln i fondi destinati alle imprese del commercio, ristorazione e servizi mentre 22,3 mln per le imprese artigiane. I contributi avranno una componente a fondo perduto per interventi di efficientamento energetico. Attilio Fontana, Presidente della Regione: “Sosteniamo artigiani ma anche strutture sportive che sono particolarmente energivore"
Grano, mais, olio, pasta, riso, latte…sono tanti gli alimenti che risentono, direttamente e indirettamente, dell’impatto dell'attuale contesto geopolitico che ha aggravato una tendenza al rincaro già piuttosto evidente già nei mesi scorsi. Tra le aziende aleggia il pessimismo: dal presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari al direttore marketing e commerciale di Riso Scotti, Gianluca Pesce, sono in tanti a vedere nell’aumento dei prezzi in atto qualcosa di più che un fenomeno passeggero
Per la responsabile dell’ESG & Policy Research di Algebris è improbabile che gli squilibri in atto trovino soluzione nel breve periodo. Anzi, Silvia Merler suggerisce che il permanere di uno stato di tensione e delle sanzioni economiche possa portare a un protrarsi dei prezzi maggiorati. Questo anche in seguito a una normalizzazione del contesto geopolitico, a fronte di una domanda che si può prevedere stabile, dal momento che si tratta di beni di prima necessità
Le navi merci con le stive piene di semi di girasoli sono bloccate nei porti del mar Nero. Una loro movimentazione potrebbe riattivare la filiera dell’olio di semi di girasole e delle industrie collegate, ma non basterebbe a risolvere il problema. La semina in Ucraina, prevista entro la fine del mese, potrebbe saltare mettendo a rischio la produzione futura. Natasha Linhart, ad di Atlante: "Decisive la ricerca di oli alternativi nel breve periodo e le scelte degli agricoltori italiani per coprire il fabbisogno che si genererà nel medio periodo”
A differenza di altri beni alimentari, le verdure scontano da anni l’impatto di siccità a gelate primaverili, che portano a periodici aumenti di questi beni. Se a questi fattori si sommano la ripresa della domanda post-pandemia (con i rincari che ne sono conseguiti) e l’impatto del conflitto la tempesta perfetta è servita. La verdura è infatti seconda per rincari nel nostro paese (+17%) e il futuro del settore è molto incerto
Il mancato arrivo dei turisti dalla Russia e da altri Paesi dell’est Europa costerà caro alla Penisola, soprattutto alle città lombarde, secondo i dati della Confcommercio regionale. A Milano i Russi rappresentano il 12% della spesa dei turisti extra Ue. A Lecco, nel periodo pre-Covid, pesavano per il 5% delle presenze totali. A Livigno per la fine della stagione invernale stimato un calo fino al 30%
Per il settore vitivinicolo il 2021 è stato un anno di crescita, ma il 2022 dovrà confermare questa tendenza. Dopo lo scongiurato pericolo del bollino nero, tiene banco la questione Prosek, affrontata in settimana dall’Ue. Imprevedibilità per i canali di vendita: nell’ultimo trimestre 2021 l’ecommerce ha frenato, sarà l’anno della definitiva ripresa delle vendite al settore ho.re.ca.? A gennaio intanto i volumi calano del 7%
Salgono i prezzi del grano duro in tutte le borse merci, in Italia e all'estero, a causa dei rincari sul gasolio e delle spese per concime e fertilizzanti: dal 28 settembre la media è di +50 euro a tonnellata. Vi è però un'anomalia speculativa, l'import canadese vale il 40% della produzione di pasta, anche se i prezzi italiani sono più bassi. Converrebbe a industrie e coltivatori favorire il mercato interno, per cui Coldiretti e Confindustria lavorano a contratti di filiera per prezzi sostenibili
Il trend rialzista per acciaio, rame, microchip, elettricità, gas non accenna a rallentare e mette a rischio la ripresa in atto nelle imprese del Nordest. Assindustria interpella gli associati di Padova e Treviso, ne constata la preoccupazione e lancia, assieme a Venezia-Rovigo, Vicenza e Verona, una piattaforma informatica per aiutarli a destreggiarsi nella selva di rincari: disponibile in rete da mercoledì 10 novembre
Cauto il presidente del sodalizio, che lascia però trapelare sollievo. A far intravedere un cambio di paradigma sono svariate settimane in cui il graduale ridimensionamento delle quotazioni inizia a farsi sentire sull'economia reale: oggi comprare dalle segherie austriache e tedesche costa il 10% in meno rispetto a fine primavera (ma comunque il doppio rispetto a fine 2020)
Preoccupante il quadro offerto dalla Cna di Pavia, secondo la quale il recente aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe avere effetti negative su redditività, fatturato e occupazione. A pagarne le conseguenze sarebbero soprattutto le microimprese. Il presidente Confindustria Lombardia Bonometti: “Bene le proposte del Governo Draghi, ma bisogna fare presto”
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