Al convegno di Confagricoltura, c'è stato un momento di confronto tra il vicepremier Matteo Salvini, le istituzioni e le associazioni per gestire nel modo più efficiente le risorse idriche e i grandi ecosistemi fluviali. Nell'occasione Salvini ha annunciato un importante investimento governativo
Tutto come previsto. La debacle della Lega provoca un terremoto nelle due regioni chiave del Nord. E ad avere in mano il pallino per le prossime regionali è ora Meloni. In Veneto si scalda a bordo campo Elena Donazzan, la recordwoman di preferenze che ammette “Fare il presidente della Regione è sempre stato il mio sogno”. Mentre in Lombardia diventa più realistica l’ipotesi Moratti, che con una sua lista avrebbe l’appoggio di FdI ma forse anche di Calenda
Meloni rassicurante, ma a far paura è la possibile deriva del Pd da partito europeista a ruota di scorta dei Cinquestelle in un rassemblement fautore della spesa pubblica e di un Salvini filo Putin e filo Orban. Per sventare questi pericoli, Bonaccini dovrà provare ad assumere la guida del Pd e Zaia trovare il coraggio di detronizzare Salvini. E la leader di Fratelli d’Italia di continuare a dare segnali forti di stabilità. Partendo dal chiedere a Mario Draghi di andare al Quirinale
Il centrodestra vola oltre il 44% e vince le elezioni. Giorgia Meloni protagonista ma non sfonda il muro del 30%, mentre Forza Italia stupisce con quasi l’8% e potrebbe imprimere un profilo moderato al nuovo governo. Crollo della Lega di Salvini che in Veneto sta sotto il 15%. Meloni verso Palazzo Chigi ma avrà bisogno di un contrappeso. E chi altro se non Mario Draghi?
Si deve ancora votare per le politiche e già si pensa alle regionali. E il partito di Giorgia Meloni sembra avere già una strategia chiara. Per il dopo-Zaia la candidata sembra poter essere l'attuale assessore al lavoro Elena Donazzan. Intanto in Lombardia La Russa non esclude una candidatura di Moratti, che ringrazia per la stima. Sull'ex sindaca di Milano potrebbe addirittura crearsi un'ampia convergenza che va da Fdi a Calenda. Mentre il Fvg potrebbe essere l’unica regione da lasciare nelle mani della Lega
Se la crisi di governo porterà a perdere i finanziamenti del Pnrr è ancora presto per dirlo. Ma di sicuro ci saranno dei rallentamenti, e sembra difficile che in questo quadro si sarà in grado di raggiungere i 51 obiettivi fissati per dicembre. Se ci fosse effettivamente uno stop, sarebbero molte le opportunità perse. Ma si eviterebbe anche di fare debito per progetti il cui ritorno per i territori è quantomeno dubbio
È uscito per Mazzanti Editore il nuovo libro di Giuliano Ramazzina, con prefazione di Massimo De Manzoni, condirettore de La Verità, di cui pubblichiamo le righe finali. Un libro molto critico nei confronti di una democrazia incapace di esercitare il suo ruolo e sulla scelta di un tecnico come Mario Draghi che - a parere dell'autore - scavalcando i partiti li sottomette, creando una sorta di regime plutocratico. Pur non condividendo larga parte delle tesi dell'autore e di quelle espresse nella prefazione, riteniamo la pubblicazione utile ad un confronto di idee che è pur sempre il sale della democrazia
L’intervista del sindaco di Brescia che ipotizza sinergie con Verona in virtù della tessera di partito di Tommasi non va presa troppo sul serio. A ostacolare il rapporto lombardo-veneto è il terrore di Zaia che la Lega lombarda possa interferire con le politiche nella sua regione. Al massimo se a Vicenza vincesse il centrosinistra, qualcosa potrebbe muoversi in Agsm Aim. La deludente esperienza di Bergamo-Brescia capitale italiana della cultura
Il politologo veneto Paolo Feltrin spiega che “una politica attenta solo al centro storico delle città perde di vista i problemi di una larga maggioranza”. E così nasce il populismo, e ha successo. Sulle ultime comunali: “Non è detto che la Lega abbia perso, il risultato non può essere traslato sulle politiche. Ma il partito ha un problema: non capisce che deve strutturare le sue correnti per non implodere”
Un Fontana debolissimo, uno Zaia sulla via d’uscita da Palazzo Balbi e sonoramente sconfitto da Tosi a Verona e una Meloni interessata più al Lazio che alle regioni del Nord potrebbero portare il centrodestra a cercare una soluzione vincente nel suo passato. Se invece restasse fermo e fosse contrapposto ad un candidato avversario del calibro di Tabacci, potrebbe perdere perfino la Lombardia
Dopo i risultati elettorali lusinghieri per il centrosinistra in Lombardia, parte il totonomi. Il leader di Azione torna a sponsorizzare il nome di Cottarelli: “Sarebbe davvero il candidato perfetto”. Ma l’economista mantiene un basso profilo: “Nessuno mi ha contattato, io continuo a fare il mio lavoro”. Se è vero che sarebbe competitivo contro un candidato come Fontana, non è detto che la scelta della Lega cada proprio sull’attuale governatore
I due candidati sostenuti dal sindaco di Venezia perdono rovinosamente sia a Padova che a Verona. Bonaccini aspetta di avere le vittorie sicure in tasca a Parma e Piacenza per lanciare forse la sua candidatura a leader nazionale. La crisi della Lega in Lombardia e l’impossibilità del Pd di competere vede il leader di Azione oscillare tra la Moratti e Carlo Cottarelli. Sono questi alcuni degli effetti collaterali del voto amministrativo di ieri
Domenica 12 giugno i cittadini di oltre 900 comuni sono chiamati al voto. Il politologo riflette sulle caratteristiche delle imminenti elezioni comunali: forte presenza sui social, uno spropositato numero di liste (solo a Verona saranno più di 600 i candidati consiglieri). E sul legame fra liste e partiti: "Solo in Italia le elezioni comunali sono così politicizzate"
Da una parte il centrodestra con Stefano Caldari, attuale assessore al turismo pronto a raccogliere l’eredità della prima cittadina uscente. Dall’altro lato, Daniela Angelini appoggiata da Pd e 5 stelle. Ma a fare rumore sono i due underdog delle amministrative riccionesi: Stefania Sinicropi, volto di riferimento del Partito 3V (Vaccini vogliamo la verità) e il dj veneziano Claudio Cecchetto
Il centrosinistra punta a espugnare la roccaforte della Lega con Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma del terzo scudetto: avrà l'appoggio del Pd, del M5s e di Azione. Ma non dei renziani di Iv che sosterranno Flavio Tosi insieme a Fi. Terzo candidato è il sindaco uscente Federico Sboarina sostenuto dal Carroccio e da Fdi. I sondaggi danno avanti Sbaorina seguito subito dopo da Tommasi. Terza posizione per Tosi che non entrerebbe al ballottaggio
A contendere la fascia tricolore alla sindaca uscente, candidata del centrodestra unito (Fi, Fdi e Lega) ci prova la dem Katia Tarasconi. La candidata sindaca per il centrosinistra non sarà sostenuta dai cinquestelle che si accasano con il terzo candidato Stefano Cugini, ex Pd. I sondaggi danno quasi certo la riconferma della sindaca Barbieri
Due i nomi in corsa per la poltrona più alta di Palazzo Moroni: il sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra, Giordani, in lotta per la riconferma, e l'imprenditore sostenuto dal centrodestra, Peghin. I sondaggi a un mese dalle votazioni danno Giordani come vincitore già al primo turno col 53,2%, ma Peghin appare comunque in rimonta al 40%. Sarà da vedere come evolverà la campagna elettorale nelle prossime settimane
Il politologo ed editorialista del Corriere della Sera parla del contesto geopolitico attuale come di un “mondo nuovo”. A fare da padrone in questo nuovo quadro sarà, per Panebianco, una parziale localizzazione. Per trovare alternative al gas russo serve un cambiamento di mentalità e una semplificazione delle procedure
Da Letta in giù tante chiacchiere sui nomi, zero sui contenuti e sulle figure capaci di attuarli. Lombardia, Veneto ed Emilia hanno invece tre problemi enormi da affrontare: demografia, inquinamento, infrastrutture. Se i partiti non cambiano il paradigma il “dopo” sarà uguale a prima
Partiti sordi alle esigenze di sviluppo dei territori. Associazioni di categoria incapaci di uscire da logiche autoreferenziali. Un video lanciato da un visionario irregolare come Copiello costringe, più che i partiti, gli imprenditori, a farsi carico di progetti di territorio. Per il bene delle loro imprese e delle loro comunità
Prima la sconfitta di cinque anni fa con il centro destra, ora a Sesto, comune alle porte di Milano, il Partito Democratico ha perso pure le primarie per la scelta di chi a giugno sfiderà l’uscente sindaco Roberto di Stefano. Michele Foggetta, con un’esperienza passata nel consiglio comunale ha battuto il candidato civico sostenuto dal partito di Enrico Letta, Alberto Bruno
In Veneto ormai certa la partecipazione del governatore Zaia e del presidente del consiglio regionale leghista Ciambetti. Per l'opposizione dopo una breve contesa la spunta il giovane lettiano Possamai. In Fvg ancora polemiche tra Lega e Fi, mentre per il Pd emerge il nome di Bolzonello. In Trentino in pole position il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale e la capogruppo del Pd Ferrari
I risultati dei ballottaggi, che vedono il centrosinistra vincitore quasi su tutta la linea, confermano quanto chiaro già due settimane fa: l’elettorato del centrodestra è stanco e disilluso, incapace di comprendere la direzione di Salvini e Meloni. I festeggiamenti del centrosinistra siano allora contenuti: il trionfo dipende solo dalla grande astensione degli elettori della sponda rivale. L’antidoto all’instabilità lo fornisce l’esempio di Conegliano, che mette assieme i moderati, da sempre la maggioranza del Paese
La nona edizione del Galileo Festival tornerà a mettere a confronto Università, scienziati, ricercatori e impresa per consentire al Veneto di programmare un futuro competitivo in ambito internazionale. Zovico: “Padova ha tutti gli ingredienti per diventare capitale dell’innovazione, perché ha un’ottima Università nonché un sistema di imprese robusto e in forte ripresa. Ma alla città mancano due cose: la capacità di avere visione e far sistema”
I provvedimenti assunti nella fase più drammatica della pandemia erano giustificati, ma ora il rischio che questo precedente venga usato in futuro per tutt’altre situazioni è presente e costituisce un pericolo. Pubblichiamo un estratto del capitolo del politologo Paolo Feltrin al libro di Giuliano Ramazzina e Valentina Noce "Ecco il sol che ritorna, ecco sorride" in uscita oggi in tutte le librerie
Milano, Bologna, Trieste, Chioggia, Conegliano, Pordenone, Rimini, Ravenna, sono queste le città che andranno al voto tra domenica 3 ottobre e lunedì 4. Troviamo un centrodestra poco incisivo con l’obiettivo di evitare sconfitte troppo pesanti come a Milano e Bologna. Il Pd nonostante il patto non chiarito con i cinquestelle conterà sull’appoggio dei grillini agli eventuali ballottaggi
Attesa per la tornata elettorale del weekend, lunedì il responso. La provincia di Bergamo quella con più rinnovi in programma. Importante la sfida di Varese. E c'è anche un duello ad Arcore che solletica la curiosità. Nel capoluogo chiusura di campagna elettorale complicata per il centrodestra a causa delle frizioni tra Salvini e Meloni. La Russa: "Sono due pazzi, ma voglio bene a entrambi"
Milano, Bologna, Trieste, Varese, Rimini, Ravenna, Pordenone: scelti i candidati, gli schieramenti si lanciano nella campagna elettorale. Il centrodestra in ritardo vuole seggi aperti il più tardi possibile, il centrosinistra pensa di anticipare. Ma a tener banco più dei singoli duelli tra aspiranti sindaco sono le lacerazioni interne nelle coalizioni: in gioco gli equilibri nazionali e il futuro dei leader
Il politologo analizza la marcia di avvicinamento alle amministrative 2021: “Situazione intricata, ma dal risultato nessuna ripercussione sul governo Draghi. Centrodestra dilaniato dallo scontro Salvini-Meloni, correranno assieme guardandosi in cagnesco. Candidati sindaco civici più facili da gestire. Fi agonizza, Renzi imprevedibile. E gli elettori 5s non rispondono più alle indicazioni dei vertici del Movimento. Brugnaro-Toti? Al massimo un partito macroregionale”
Tensione nella coalizione di centrodestra nel capoluogo regionale. Maullu (FdI): “Gli alleati devono rispettarci”. A Varese, città simbolo del Carroccio, il candidato sindaco leghista, Bianchi, tenta la riconquista e attacca gli avversari: “Serve più attenzione al territorio”. La risposta di Cenci (M5s): “I soliti slogan politici, la verità è che il sindaco Galimberti ha migliorato la città”
Lepore contro Battistini sotto le Due Torri, De Pascale contro un'ampia rosa di sfidanti (capitanata da Donati) nella città dei mosaici e Sadegholvaad senza ancora uno sfidante certo in riva al Rubicone. Tre capoluoghi e problemi simili, con un Pd che cerca la quadra con i 5s per allargare il fronte progressista e con Lega, Fi e Fdi a scontrarsi come e più di quanto già fanno a Roma
Il politologo analizza la marcia di avvicinamento alle amministrative 2021: “Situazione intricata, ma dal risultato nessuna ripercussione sul governo Draghi. Centrodestra dilaniato dallo scontro Salvini-Meloni, correranno assieme guardandosi in cagnesco. Candidati sindaco civici più facili da gestire. Fi agonizza, Renzi imprevedibile. E gli elettori 5s non rispondono più alle indicazioni dei vertici del Movimento. Brugnaro-Toti? Al massimo un partito macroregionale”
Il saggio di Hannah Arendt “La menzogna in politica” affronta il tema della manipolazione propagandistica dell’opinione pubblica. Nel caso dei Pentagon Papers l“arroganza del potere” diventò il leitmotiv dei processi decisionali sul Vietnam. Il silenzio, o meglio, il non aver informato l'opinione pubblica della situazione vera sull'Indocina può essere uno spunto per riconsiderare la gestione della pandemia in Italia?
È stato presentato il nuovo progetto politico targato Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, e Giovanni Toti, presidente della Liguria. Un movimento colorato di fucsia che guarda ai liberali stanchi di essere la stampella della Lega salviniana. Sono una dozzina i parlamentari che hanno lasciato Forza Italia. Biancofiore: “Tajani e Gasparri hanno falcidiato il partito”
Il pressing sugli espositori, blanditi da promesse di tariffe “popolari” e di sgravi fiscali, ha funzionato. Molto attivo l’ex ministro Lupi. Gli spazi saranno ridimensionati rispetto alle edizioni “vere”, ma così si cerca di salvare il salvabile: un po’ di movimento per tassisti, ristoratori, negozi, albergatori
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