La società benefit controllata da Fsi riduce le ambizioni dell'offerta pubblica di acquisto, mentre il fondatore di Tip, Tamburi ribadisce la sua contrarietà all'operazione giudicando il prezzo di 12 euro per azione troppo basso rispetto al valore reale della società che ha sede a Milano
L'offerta pubblica di acquisto lanciata da Lavazza tramite Grey S.a.r.l. si avvia alla conclusione. Il delisting da Piazza Affari è ormai certo, con l'uscita dal listino prevista dopo il 27 settembre. I risultati finanziari del '23 mostrano una crescita dei ricavi e della redditività
Il presidente di De Agostini Lorenzo Pellicioli ha aderito all'Opa totalitaria di Nova (De Agostini) su Dea Capital conferendo quasi l'1% del capitale. L'operazione per il ritiro dal listino di Piazza Affari di Dea Capital si concluderà il prossimo 17 febbraio. Il presidente del Gruppo: "Soddisfatto di avere aderito all'offerta. La quotazione in Borsa non è più funzionale"
Il Consiglio di amministrazione ha approvato il corrispettivo di 23 euro per azione offerto da Schema Alfa che lancerà Opa sulla totalità delle azioni di Atlantia. A questo prezzo si aggiunge il dividendo di 0,74 per una valutazione complessiva di circa 19 mld di euro. Il periodo di offerta partirà lunedì prossimo e durerà fino all’11 novembre. Obiettivo di Opa è il delisting di Atlantia da Piazza Affari
A sei settimane dalle firme sul contratto di compravendita, oggi il gruppo dell'occhialeria presieduto da Leonardo Del Vecchio si è assicurato oltre 1,7 milioni di azioni del produttore di astucci cadorino. Adesso, largo all'Offerta pubblica d'acquisto finalizzata al delisting dell'ennesimo tassello di un colosso da quasi 18 mld di ricavi
Via libera della Comisio'n Nacional del Mercado de Valores per l’offerta riguardante il 44,31% della società spagnola. Agli azionisti proposti 1,86 euro ad azione e 4,5 azioni Mfe per ogni MedEspana in adesione. Sinergie stimate a 55 mln a livello di ebit se la partecipazione raggiungerà il 100%. Il 29 giugno l’assemblea deciderà per il dividendo, ipotesi payout al 50%
Doveva tenersi domani l’assemblea del Cda della banca friulana, per l’approvazione del bilancio 2021 e l’elezione del Cda. La maggioranza ha invece votato, ieri, per la sospensione: si sceglierà una nuova data dopo il pronunciamento del Tar del Lazio, che arriverà il 31 maggio. E che, ricordiamo, accoglierà o respingerà la richiesta del Cda di Cividale di sospensione cautelare dell’Opa per illegimittà
Il gruppo milanese entra in contrattazione e balza del 20,37% a 9,87 euro dopo l’annuncio di un’offerta pubblica di acquisto e scambio sul 100% del suo capitale. L’Offerta ha l’obiettivo strategico di accelerare la crescita del portafoglio immobiliare di Coima Res nel segmento degli immobili ad uso ufficio e commerciale
La banca altoatesina continua a promuovere l'Opa sull'istituto friulano. E ribadisce quali sarebbero le ripercussioni per Civibank se l’operazione non andasse a buon fine: "La sua stessa esistenza sarebbe a rischio". I giorni avvenire saranno fondamentali per capire come si chiuderà la partita. Gli altoatesini hanno per ora raggiunto il 40% delle adesioni. Soglia fissata al 45%
La cordata dell’imprenditore spagnolo vorrebbe fare uno spezzatino della compagnia. Alza le barricate Edizione, società che controlla il 33,1% della holding e che tramite una nota odierna ritiene la proposta priva di “elementi di interesse alla luce del proprio orientamento strategico", che vuole invece "preservare l'integrità del gruppo e a dare ulteriore impulso alle sue attività". Tra i punti critici anche la ferma volontà dei Benetton di non dismettere le attività di Abertis e potenzialmente di altre attività autostradali
Per l’assessore alle Finanze Zilli, “Sparkasse sarà in grado di irrobustire Civibank con vantaggio per tutto il territorio”, mentre ancora non si pronuncia ufficialmente il cda della banca di Cividale. Che nel frattempo però valuta l’opzione più favorevole per restare attore protagonista: possibile che Sparkasse riveda la sua offerta al rialzo o che ci siano altri soggetti interessati. È certo che, dopo l’opa dell’istituto bolzanino, per Civibank l’ipotesi di uno stand alone tramonta definitivamente
Nel giorno successivo alla decisione del Fitd di affidare a Bper l’esclusiva sulla trattativa per l’acquisizione di Carige, il prezzo delle azioni della banca genovese torna a 0,79 euro, avvicinandosi così ai 0,8 euro dell'opa dell'istituto modenese. Sul listino le azioni Bper salgono dell'0,73%, mentre Unipol, primo socio di Bper, guadagna l'0,66%
L'esclusiva sulla trattativa per l'acquisizione della banca genovese è propedeutica a una due diligence di circa un mese per la formalizzazione dell'offerta definitiva. Dopo giorni di indiscrezioni che vedevano Credit Agricole tra i possibili competitor, la proposta formulata ieri dalla modenese ha convinto gli azionisti del Fitd ad accantonare le altre ipotesi: il prezzo dell'Opa sarebbe a 0,80 euro e la ricapitalizzazione a carico del Fondo fissata a 6-700 mln
Avverrà domani, 22 dicembre, il pagamento di 1,45 euro ad azione per l'offerta su Rdm Group, chiusa con 56.383.064 azioni ordinarie portate in adesione, pari al 14,924% circa del capitale sociale. Dal 29 dicembre sarà attiva la revoca delle azioni ordinarie della leader nella produzione di cartoncino riciclato, azioni che verranno ritirate anche dalle Borse Valori Spagnole
Dopo l'ultima opa, in cui il gruppo leader nella produzione di lenti oftalmiche ed occhiali aveva raggiunto il 99,73% delle azioni dell'emittente, si è concluso il 20 dicembre il Periodo di Post-Adesione, che ha portato in adesione all'offerta un ulteriore 0,11% del capitale sociale. L'offerta verrà regolata il 23 dicembre e l'ultimo giorno di negoziazione sarà il 7 gennaio
Il ceo francese soddisfatto per il successo dell'operazione da 1,24 mld su cui si basano le sue speranze di riconferma: "Con questa acquisizione abbiamo ribadito il primato italiano nel settore danni". Il 5 novembre il pagamento a chi ha aderito all'offerta pubblica di acquisto da parte del Leone di Trieste. Mano tesa del numero uno di Generali Italia, Sesana, al personale dell'istituto veronese
Dopo che già ieri, 28 ottobre, era stata superata la soglia del 50% con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza dell'offerta, il Leone di Trieste è arrivato alla fatidica soglia dei due terzi, avendo così il controllo dell'assemblea straordinaria. Aprendo così la strada non solo al delisting di Cattolica (che segna un -2,7% in Borsa), ma anche alla fusione tra i due gruppi
A un giorno d’anticipo dalla scadenza dell’offerta di pubblico acquisto la banca di Trieste ha raggiunto il 53,85%. Il superamento della maggioranza era condizione a cui era subordinata l’efficacia dell’offerta. Possibile che le adesioni dell'ultimo giorno consentano di scavallare anche la soglia del 66,67% dando a Donnet il controllo dell’assemblea straordinaria
Un’altra importante dinastia industriale italiana si fa da parte a favore della finanza internazionale. Ma senza rimpianti: il fondo, sorretto da Jp Morgan, acquista infatti le azioni a 8,81 euro l'una, prezzo ben al di sopra di quanto ritenuto congruo dagli analisti e superiore del 30% rispetto al prezzo medio del titolo. La famiglia intasca 1,54 mld. Sprint in Borsa del titolo che guadagna il +13,9%
A seguito dell’operazione d’acquisto avvenuta lo scorso 21 settembre si sono verificati tutti i presupposti per un’offerta di pubblico acquisto sulle azioni dell’azienda di Brescia. Il corrispettivo sarà di 8,6 euro ad azione. In borsa il titolo si conferma a 8,65 con una lieve progressione dello 0,47% e per il titolo dell’offerente anche una crescita dello 0,88% a 17,20 euro
La società di Del Vecchio ha già l’86,72% del capitale della società olandese a seguito delle operazioni d’acquisto avvenute a luglio e a settembre 2021. Dopo l’annuncio il Cda e il consiglio di vigilanza hanno considerato congruo il prezzo e hanno raccomandato all’unanimità di accettare la proposta. L’adesione sarà possibile entro il 3 dicembre
La fondazione Banca del Monte di Lombardia ha annunciato di aver dato l’incarico alla compagnia di consulenza finanziaria nella valutazione economica dell’opa. Questa prevede l’acquisto a 6,75 euro ad azione e l’esborso massimo di Generali può arrivare a 1,17 mld. In settimana inoltre potrebbe arrivare l’ok dell’Ivass sull’acquisizione del capitale di Cattolica da parte del Leone di Trieste
L’azienda fondata nel 1960 a Chiampo (Vi) è pronta a salutare definitivamente la Borsa. Dopo la prima offerta, le polemiche degli azionisti di minoranza, il rilancio, il secondo round di adesioni, la travagliata opa giunge finalmente al termine. Superato il 95%, c’è il diritto per Circular BidCo di acquistare tutte le azioni Sicit ancora in circolazione per 16,8 euro
Il veicolo Circular BidCo, vista la scarsa adesione all’opa al corrispettivo precedente, aggiorna la propria offerta a 16,8 euro cum dividendo, offrendo un premio dell’8,5% rispetto al 15 aprile e alzando l’esborso a 380 mln. Prorogato il periodo di adesione al 9 luglio. L’azione si è subito adeguata alla nuova offerta, guadagnando oltre il 3% in apertura e restando su quota 16,8
Alcuni fondi legati ad Apollo Global Management hanno completato l’acquisto della maggioranza del capitale dell’azienda fondata a Marzabotto (Bologna) a 1,45 euro per azione. Questo determinerà la promozione di un’opa obbligatoria che porterà al delisting di Reno De Medici. Il mercato si è subito allineato al nuovo prezzo, col titolo che chiude a 1,452 (+3,86%)
La Banque Verte vuole il 100% di FriulAdria, già all'83% del gruppo. L’offerta prevede un corrispettivo di 40 euro per azione, 35 subito e 5 fra tre anni. Il prezzo incorpora un premio del 37,9% sull’ultima quotazione di mercato del titolo. L’obiettivo è il ritiro delle azioni e l’integrazione entro il secondo semestre 2022. L’ad Maioli: “Crediamo nel Nordest”
Il gruppo che conta più di 1.700 dipendenti, oltre 10.000 clienti professionali, 6 stabilimenti produttivi (3 in Italia, 2 in Portogallo e 1 negli Stati Uniti) e 357 milioni di fatturato nel 2020 verrà ritirato dal listino. Il socio di maggioranza Finpanaria, che prima dell’opa controllava oltre il 69%, sale oltre il 90%. Decisivo l’aumento del corrispettivo da 1,85 a 2 euro per azione
La compagnia veronese ha posticipato la seconda tranche dei 500 mln di aumento di capitale richiesti dall’Ivass per consentire ai propri azionisti di decidere se aderire all’opa Generali. Il cda di Cattolica ha ingaggiato Goldman Sachs e Kpmg per valutare l’offerta di Generali. Il mercato continua a puntare su un rilancio, con il titolo che scambia a 7,125 euro (+0,35%)
Giornata tranquilla in Borsa per il titolo della compagnia assicurativa di Verona: chiusura a 7 euro. Gli operatori si aspettano un prossimo rialzo del prezzo dell'offerta, complici gli ottimi risultati del trimestre e la presenza di forti investitori istituzionali nel capitale scaligero. Marchi, presidente di Finint: “Il Veneto perde un altro protagonista”
Il Leone di Trieste, dopo l’assalto fallito alle attività di Axa in Polonia e il caos interno causato dall’opzione Malesia, si lancia sul mercato interno per diventare leader del segmento danni. Pronti 6,75 euro ad azione per il restante capitale della compagnia veronese (di cui già detiene il 23,67%): previsti 80 mln di sinergie all’anno. E il titolo scaligero vola in Borsa, chiudendo a +15,11%
PromoSprint fa sapere attraverso una nota di ritenere l’offerta di Nb Reinassance di 16 euro per azione non sufficiente, in quanto “non riflette una valutazione adeguata della società” e “non riconosce alcun premio al mercato rispetto al corso del titolo”. La holding detiene quasi il 10% delle azioni dell’azienda vicentina e aveva promosso la quotazione di Sicit in Bors
Il gruppo leader mondiale nel settore agricolo comunica, insieme a Valagro, di “restare convinta del potenziale di una possibile combinazione con Sicit, mantenendo Intesa Holding come azionista di lungo termine”. Proprio l’azionista di maggioranza (col 43%) viene invitata al dialogo, ritenendone il supporto “elemento fondamentale”. In attesa della risposta di IH, il titolo resta poco mosso in Borsa
Una serie di anomalie sembrano aver caratterizzato la prima Opa lanciata nelle settimane scorse. I dubbi degli analisti e la correzione di rotta della società. Sullo sfondo la rivoluzione verde imposta dalla Ue che valorizza agli occhi dei gruppi multinazionali realtà di eccellenza come la società quotata vicentina
La Banque Verte raccoglie il 90,94% delle adesioni e conquista il Creval. Superata la soglia necessaria al ritiro dal listino di Borsa. In mattinata un’indiscrezione di Bloomberg – secondo cui il gruppo francese aveva già in mano oltre il 67% - aveva riacceso il titolo, tornato e rimasto sui 12,4 euro. Ora le formalità. All’orizzonte, dunque, si staglia un nuovo gigante della finanza italiana
Il mercato ha dato la sua sentenza: l’opa andrà in porto. E infatti il titolo perde l’1,61% a Piazza Affari mentre le adesioni sfiorano il 70%. Ora l’Agricole mira a raggiungere il 90% per il delisting. Arriva il verdetto. Parla anche Dumont, che con la sua Dfgd era uno degli oppositori più categorici: “Creval esempio di grande successo. Ringrazio l’ad Lovaglio”
La decisione della Banque Verte di pagare i 12,5 di euro anche sotto la quota del 90%, nata di fatto in accordo con i fondi azionisti di Creval, mette probabilmente la parola fine all’opa per la banca lombarda. Il gruppo francese arriva così a controllare oltre il 52% del capitale. Tutti d’accordo gli analisti: “Aderite”. E il titolo guadagna il 4%, salendo sopra quota 12,4
Alla vigilia della data di chiusura dell’opa, fissata per il 21 aprile, il titolo paga pesantemente in Borsa. Dopo il nuovo giudizio negativo espresso dal cda e Petrus Advisers, il fondo Melqart Asset Management si aggiunge al coro: “Prezzo lontano dall’essere accettabile”. Parigi replica: “Non ci sarà rilancio”. E le adesioni salgono al 22,6%
Continuano le schermaglie tra gli azionisti Creval. Il 42% dei soci elegge la lista presentata da Dumont, riconfermando l’ad Lovaglio. Bocciata quindi la proposta di rinvio del gruppo francese, che vota contro l’approvazione del bilancio e si astiene sul dividendo. Presenti 200 azionisti con 42 mln di azioni – circa il 60% del capitale. E il nuovo cda rincara la dose: “offerta non sufficiente”
La ‘Banque Verte’ alza l’offerta per l'istituto lombardo da 10,5 a 12,2 euro per azione, più eventuale bonus di 0,3 euro. Parigi punta così alla chiusura, provando a superare le reticenze dell’azionariato Creval. Le adesioni salgono al 15,63%. Obiettivo 90% per delisting e fusione, dando così vita a un colosso. L’ad Maioli: “Premio senza precedenti. È l’offerta finale”
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.