La questione dello stadio per Milan e Inter sembra giungere a una svolta significativa. Dopo anni di discussioni e progetti alternativi, le due società milanesi sembrano orientate a rimanere insieme a San Siro, abbandonando l'idea di costruire impianti separati
La Giunta comunale ha approvato la delibera per la percorribilità della proposta iniziale riguardante la costruzione del nuovo impianto rossonero e ha sottolineato l’importanza di garantire risposte su ambiti quali infrastrutture, viabilità e verde. Il sindaco Squeri: “Milan e Inter non avranno più lo stesso stadio. C’è l'intenzione di costruire ma non certezza”
La SportLifeCity, società controllata dal Milan, ha presentato la proposta a settembre e l'imminente decisione della Giunta, secondo quanto riportato su Il Cittadino, potrebbe segnare l'inizio concreto dell'iter per la costruzione dello stadio, con l'obiettivo di iniziare i lavori entro un periodo di uno o due anni. Dopo un'analisi di tre mesi, il Comune ha individuato criticità legate alle infrastrutture e alla viabilità
Il destino dello stadio Meazza a Milano è al centro di un dibattito. Il Comune di Milano vuole evitare che cada in rovina e cerca di rimuovere il vincolo dal Ministero della Cultura. I club di calcio Milan e Inter esplorano alternative, con l'Inter che sta considerando la costruzione di un'arena privata a Rozzano e il Milan che punta a costruire un nuovo stadio a San Donato entro il 2028
Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Milan conferma Scaroni e Gazidis nei loro rispettivi ruoli, nel segno della continuità, a seguito dell’acquisizione da parte di RedBird avvenuta il 31 agosto 2021. Paolo Scaroni commenta: "È per me una grande responsabilità e un privilegio aver l'opportunità di poter continuare a guidare il Consiglio di Amministrazione del Club"
Come riporta Carlo Festa su The Insider, emergono dettagli sulla nuova struttura finanziaria del Milan, dopo il passaggio a RedBird, e sulla causa in corso del socio di minoranza Blue Skye nei confronti di Elliott. RedBird riuscirebbe a finalizzare l’operazione grazie a un finanziamento di Elliott compreso tra 550 e 200 mln e avrebbe già raccolto circa 600 mln da una serie di sottoscrittori
Il passaggio alla nuova proprietà avverrà nel corso dell'estate, con il closing previsto entro settembre '22. L'accordo prevede che Elliott mantenga una partecipazione finanziaria di minoranza, nonché propri rappresentanti nel cda. La priorità per RedBird è di proseguire il lavoro con l'area sportiva e il management del Club per dare continuità, puntando ai vertici del calcio
Elliott ha ceduto il pacchetto di maggioranza a RedBird. Da giorni si parlava di una trattativa e, conclusa l'euforia per la vittoria dello scudetto, si è passati ai fatti con il primo atto formale: il signing. Il closing potrebbe arrivare a fine estate. L'obiettivo finale della nuova proprietà è quello di trasformare il Milan da attuale club sportivo a una vera e propria media company
Pista calda per gli americani che hanno alzato l’offerta a 1,3 mld e avrebbero quasi convinto la dirigenza rossonera ed Elliot, grazie alla già nota esperienza in ambito sportivo. A fare la differenza sarebbero state le proposte riguardanti la struttura manageriale. Con il fondo arabo orientato ad un rinnovamento e quello americano più propenso a confermare l'attuale cda
Trattative in corso tra Milano, Londra e il Bahrein, secondo quanto riporta su The Insider Carlo Festa. Ad affiancare Elliott ci sarebbero due delle maggiori investment bank statunitensi, Bofa Merrill Lynch e Jp Morgan. Con quest’ultima che potrebbe poi finanziare una possibile operazione. Ad affiancare Investcorp, invece, Goldman Sachs
Secondo le fonti della testata francese Equipe, Elliott sarebbe in trattativa con il fondo del Bahrein che gestisce oltre 40 miliardi di dollari. Per Reuters, l'acquisto del club di Serie A sarebbe in fase avanzata e prossimo al completamento. Al momento tra Elliot, Investcorp e Milan, nessuna dichiarazione, con il club che rimane “concentrato sul miglioramento delle sue prestazioni in campo"
Le squadre di calcio hanno infatti accettato di ridurre gli indici volumetrici attorno all’impianto, ci sarà dunque meno cemento, e di rientrare nel piano di governo del territorio deciso dall’amministrazione della Città. Il nuovo edificio però non sarà pronto per le Olimpiadi del 2026, proprio per questo sarà lo storico San Siro ad ospitare la cerimonia inaugurale
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