Il gruppo lattiero-caseario emiliano ha condiviso oggi la strategia per il rafforzamento del posizionamento competitivo che si focalizzerà in particolare su Europa e Americhe. L’azienda sarà presente a 19 eventi fieristici nel solo 2024, che si apriranno con la fiera Marca, a Bologna, il 16 e 17 gennaio, per proseguire in tutto il mondo, dal Winter Fancy Food di Las Vegas al Gulfood a Dubai, fino a Ho chi Minh, New York e Shangai. Il direttore generale Marchi: “Il fatturato estero cresce anno su anno. Con la nuova strategia vogliamo consolidare la nostra presenza sul mercato nazionale e crescere in termini di posizionamento a livello internazionale”

Insieme alla Confederazione dei bieticoltori-Cgb, Granarolo farà sorgere a Mantova, Brescia e Cremona i primi 3 impianti di biometano agricolo alimentati esclusivamente con matrici di origine animale e vegetale. Si avvia così il progetto "Biometano di filiera" dell' azienda, che ha l'obiettivo di costruire 10 stabilimenti per produrre energia pulita insieme ai fertilizzanti organici

L'Azienda agricola Pieve Ecoenergia, associata alla filiera Granlatte di Granarolo ha uno dei primi impianti integrati all'allevamento d'Italia. Produrrà 320 metri cubi/h di biometano, cioè 2.700.000 metri cubi/anno. Il biometano sarà direttamente immesso in rete, consentendo all'allevamento a cui è legato di ridurre il più possibile l'impatto dell'intera attività produttiva

I due raggruppamenti dei comparti lattiero-caseario e bieticolo, tra i più importanti dei rispettivi settori, hanno appena varato il piano triennale 'Biometano di filiera', finanziato in parte via Pnrr. In risposta al caro energia e per "ottenere energia pulita, ridurre i costi di trasformazione del latte e produrre fertilizzanti". A partire dagli stabilimenti pronti a nascere tra Emilia, Fvg, Lombardia e Puglia

L'azienda bolognese e la costola italiana del gruppo francese pongono l'attenzione sul settore caseario, in ginocchio per inflazione e caro energia. Sottolineando l'impossibilità di scaricare tutti i costi sul mercato, o si rischiano "ricadute negative su tutta la filiera". Le aziende: “Serve cambio di rotta o avremo un'inflazione del 200% nel 2022, col rischio di un +100% nel 2023 rispetto al 2022”

Prosegue oltreoceano il percorso di crescita che l'azienda bolognese sta perseguendo in seno al piano industriale al 2025. Il nuovo arrivato vanta 25 mln di dollari di fatturato grazie a mozzarelle, burrate e ricotte, una posizione di forza a New York e nel New England e 60 anni di storia. Il presidente Calzolari: "Farà conoscere le nostre eccellenze sul mercato statunitense. Operazione già riuscita in Francia"

Concepito in ottica anti-spreco, sarà un “negozio di vicinanza” che valorizzerà il portafoglio dell’azienda bolognese (e non solo). Il progetto guarda alla sostenibilità offrendo ai consumatori risparmi sul prezzo delle merci a scadenza ravvicinata e utilizzando banchi frigo di ultima generazione a basso impatto ambientale. Primo punto vendita in un grande centro urbano

L'impianto di Usmate Velate sarà dotato di una nuova tecnologia grazie anche al supporto da 8,2 mln di Invitalia. L'investimento consentirà di accrescere del 30% la capacità produttiva dello stabilimento, portare a una maggiore capacità di stoccaggio e garantire migliori performance in termini di sostenibilità ambientale. Prevista anche l'assunzione di 22 lavoratori entro il 2023

Il colosso bolognese annuncia l'impegno ufficiale a ridurre l'impatto ambientale delle sue produzioni: un programma di sviluppo sostenibile per tutta la filiera dei 633 soci della cooperativa, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas del 30% entro il 2030. Il presidente Calzolari: “Confidiamo che il consumatore ci premi anche per questo sforzo"