L’indagine della Polizia di Stato ha svelato un sistema di fatturazioni gonfiate e cantieri fantasma relativi a lavori di riqualificazione delle facciate per ottenere crediti fiscali illeciti. Al centro dell’inchiesta un imprenditore edile di Saronno, già indagato nel ’22 per un debito con l’erario di 17 mln, che si avvaleva di una rete di 22 prestanome per continuare la propria attività fraudolenta
La Guardia di Finanza di Mantova ha eseguito un provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Brescia, di sequestro preventivo per frode fiscale, per un valore di quasi 5,5 mln di euro. Le operazioni inesistenti, avvenute dal 2018 al 2022, ammontano a 62 mln di euro
L’ex presidente della Camera sarà processata a novembre, accolta la richiesta del Pm di Busto Arsizio. È accusata di frode nella fornitura di mascherine durante la pandemia per un valore complessivo di 35 mln di euro
La prossima udienza è fissata per il 17 maggio per discutere il divieto di pubblicità per un anno richiesto dal pm Paolo Storari. L'indagine riguarda i "serbatoi di manodopera", un sistema utilizzato da grandi aziende per garantirsi tariffe competitive, coinvolgendo cooperative che omettono pagamenti fiscali e previdenziali ai lavoratori
L'operazione coinvolge diverse province in Lombardia e Veneto, con 24 società e 12 individui destinatari di misure cautelari e interdittive per presunta creazione di un sistema di frode e riciclaggio, che coinvolgeva anche operai edili e compensazione fraudolenta dei crediti Iva. Tra i beni confiscati un'auto di lusso, orologi Rolex e un motoscafo Riva
L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Venezia e dalla Procura Europea, con perquisizioni in diverse regioni come: Veneto, Lombardia, Fvg, ha portato al sequestro di 600 mln legati a un'attività fraudolenta nel settore dei fondi del Pnrr. Un sodalizio criminale, con prestanome e professionisti coinvolti, ha ottenuto finanziamenti per progetti mai completati, generando crediti falsi
Aveva debiti per un totale di 1,3 mln l’uomo posto agli arresti domiciliari dai finanzieri del Comando Provinciale della città lagunare. Per la Gdf sarebbe responsabile del fallimento di un’azienda operante nel settore del trasporto merci. Stando alle ricostruzioni, l'imprenditore avrebbe sottratto alla società che amministrava diversi automezzi e più di 500 mila euro, reimpiegando l'importo in una seconda impresa. Lo stesso avrebbe poi diretto in maniera occulta anche una terza società. Denunciati per i reati di bancarotta anche l’amministratore formale e il liquidatore della prima società fallita
Il sistema portato alla luce dalla Guardia di Finanza consta in una rete di 140 aziende fantasma, per lo più localizzate in Lombardia e nelle Marche. Il meccanismo utilizzato era quello delle ‘underground bank’, banche occulte in grado di trasferire e riciclare somme di denaro anche miliardarie. L’attività investigativa, che aveva portato a sequestri e perquisizioni già nell’aprile scorso, ha preso avvio da un controllo nei confronti di un imprenditore terzista del distretto tessile di Corinaldo (AN). Sono 85 gli indagati nei cui confronti le Fiamme Gialle stanno eseguendo perquisizioni
Alessandro Scotti, amministratore dell’agenzia di viaggi di Gallarate, è agli arresti dopo un’indagine della GdF che ha appurato la bancarotta della ditta e operazioni con società italiane ed estere poco trasparenti, il tutto per un importo pari a 1,3 mln. La denuncia è partita dalle numerose segnalazioni dei truffati. Risarciti oltre 400 clienti per un importo di oltre 650mila euro
E' stata rilasciata una nota in merito ai fatti accaduti in questi giorni, che vede coinvolta la società calcistica e il suo presidente in un'indagine sulla maxi-frode da 10 mln di fatture false. La società dichiara che la documentazione è stata consegnata spontaneamente e "hanno già conferito mandato ai propri legali di agire contro coloro che, a vario titolo, concorreranno diffondendo notizie false"
L’inchiesta era partita prima dell’estate grazie alla denuncia dell’intermediario finanziario meneghino Confidi Systema, vittima di un tentativo di truffa. Gli accertamenti hanno raccolto 14 mila casi in tutta Italia di interventi di ristrutturazione edilizia in cui sarebbe stato applicato lo sconto in fattura: di questi, solo 85 immobili sono realmente esistenti e comunque sono risultati estranei ai lavori. Otto gli indagati, anche per accesso abusivo a sistemi informatici e truffa ai danni dello Stato
Il Comando provinciale di Lodi della Guardia di Finanza e la tenenza di Casalpusterlengo ha pignorato beni per 4,99 mln a tre membri della stessa famiglia. Sequestrati anche carri funebri, cinque orologi Rolex, 1,8 mln di disponibilità finanziarie e quote di società per 63.800 euro. Tre le società che simulavano la vendita di cosmetici, imballaggi e prodotti elettronici abbattendo le imposte
In seguito a due anni di indagini condotte dai finanzieri del Comando Provinciale di Udine, coordinate dalla Procura di Milano, tre persone sono state arrestate e venti denunciate. Le attività illecite coinvolgevano società "cartiere" e "filtro" in Italia e all'estero, con proventi riciclati attraverso canali cinesi. L'inchiesta ha portato anche a accuse di bancarotta fraudolenta
Le indagini delle Fiamme Gialle di Milano hanno rivelato un circuito di false fatturazioni nel commercio internazionale di traffico dati VoIP, la tecnologia che consente agli utenti di effettuare chiamate vocali tramite Intranet. Evidenziando, dal 2019 al 2021, per circa 250 mln, una frode-carosello con la sistematica evasione dell’Iva dovuta per 53,8 mln. Al centro dello schema si troverebbe un’azienda ravennate leader nel commercio del gas e dell'energia, “che volgendo in uno stato di crisi, è stata attratta dalle promettenti marginalità di guadagno prospettate da un broker milanese residente in Svizzera, arrestato in queste ore”
Una nuova inchiesta in provincia di Varese rivela una frode legata al Superbonus 110%. L'azienda edile coinvolta ha emesso fatture per lavori di efficientamento energetico mai eseguiti o parzialmente completati, per un totale di 1,3 mln. Tre individui, incluso l'imprenditore e l'amministratore del condominio, sono coinvolti. Il Comune è stato ingannato da permessi ritirati e ripresentati
Il meccanismo di frode si avvaleva di numerose società commerciali (66 quelle coinvolte di cui 18 fallite) intestate a “prestanome”, ma di fatto gestite da un’associazione criminale con sede nel capoluogo lombardo. I bilanci venivano falsificati al fine di ottenere, da parte di vari istituti bancari, l’apertura di linee di credito per la maggior parte garantite dallo Stato. Le somme venivano poi riciclate attraverso l'acquisto di ricariche telefoniche vendute "in nero" a terzi. Oppure trasferite su conti correnti esteri intestati a soggetti economici di diritto cinese e successivamente restituiti in contanti. Più di cento gli indagati
I reati individuati nell’ambito di un'operazione condotta dalla Gdf in Piemonte e Lombardia sono autoriciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’Iva. Il meccanismo fraudolento vedeva un giro di fatture, per operazioni inesistenti, trasferire illecitamente capitali verso la Repubblica Popolare Cinese. Somme che venivano poi restituite agli indagati in contanti, per una commissione pari all’1% degli importi
Scoperto un meccanismo di somministrazione illecita di manodopera messa in atto dal consorzio bolognese Lhs di Castel Maggiore, attraverso una rete di 19 società in diverse località italiane che venivano usate come scatole vuote. Il giro di fatture avrebbe permesso di evadere l’Iva per 39 mln e un'indebita compensazione di crediti fittizi per 36 mln. Denunciate 44 persone e sottoposti a sequestro impeditivo lo stesso consorzio e due società collegate. La Gdf: “Già trovati i primi riscontri”
Sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Senigallia 15 società cartiere con sedi presso grandi centri commerciali in Lombardia o Toscana, attraverso cui erano emesse false fatture per servizi e merci inesistenti. Stimando, in poco più di un anno, tra gennaio 2022 e febbraio 2023, un'evasione dell’Iva per 33 mln e altri 28 mln di mancati pagamenti di imposte dirette. Denunciate 18 persone, tre italiani e 15 cinesi
Sei le persone arrestate dalla Gdf a Varese, Bergamo, Como e Sesto San Giovanni, su disposizione della Procura europea di Milano. Lo schema "carosello" della truffa prevedeva varie società con sede in Bulgaria, Slovacchia, Polonia e Paesi Bassi, le quali vendevano sottocosto materiale informatico ed elettronico a società di comodo in Italia. I prodotti venivano poi rivenduti ad imprese regolari ad un prezzo molto competitivo. Sequestrati immobili, auto di lusso, gioielli e denaro contante
Il provvedimento, che ha riguardato 5 società operanti tra Veneto e Lombardia, è stato frutto di un indagine iniziata nel 2020 relativa al sequestro di una quantità considerevole di mascherine di protezione. Il risultato ha portato allo smascheramento di un meccanismo di frode che vedeva protagonista una società “cartiera”, sconosciuta al Fisco, che trasferiva il denaro a società terze
Le indagini sono scattate dopo che nell'ambito delle attività di analisi dei rischi era emersa la figura di un trader che operava illecitamente. L’interessato si interponeva, fittiziamente, tra un deposito fiscale straniero e un deposito commerciale italiano, vendendo i prodotti sottocosto rispetto alla media dei prezzi del mercato energetico e abusando della qualifica rilasciata
L'indagine della Gdf scopre una maxi-truffa ai danni dell'Erario messa a punto con un sistema di evasione articolato tra le province di Brescia, Milano, Bergamo, Cremona, Novara, Modena e Bologna. Denaro contante nascosto in un tagliaerba e tra le travi del tetto. Denunciate 90 persone, eseguite 34 perquisizioni nelle aziende coinvolte. In manette anche un magistrato della Commissione Tributaria regionale e un consulente
La Guardia di Finanza ha denunciato il capo di un'azienda di Paderno Dugnano, operante nel settore della manutenzione di linee produttive automatizzate, per dichiarazione fraudolenta finalizzata all'evasione delle imposte, appropriazione indebita aggravata e false fatture. Il Gip di Monza ha già provveduto a disporre la confisca dei conti e delle proprietà immobiliari
A capo dell’associazione a delinquere ci sarebbero un commercialista, un consulente fiscale e un imprenditore. I sospettati hanno condotto le operazioni all’ombra di società sia fittizie che attive, altri 37 indagati si sarebbero occupati di fatturazioni per operazioni inesistenti e svuotamento di capitale dai conti societari
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