Le esportazioni italiane verso la Germania hanno mostrato una leggera diminuzione (-1%), ma le importazioni sono cresciute (+1,5%). Per l'export, l'agroalimentare (+11,5%) e i mezzi di trasporto (+26,1%) sono cresciuti, mentre il chimico-farmaceutico e la siderurgia sono rallentati. L'E-R e il Veneto trainano (+17,6%) con 8,45 mld. Al contrario, la Lombardia ha mostrato un calo (-2,5%)
Secondo i dati resi noti da Fruitimprese, il saldo in volume ha subito un passaggio da -291.127 ton a -338.351 ton. Per le esportazioni si osserva una crescita dell'1,3% in volume e del 7,1% in valore, mentre le importazioni sono aumentate del 3,5% in volume e dell'8,6% in valore. La situazione più critica riguarda la frutta secca, con perdite a causa delle condizioni climatiche
Secondo l'analisi del Centro Studi di FederLegnoArredo, nel periodo considerato la filiera ha esportato in valore per circa 5 mld, mantenendo più stabilità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al secondo posto si trova il Veneto, con un export di 991 mln (+1,3%). In regione Monza Brianza e Milano hanno registrato una crescita del +2,3% e del +9,6%, la più alta percentualmente, ma Treviso resta la prima provincia sia nella filiera (con Pordenone) che nel mobile. Il presidente Feltrin: "Segnali poco confortanti, ma si tratta di un calo fisiologico"
È quanto emerge dall'analisi di Coldiretti e Filiera Italia presentata oggi al Summer Fancy Food 2023 di New York. L'aumento maggiore riguarda la Francia (+19%), mentre il principale mercato resta la Germania, con 2,6 mld di valore. Fuori dalla Ue, crescono Russia (+13%) e Usa (+3%), cala invece la Cina (-2%). Preoccupa però l'aumento delle imitazioni: 40 mld solo negli Usa
E' quanto si legge nel 'Rapporto Export 2023' di Sace, presentato in Piazza Affari dall'ad Alessandra Ricci. Nel dettaglio, i flussi verso l'estero aumenteranno del 4,6% nel 2024 e del 3,8% in media nei due anni successivi. La crescita maggiore riguarderà i beni ambientali. Sarà decisiva per le imprese la capacità di investire nella transizione energetica e nel digitale
La filiera del vino si posiziona al primo posto per valore delle esportazioni, con oltre 6,6 mld (+9,4%). I distretti del riso hanno realizzato un incremento complessivo del 24,6%, con il Riso di Pavia che ha ottenuto quasi 80 mln in più. Preoccupa tuttavia la tenuta del settore a causa del calo della raccolta dovuto alla siccità. Germania, Usa e Francia i maggiori acquirenti
Dopo il massimo storico di 60,7 mld nel 2022, il primo trimestre fa ben sperare le aziende italiane, che registrano un aumento del 13% delle esportazioni rispetto all’anno precedente. A trainare la crescita i prodotti simbolo della dieta mediterranea come vino, pasta e frutta e verdura freschi. Il Presidente Prandini: "L'Italia dovrebbe cogliere le opportunità del Pnrr"
Presentato oggi il programma della kermesse meneghina dedicata alle collezioni maschili con 72 appuntamenti in calendario. Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda: “La previsione di crescita annua era del 4%, ora è al 5%. Così nel 2023 il fatturato supererà i 103 mld”. Zoppas, neo-presidente di Ice: “Grande potenzialità del comparto menswear che segna un +22% rispetto al ‘21”. Mentre l’assessore Cappello: “Attenzione al mondo dell'artigianato dove mancano 300 mila posti di lavoro”
Il trend dell'Export dell'ortofrutta italiana continua a crescere, nel '22 raggiunge 5,3 mld (+1,5% rispetto al 2021). Il saldo a valore è positivo con 666 mln, ma tornando ai livelli del '20 peggiora quello delle quantità, causato dalla differenza tra le quantità importate (3,7 milioni tons) ed esportate (3,6 tons). Coldiretti: il '23 inizia con un aumento dell'export alimentare (+18%)
Lo si apprende dal Monitor di Intesa San Paolo. Il dato è in linea con le esportazioni dell'intero comparto (+16,7% sul '21) di cui i distretti in esame rappresentano il 44% in termini di export. Trainante l'industria alimentare e delle bevande (+19, a fronte di una crescita dei prezzi sui mercati esteri del 10,5%). Bene anche per il vino, con export a 4,9 mld (+11,7% tendenziale)
La crescita delle esportazioni dei distretti industriali riflette in parte il rialzo dei prezzi alla produzione dei prodotti manifatturieri. Lo riporta il Monitor dei distretti curato da Intesa San Paolo, che per il terzo trimestre ha rilevato un incremento tendenziale del +14%. Tra le filiere crescono di più la Metalmeccanica di Lecco, i Metalli di Brescia e il Legno-Arredo in Brianza. Per le macro-aree, in evidenza la Lombardia (+20% sul 2019) e il Friuli-Venezia Giulia (+20,2%). Mentre nel 2023 per le vendite estere “è atteso un rallentamento, complice un quadro di domanda mondiale meno favorevole”
Secondo 'Wine Monitor' di Nomisma, le esportazioni di vino italiano sono in crescita del 12% nel '22. Il divario con la Francia (12,5 mld) resta invariato grazie al prezzo medio per la bottiglia: quello italiano è inferiore del 40% rispetto al competitor francese. Male per il mercato interno: la grande distribuzione segna un -6,4% sul '21. Pesano inflazione e rallentamento economico
Nonostante siano tutt’altro che trascurabili gli interscambi commerciali con l’area balcanica (3,7 mld per la Lombardia nel primo semestre 2022 e 1,7 mld per l’Emilia-Romagna), la tensione Serbia-Kosovo non sembra preoccupare i settori più attivi. Confindustria Brescia spiega che "le nostre aziende commerciano con i due Paesi ma ancora poco, si sono rivolte di più ad altri mercati". Mentre il comparto ceramico di Modena e Reggio Emilia raggiunge vendite per 21 mln di mq nei Balcani (su 458 mln totali) e si rivela altrettanto poco preoccupato dai possibili sviluppi
Secondo l'elaborazione del Centro Studi di Assindustria Venetocentro su dati Istat, tutte le province venete crescono in doppia cifra. Con il duo Padova-Treviso che copre il 36% dell’export veneto (60,7 mld) e punta a chiudere il 2022 alla “quota record di 30 mld”. Più contenuta la crescita di Verona, trainata secondo l’analisi della Camera di Commercio dall’agroalimentare (2,9 mld di euro), che vale un quarto dell’export veronese
Secondo la ricerca di Intesa Sanpaolo, le esportazioni dei distretti agro-alimentari continuano a crescere (+18,9% sul ’21). I mercati della pasta e dei dolci hanno contribuito maggiormente allo sviluppo: spiccano l'alimentare di Parma (+27% sul ‘21) e i dolci e pasta veronesi (+16,3% sul ‘21). Il responsabile Cattozzi: "Si conferma il successo dei prodotti agroalimentari italiani”
A fronte di una crescita nazionale pari al 21,2%, nei nove mesi la maggior parte delle regioni italiane registra incrementi nelle esportazioni, ma la dinamica risulta condizionata dal rialzo dei prezzi diffuso in quasi tutti i settori. In termini di valori domina la Lombardia (120 mld, +20,5%), trainata dal settore dei metalli di base e prodotti in metallo. Seguono Emilia-Romagna (62,8 mld e +16,9%) e Veneto (60,7 mld e +17,5%). Per il Fvg l’export vale 16,2 mld (+22,4%), e 8,9 mld per il Trentino-Alto Adige (+17,5%)
Il gruppo cooperativo di Lugo (RN), che oggi associa oltre 5mila viticoltori, chiude l’annata con una crescita che si deve all'acquisizione del 60% di Orion Wines e "ai mercati esteri". La quota export ha toccato i 72,9 mln (+40%) e incide per il 43% sui ricavi del consolidato. Vino Bio +7% sull'anno precedente. Il Presidente Nannetti: "Mai fermati in questi anni. Ci siamo reinventati un modello organizzativo"
Milano si conferma capitale mondiale della moda, producendo valore per 13,5 mld e occupando 11mila imprese e 93mila persone nel settore. Risulta di particolare importanza CAM, per difendere i marchi italiani dagli usi illeciti dei brand. Quest'anno l'Annual Conference sarà dedicata alla CAM e verranno approfonditi i dati del settore sotto il profilo economico e giuridico
In occasione dell'inaugurazione del Bee Hotel, l'amministratore delegato dell'azienda bergamasca Stefano Marini ha affermato: "Rispetto al 2020 c'è stato un grande recupero. Il fatturato totale è stato di 878 mln con quasi 3,5 mld di bottiglie prodotte. L'export ha registrato una crescita organica del 10,7%. Nel 2022 crescita di oltre il 15%, Acqua Panna di oltre il 30% a livello internazionale"
Se a livello nazionale nel primo semestre 2021, il commercio con i paesi balcanici valeva 10,8 mld, a distanza di un anno è stato registrato un aumento di oltre il 50%. Promos Italia: export +44%, import +58%. Vincenzo Boccia(Luiss): "La Comunità Adriatica rappresenta una grande opportunità. L'Italia si conferma cerniera geostrategica tra l'Europa e i Paesi di prossimità"
Lo scenario è emerso alla presentazione del Report regionale di Banca d’Italia presso la sede di Confcommercio Milano. Oltre al Pil, cresce l’export regionale nel secondo trimestre (+10,2%). Sangalli (presidente di Confcommercio): “La mancanza di soluzioni sul fronte energetico e il conflitto in Ucraina stanno peggiorando il clima di fiducia delle imprese, soprattutto nel settore terziario. Urgono interventi”
L’analisi della Camera di Commercio di Verona ha confermato l’incremento registrato nel primo trimestre del 2022 (+12,1%). Tra i comparti, crescono in doppia cifra bevande (+11,6%), calzature (+17,3%) e marmo (+16,6%). Il principale mercato estero è la Germania, con 1,3 mld di euro di esportazioni. Il vice presidente Paolo Tosi: “Sistema Verona in salute e capace di affrontare le sfide internazionali”
La Milano Fashion Week si apre oggi con 210 eventi programmati dal 20 al 26 settembre. In un momento delicato per il comparto moda, che dopo la crescita del +25% nella prima parte dell'anno prevede un rallentamento. Intanto, nei sei mesi, sono particolarmente positivi i valori sull'export resi disponibili dall'Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, con un valore di 5,3 mld
Amazon ha pubblicato il Report 2022 riferito alle piccole-medie imprese che nel 2021 hanno venduto all'estero tramite il negozio online. Le 20mila realtà italiane hanno fatto registrare vendite per un valore di 800 mln di euro, +25% sul 2020, creando 60mila nuovi posti di lavoro. Tra le regioni, spicca la Lombardia, prima per imprese registrate (3.250) e valore delle vendite (125 mln)
In Veneto crescono tutti i 27 distretti monitorati (+17,4% anche sul '19), fatta eccezione per le Carni di Verona che segnano un calo sia rispetto al 2021 che al pre-covid. In Trentino-Alto Adige l'export dei distretti industriali registra 1,3 mld (+7,0% sul '21 e +12,1% sul '19). I distretti del Friuli-Venezia Giulia registrano un export da 748 mln (+24,5% sul '21 e +35,4% sul '19). Qui cala il Prosciutto di San Daniele (-0,6% sul '21)
Secondo l’analisi di Confindustria Moda, l'industria calzaturiera italiana fa segnare nel primo trimestre del 2022 una crescita sia dell'export (+21,4% a valore, +11,7% in quantità) sia della spesa delle famiglie (+20,6%, +15,4% in quantità) rispetto allo stesso periodo del 2021. Presentato il fatturato del comparto nell'intero 2021: 12,7 mld di euro (+18,7% sul 2021, -11% sul 2019)
L'incremento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno della provincia varesina è il maggiore tra tutte le province della Lombardia. Anche le importazioni sono in aumento (+28,8%), passando da 1,9 a oltre 2,4 mld. Fra i settori produttivi, la crescita principale si è registra dai mezzi di trasporto (aerei ed elicotteri). La Germania si conferma il principale mercato di sbocco (13,1% sul totale delle esportazioni)
Oltre alla Lombardia, su base annua crescono anche Veneto (+19,9%), Emilia-Romagna (+24%), Fvg (+51,3%), Trento e Bolzano (+23% e +2,7%). L'aumento è osservabile anche sul confronto con il trimestre precedente. Il tutto, a fronte di un aumento tendenziale del +22,9% a livello nazionale
La stessa crescita la si riscontra a livello nazionale (+26% rispetto al '20 e +20,1% rispetto al '19), dove questa merceologia raggiunge 61.847 mln e rappresenta il 12,6% del totale manifatturiero esportato. Bene anche le esportazioni bergamasche, che nel '21 totalizzano 2.173 mln e la piazzano al terzo posto nella classifica dell’export manifatturiero della provincia
Queste realtà rappresentano il 5,3% del totale nazionale, ma negli ultimi sei anni questo valore è in discesa di 73 unità (-2%) anche se in rialzo rispetto al 2020 di 7 unità (+0,2%). Gli addetti impiegati invece sono 11mila sul totale di circa 289mila lavoratori dell'area. Le esportazioni totali del settore sull’economia lariana corrispondono al 6,6% ovvero 697 mln su 10,6 mld
L’ultimo trimestre ha generato 4,5 mld di euro (+10% sul 2020), con importazioni pari a 3,2 mld. Macchinari (1 mld), prodotti chimici (742 mln) e metalli di base (561 mln) sono i settori che registrano le prestazioni migliori. Con riguardo alla destinazione geografica è particolarmente positiva la variazione tendenziale verso l’Eurozona (+11%), mentre diminuisce l’export verso il Medio Oriente
L’ammontare di merci esportate nello scorso anno ha raggiunto il risultato più alto di sempre, secondo il centro studi di Confindustria Brescia. Bene anche l’import che si attesta a 11,4 mld e così il saldo della bilancia commerciale risulta essere pari a 7,4 mld. Nonostante i risultati positivi, il sistema delle imprese guarda con particolare preoccupazione a un 2022 ricco di ostacoli
Le esportazioni italiane crescono ancora, sia su base congiunturale (con il Nord che, però, ha rallentato nel quarto trimestre del 2021) che nel confronto tra 2020 e 2021 (+18,2%). La Lombardia, da sola, ha pesato sui 12 mesi per 5 punti percentuali del totale nazionale (+19,1% di export lombardo), con l'Emilia-Romagna (+16,9%) e il Veneto (+16,7%) che seguono a poca distanza
Unioncamere E-R comunica come il conflitto tra Russia e Ucraina "porterà effetti negativi a migliaia di aziende regionali che hanno rapporti di internazionalizzazione con società dei due Paesi coinvolti e mette a rischio il 3% delle esportazioni regionali". L'export verso i due Stati vale infatti 2 mld e oltre 6 mila imprese hanno prodotti in quei mercati
L’export delle aziende lombarde è cresciuto del 16% rispetto al periodo dell’anno precedente avvicinandosi ai livelli pre-covid. Protagonisti i settori della meccanica, tessile, abbigliamento e chimico. Aumenta anche l’import con valori che si spiegano anche nell’aumento dei prezzi dell’energia. Situazione analoga a livello nazionale con volumi di scambio crescenti
Cresce ancora il trasporto marittimo mondiale in termini di tonnellaggio: +3,4% le stime per il 2022, con la flotta navale che aumenta del +2,9%. Per l'Italia ancora elevata la "dipendenza" dal mare del commercio internazionale: un terzo dell'import-export avviene via nave. Dopo il calo del 2020 (-17%), i primi 6 mesi del 2021 mostrano segnali di miglioramento, con un +33%
Tra gennaio e settembre 2021 l’area lariana ha esportato merci per 7,7 mld, mentre le importazioni sono ammontate a 4,7 mld. Sul pre-pandemia le esportazioni della zona circostante al Lago di Como hanno segnato un +1%. Nei confronti della media gennaio-settembre dell’anno pre-Covid, solo Como evidenzia un calo delle esportazioni
Il Monitor dei distretti realizzato da Intesa segnala come, nel terzo semestre, i distretti segnino un +17,2% sul 2020. Mentre il confronto con i nove mesi del 2019 evidenza un miglioramento del 4,3% (pari a 960 mln di euro). A trainare per valori esportati è la metalmeccanica (con i Metalli di Brescia). Soffre invece il distretto dei vini e distillati del bresciano a causa delle chiusure del canale Ho.Re.Ca.
Nel terzo trimestre 2021 l'aumento tendenziale nazionale è del 9,5%. Spiccano Metallurgia, Elettrodomestici e Alimentati e Bevande. A livello territoriale il Nordest è guidato per intensità dal Fvg (+15,5%) e per aumento dei valori esportati da E-R (+727 mln) e Veneto (+693 mln). E grazie alle ottime performance trimestrali dei distretti lombardi (+11% sul 2019), anche il Nord-Ovest supera i livelli pre-covid
A fronte del dato di Brescia, che cresce del 18,9% grazie all’aumento dei costi dei metalli, il capoluogo segna la crescita più bassa fra le grandi province lombarde. Solo Lodi e Pavia fanno peggio con una flessione rispettivamente del -5%, -10,8%, mentre Como segna un +0,1%. Bergamo e Monza e Brianza si attestano su una crescita intorno al 7%, Varese e Cremona corrono registrando un +29,4% e +19,7%
Quella della Lombardia, e in generale del Nord-ovest, è una vera e propria rimonta. Nei 6 mesi il Nord-est guadagnava il 24,6%, il Nord-ovest si fermava ad un 22,9%. Nei 9 mesi, invece, il Nord-ovest segna un +21,7% e il Nord-est resta indietro con un +20,2%. A gonfiare il dato lombardo forse anche il rialzo dei prezzi di alcune materie prime che caratterizzano l'industria regionale, come evidenzia Confindustria Brescia
Il Live Talk metterà a confronto imprenditori e temporary manager con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete a problematiche aziendali di varia natura: dall'export nel post pandemia alla gestione del Pnrr, con focus anche sull'internazionalizzazione delle imprese. Qui il link per iscriversi all'evento
I dati del Monitor di Intesa Sanpaolo: nelle regioni del Nordest i quantitativi di merci dirette all'estero sono oltre 5 volte la media nazionale. In valori assoluti a trainare è il Veneto, con 20 settori sui 27 rilevati che mostrano numeri ormai superiori al pre-pandemia. Maggior crescita percentuale, invece, per il Friuli Venezia Giulia: +15%. Volano legno-arredo ed elettrodomestici, fa ancora fatica il sistema moda
Ad affermarlo è l'aggiornamento congiunturale delle filiali locali di Banca d'Italia. A trainare l'impresa sono in particolar modo l'edilizia e i servizi. Bene anche l'export che in alcuni casi ha superato il periodo pre-Covid; in negativo solo l'occupazione. "Imprese più fiduciose e più disposte a investire, mentre l'anno precedente era caratterizzato da maggior cautela"
Le analisi evidenziano un generale miglioramento degli indicatori, sia sul versante domestico sia per l’export. Stabile l'occupazione. Ma non mancano i problemi, soprattutto la crescita dei costi delle materie prime e la mancanza di manodopera qualificata. Preoccupa anche la scarsa disponibilità di giovani formati
Presentato a Pavia il report sul primo semestre del settore primario. Gli scambi con l'estero sono cresciuti, tra gennaio e giugno 2021, del 12,8% su base annua: un segnale confortante. Preoccupano le tensioni crescenti sui mercati delle materie prime e dei semilavorati, che rischiano di inficiare buona parte della redditività delle imprese
La ricerca firmata Intesa San Paolo certifica il balzo del secondo semestre 2021: produttività ed export oltre i livelli del 2019. Emilia e Triveneto con il turbo, appena un po’ più indietro la Lombardia. Bene elettrodomestici, metallurgia, agroalimentare e mobili. Rimbalzano pure moda e tessile, arranca un po' la meccanica. “Ma attenzione ai prezzi delle materie prime e agli approvvigionamenti a singhiozzo"
La controllata di Intesa Sanpaolo ha affiancato la società nella realizzazione di un’importante operazione in Ucraina, per costruire un nuovo impianto per la produzione di carta. La commessa ha un valore di circa 4 mln ed è stata garantita da Sace. In quanto società esportatrice, l'azienda del gruppo Sanpaolo seguirà tutte le attività connesse alla vendita e le relazioni con le banche ucraine
Sono ben 42 su 74 in totale le aziende collocate in queste tre piattaforme territoriali hanno ricevuto il riconoscimento istituito dal colosso mondiale della consulenza e della revisione Deloitte. Tutte imprese che si sono distinte per la crescita del fatturato, una forte propensione all'export, all'innovazione e alla sostenibilità. "E per il futuro previsioni ancor più rosee"
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.