Secondo l'elaborazione del Centro Studi di Assindustria Venetocentro su dati Istat, tutte le province venete crescono in doppia cifra. Con il duo Padova-Treviso che copre il 36% dell’export veneto (60,7 mld) e punta a chiudere il 2022 alla “quota record di 30 mld”. Più contenuta la crescita di Verona, trainata secondo l’analisi della Camera di Commercio dall’agroalimentare (2,9 mld di euro), che vale un quarto dell’export veronese
Secondo la ricerca di Intesa Sanpaolo, le esportazioni dei distretti agro-alimentari continuano a crescere (+18,9% sul ’21). I mercati della pasta e dei dolci hanno contribuito maggiormente allo sviluppo: spiccano l'alimentare di Parma (+27% sul ‘21) e i dolci e pasta veronesi (+16,3% sul ‘21). Il responsabile Cattozzi: "Si conferma il successo dei prodotti agroalimentari italiani”
A fronte di una crescita nazionale pari al 21,2%, nei nove mesi la maggior parte delle regioni italiane registra incrementi nelle esportazioni, ma la dinamica risulta condizionata dal rialzo dei prezzi diffuso in quasi tutti i settori. In termini di valori domina la Lombardia (120 mld, +20,5%), trainata dal settore dei metalli di base e prodotti in metallo. Seguono Emilia-Romagna (62,8 mld e +16,9%) e Veneto (60,7 mld e +17,5%). Per il Fvg l’export vale 16,2 mld (+22,4%), e 8,9 mld per il Trentino-Alto Adige (+17,5%)
Il gruppo cooperativo di Lugo (RN), che oggi associa oltre 5mila viticoltori, chiude l’annata con una crescita che si deve all'acquisizione del 60% di Orion Wines e "ai mercati esteri". La quota export ha toccato i 72,9 mln (+40%) e incide per il 43% sui ricavi del consolidato. Vino Bio +7% sull'anno precedente. Il Presidente Nannetti: "Mai fermati in questi anni. Ci siamo reinventati un modello organizzativo"
Milano si conferma capitale mondiale della moda, producendo valore per 13,5 mld e occupando 11mila imprese e 93mila persone nel settore. Risulta di particolare importanza CAM, per difendere i marchi italiani dagli usi illeciti dei brand. Quest'anno l'Annual Conference sarà dedicata alla CAM e verranno approfonditi i dati del settore sotto il profilo economico e giuridico
In occasione dell'inaugurazione del Bee Hotel, l'amministratore delegato dell'azienda bergamasca Stefano Marini ha affermato: "Rispetto al 2020 c'è stato un grande recupero. Il fatturato totale è stato di 878 mln con quasi 3,5 mld di bottiglie prodotte. L'export ha registrato una crescita organica del 10,7%. Nel 2022 crescita di oltre il 15%, Acqua Panna di oltre il 30% a livello internazionale"
Se a livello nazionale nel primo semestre 2021, il commercio con i paesi balcanici valeva 10,8 mld, a distanza di un anno è stato registrato un aumento di oltre il 50%. Promos Italia: export +44%, import +58%. Vincenzo Boccia(Luiss): "La Comunità Adriatica rappresenta una grande opportunità. L'Italia si conferma cerniera geostrategica tra l'Europa e i Paesi di prossimità"
Lo scenario è emerso alla presentazione del Report regionale di Banca d’Italia presso la sede di Confcommercio Milano. Oltre al Pil, cresce l’export regionale nel secondo trimestre (+10,2%). Sangalli (presidente di Confcommercio): “La mancanza di soluzioni sul fronte energetico e il conflitto in Ucraina stanno peggiorando il clima di fiducia delle imprese, soprattutto nel settore terziario. Urgono interventi”
L’analisi della Camera di Commercio di Verona ha confermato l’incremento registrato nel primo trimestre del 2022 (+12,1%). Tra i comparti, crescono in doppia cifra bevande (+11,6%), calzature (+17,3%) e marmo (+16,6%). Il principale mercato estero è la Germania, con 1,3 mld di euro di esportazioni. Il vice presidente Paolo Tosi: “Sistema Verona in salute e capace di affrontare le sfide internazionali”
La Milano Fashion Week si apre oggi con 210 eventi programmati dal 20 al 26 settembre. In un momento delicato per il comparto moda, che dopo la crescita del +25% nella prima parte dell'anno prevede un rallentamento. Intanto, nei sei mesi, sono particolarmente positivi i valori sull'export resi disponibili dall'Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, con un valore di 5,3 mld
Amazon ha pubblicato il Report 2022 riferito alle piccole-medie imprese che nel 2021 hanno venduto all'estero tramite il negozio online. Le 20mila realtà italiane hanno fatto registrare vendite per un valore di 800 mln di euro, +25% sul 2020, creando 60mila nuovi posti di lavoro. Tra le regioni, spicca la Lombardia, prima per imprese registrate (3.250) e valore delle vendite (125 mln)
In Veneto crescono tutti i 27 distretti monitorati (+17,4% anche sul '19), fatta eccezione per le Carni di Verona che segnano un calo sia rispetto al 2021 che al pre-covid. In Trentino-Alto Adige l'export dei distretti industriali registra 1,3 mld (+7,0% sul '21 e +12,1% sul '19). I distretti del Friuli-Venezia Giulia registrano un export da 748 mln (+24,5% sul '21 e +35,4% sul '19). Qui cala il Prosciutto di San Daniele (-0,6% sul '21)
Secondo l’analisi di Confindustria Moda, l'industria calzaturiera italiana fa segnare nel primo trimestre del 2022 una crescita sia dell'export (+21,4% a valore, +11,7% in quantità) sia della spesa delle famiglie (+20,6%, +15,4% in quantità) rispetto allo stesso periodo del 2021. Presentato il fatturato del comparto nell'intero 2021: 12,7 mld di euro (+18,7% sul 2021, -11% sul 2019)
L'incremento rispetto all’analogo periodo dello scorso anno della provincia varesina è il maggiore tra tutte le province della Lombardia. Anche le importazioni sono in aumento (+28,8%), passando da 1,9 a oltre 2,4 mld. Fra i settori produttivi, la crescita principale si è registra dai mezzi di trasporto (aerei ed elicotteri). La Germania si conferma il principale mercato di sbocco (13,1% sul totale delle esportazioni)
Oltre alla Lombardia, su base annua crescono anche Veneto (+19,9%), Emilia-Romagna (+24%), Fvg (+51,3%), Trento e Bolzano (+23% e +2,7%). L'aumento è osservabile anche sul confronto con il trimestre precedente. Il tutto, a fronte di un aumento tendenziale del +22,9% a livello nazionale
La stessa crescita la si riscontra a livello nazionale (+26% rispetto al '20 e +20,1% rispetto al '19), dove questa merceologia raggiunge 61.847 mln e rappresenta il 12,6% del totale manifatturiero esportato. Bene anche le esportazioni bergamasche, che nel '21 totalizzano 2.173 mln e la piazzano al terzo posto nella classifica dell’export manifatturiero della provincia
Queste realtà rappresentano il 5,3% del totale nazionale, ma negli ultimi sei anni questo valore è in discesa di 73 unità (-2%) anche se in rialzo rispetto al 2020 di 7 unità (+0,2%). Gli addetti impiegati invece sono 11mila sul totale di circa 289mila lavoratori dell'area. Le esportazioni totali del settore sull’economia lariana corrispondono al 6,6% ovvero 697 mln su 10,6 mld
L’ultimo trimestre ha generato 4,5 mld di euro (+10% sul 2020), con importazioni pari a 3,2 mld. Macchinari (1 mld), prodotti chimici (742 mln) e metalli di base (561 mln) sono i settori che registrano le prestazioni migliori. Con riguardo alla destinazione geografica è particolarmente positiva la variazione tendenziale verso l’Eurozona (+11%), mentre diminuisce l’export verso il Medio Oriente
L’ammontare di merci esportate nello scorso anno ha raggiunto il risultato più alto di sempre, secondo il centro studi di Confindustria Brescia. Bene anche l’import che si attesta a 11,4 mld e così il saldo della bilancia commerciale risulta essere pari a 7,4 mld. Nonostante i risultati positivi, il sistema delle imprese guarda con particolare preoccupazione a un 2022 ricco di ostacoli
Le esportazioni italiane crescono ancora, sia su base congiunturale (con il Nord che, però, ha rallentato nel quarto trimestre del 2021) che nel confronto tra 2020 e 2021 (+18,2%). La Lombardia, da sola, ha pesato sui 12 mesi per 5 punti percentuali del totale nazionale (+19,1% di export lombardo), con l'Emilia-Romagna (+16,9%) e il Veneto (+16,7%) che seguono a poca distanza
Unioncamere E-R comunica come il conflitto tra Russia e Ucraina "porterà effetti negativi a migliaia di aziende regionali che hanno rapporti di internazionalizzazione con società dei due Paesi coinvolti e mette a rischio il 3% delle esportazioni regionali". L'export verso i due Stati vale infatti 2 mld e oltre 6 mila imprese hanno prodotti in quei mercati
L’export delle aziende lombarde è cresciuto del 16% rispetto al periodo dell’anno precedente avvicinandosi ai livelli pre-covid. Protagonisti i settori della meccanica, tessile, abbigliamento e chimico. Aumenta anche l’import con valori che si spiegano anche nell’aumento dei prezzi dell’energia. Situazione analoga a livello nazionale con volumi di scambio crescenti
Cresce ancora il trasporto marittimo mondiale in termini di tonnellaggio: +3,4% le stime per il 2022, con la flotta navale che aumenta del +2,9%. Per l'Italia ancora elevata la "dipendenza" dal mare del commercio internazionale: un terzo dell'import-export avviene via nave. Dopo il calo del 2020 (-17%), i primi 6 mesi del 2021 mostrano segnali di miglioramento, con un +33%
Tra gennaio e settembre 2021 l’area lariana ha esportato merci per 7,7 mld, mentre le importazioni sono ammontate a 4,7 mld. Sul pre-pandemia le esportazioni della zona circostante al Lago di Como hanno segnato un +1%. Nei confronti della media gennaio-settembre dell’anno pre-Covid, solo Como evidenzia un calo delle esportazioni
Il Monitor dei distretti realizzato da Intesa segnala come, nel terzo semestre, i distretti segnino un +17,2% sul 2020. Mentre il confronto con i nove mesi del 2019 evidenza un miglioramento del 4,3% (pari a 960 mln di euro). A trainare per valori esportati è la metalmeccanica (con i Metalli di Brescia). Soffre invece il distretto dei vini e distillati del bresciano a causa delle chiusure del canale Ho.Re.Ca.
Nel terzo trimestre 2021 l'aumento tendenziale nazionale è del 9,5%. Spiccano Metallurgia, Elettrodomestici e Alimentati e Bevande. A livello territoriale il Nordest è guidato per intensità dal Fvg (+15,5%) e per aumento dei valori esportati da E-R (+727 mln) e Veneto (+693 mln). E grazie alle ottime performance trimestrali dei distretti lombardi (+11% sul 2019), anche il Nord-Ovest supera i livelli pre-covid
A fronte del dato di Brescia, che cresce del 18,9% grazie all’aumento dei costi dei metalli, il capoluogo segna la crescita più bassa fra le grandi province lombarde. Solo Lodi e Pavia fanno peggio con una flessione rispettivamente del -5%, -10,8%, mentre Como segna un +0,1%. Bergamo e Monza e Brianza si attestano su una crescita intorno al 7%, Varese e Cremona corrono registrando un +29,4% e +19,7%
Quella della Lombardia, e in generale del Nord-ovest, è una vera e propria rimonta. Nei 6 mesi il Nord-est guadagnava il 24,6%, il Nord-ovest si fermava ad un 22,9%. Nei 9 mesi, invece, il Nord-ovest segna un +21,7% e il Nord-est resta indietro con un +20,2%. A gonfiare il dato lombardo forse anche il rialzo dei prezzi di alcune materie prime che caratterizzano l'industria regionale, come evidenzia Confindustria Brescia
Il Live Talk metterà a confronto imprenditori e temporary manager con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete a problematiche aziendali di varia natura: dall'export nel post pandemia alla gestione del Pnrr, con focus anche sull'internazionalizzazione delle imprese. Qui il link per iscriversi all'evento
I dati del Monitor di Intesa Sanpaolo: nelle regioni del Nordest i quantitativi di merci dirette all'estero sono oltre 5 volte la media nazionale. In valori assoluti a trainare è il Veneto, con 20 settori sui 27 rilevati che mostrano numeri ormai superiori al pre-pandemia. Maggior crescita percentuale, invece, per il Friuli Venezia Giulia: +15%. Volano legno-arredo ed elettrodomestici, fa ancora fatica il sistema moda
Ad affermarlo è l'aggiornamento congiunturale delle filiali locali di Banca d'Italia. A trainare l'impresa sono in particolar modo l'edilizia e i servizi. Bene anche l'export che in alcuni casi ha superato il periodo pre-Covid; in negativo solo l'occupazione. "Imprese più fiduciose e più disposte a investire, mentre l'anno precedente era caratterizzato da maggior cautela"
Le analisi evidenziano un generale miglioramento degli indicatori, sia sul versante domestico sia per l’export. Stabile l'occupazione. Ma non mancano i problemi, soprattutto la crescita dei costi delle materie prime e la mancanza di manodopera qualificata. Preoccupa anche la scarsa disponibilità di giovani formati
Presentato a Pavia il report sul primo semestre del settore primario. Gli scambi con l'estero sono cresciuti, tra gennaio e giugno 2021, del 12,8% su base annua: un segnale confortante. Preoccupano le tensioni crescenti sui mercati delle materie prime e dei semilavorati, che rischiano di inficiare buona parte della redditività delle imprese
La ricerca firmata Intesa San Paolo certifica il balzo del secondo semestre 2021: produttività ed export oltre i livelli del 2019. Emilia e Triveneto con il turbo, appena un po’ più indietro la Lombardia. Bene elettrodomestici, metallurgia, agroalimentare e mobili. Rimbalzano pure moda e tessile, arranca un po' la meccanica. “Ma attenzione ai prezzi delle materie prime e agli approvvigionamenti a singhiozzo"
La controllata di Intesa Sanpaolo ha affiancato la società nella realizzazione di un’importante operazione in Ucraina, per costruire un nuovo impianto per la produzione di carta. La commessa ha un valore di circa 4 mln ed è stata garantita da Sace. In quanto società esportatrice, l'azienda del gruppo Sanpaolo seguirà tutte le attività connesse alla vendita e le relazioni con le banche ucraine
Sono ben 42 su 74 in totale le aziende collocate in queste tre piattaforme territoriali hanno ricevuto il riconoscimento istituito dal colosso mondiale della consulenza e della revisione Deloitte. Tutte imprese che si sono distinte per la crescita del fatturato, una forte propensione all'export, all'innovazione e alla sostenibilità. "E per il futuro previsioni ancor più rosee"
Il recupero dell’economia regionale è quasi a livelli pre-Covid. Cresce del 9,3% la produzione, meglio della media nazionale. Milano mette a segno un incremento del 7,7% in relazione alla òproduttività, mentre le la performance del capoluogo sui mercati esteri rimane negativa (-2,1%). Forte l’industria monzese con esportazioni a quota +9,2%
I dati nazionali risultano in crescita, eppure ancora lontani da quelli precedenti alla pandemia. Le esportazioni lombarde volano in Cina (+111,8% in sei mesi), negli Usa (+53%), in Francia (+25,1%) e Svizzera (+25,2%). Cala però il numero dei dipendenti delle imprese di settore (-136). Anche in Veneto cresce l'export, ma il comparto regionale ha perso quasi 700 lavoratori
Il consorzio veneto-trentino cresce a doppia cifra rafforzandosi in Svizzera (primo mercato con +29%), Usa e Canada (+31% e +73%). Caso particolare il Messico dove i volumi sono aumentati dell’80% grazie alla promozione attivata. Per il futuro, occhi puntati su Sud America ed Estremo Oriente mentre la stagione di promozione all’estero partirà da Colonia
Secondo i dati trasmessi in occasione della Milano Fashion Week nel 2021 il giro d'affari dell'export delle aziende lombarde di moda si attesta sui 4 miliardi di euro di cui 1,5 miliardi dall'esportazione dei prodotti in pelle. Il dato sorprendente è che il settore cresce anche rispetto al 2019 segnando un +1,1% di utili legati alle esportazione con picchi del +74% in Inghilterra
Secondo il rapporto Istat sui dati export dei primi sei mesi dell'anno, il Nord-est guadagna un 24,6%, mentre il Nord-ovest si ferma al 22,9%. Se l'E-R si afferma come la regione che più cresce percentualmente (+24,4% nei primi sei mesi), la Lombardia dal covid in poi appare in maggiore sofferenza (+22,6%), con la performance di Milano al di sotto della media regionale. Veneto al +23, 8%
In occasione del Salone del mobile di Milano 2021, la Camera di Commercio di Como e Lecco ha effettuato uno studio statistico riguardante il peso del comparto del mobile, comparando i dati con quelli a livello provinciale, regionale e nazionale dal 2016 al primo semestre del 2021. Solo nell’area lariana 1.045 imprese occupano 7.484 dipendenti, il 2,7% della forza lavoro regionale
Stante un boom dell'e-commerce e un rimbalzo del fatturato provinciale assimilabili fra le due province, è l'estero manifatturiero a segnare lo scarto: Modena nel primo trimestre 2021 segna un 2% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre Reggio, sullo sfondo di una media regionale del +2,7%, si ferma a -1,4%
Sotto gli occhi del ministro Di Maio, la 20esima edizione del Salone Internazionale dell'Alimentazione di Parma è partita col botto. Mettendo sul piatto il fresco raggiungimento da parte dell'Italia dell'indipendenza agroalimentare, un attivo consistente della bilancia commerciale ed esportazioni in costante aumento (+23% secondo i dati Coldiretti)
Acimga è l’associazione di Confindustria rappresenta i costruttori di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria e di trasformazione. Il direttore generale: “Il 2021 iniziato alla grande, In Lombardia, Veneto ed E-R le aziende del settore investono con forza nell'innovazione. Auspico un rapido ritorno alle fiere, dove abitualmente si forma una parte importante del business"
Davanti a tutti per recupero della produzione sul 2020 (+6%) e per attivo della bilancia commerciale (27,5 miliardi), il sistema industriale regionale conta di tornare presto ai livelli pre-Covid. Il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Ferrari: "Non dobbiamo accontentarci. Acceleriamo sulle buone pratiche e non esitiamo sull'adozione del Green Pass, garanzia di ripresa"
Nel 2020 il fatturato realizzato all’estero dalle aziende è stato pari al 47% del totale e non si è modificato in modo consistente rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria. Per il 2021 ne è previsto un aumento. Mario Gnutti, vicepresidente Confindustria Brescia: “L’apertura ai mercati d'oltreconfine è fondamentale per la nostra economia”
Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna nel 2020 hanno avuto un impatto rilevante sulla produzione nazionale, superiore al 40%. Bonomi, presidente Confindustria: “Questa filiera è attore strategico in tanti settori chiave dell’economia per innovazione, capacità di adattamento e richiamo alla sostenibilità”
Il calo nel 2020 è in linea con i dati degli altri Paesi ed è già in atto una netta ripresa nel 2021. Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia: “I limiti delle nostre imprese per quanto riguarda l’internazionalizzazione sono legati alle ridotte dimensioni delle aziende e a un processo di digitalizzazione ancora troppo lento”
Questo sito utilizza cookie per migliorare la tua esperienza e i nostri servizi. Continuando a navigare acconsenti al loro utilizzo.OkMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.