È finalizzata al delisting dell’azienda multinazionale italiana che opera nei servizi di ristorazione, per consentire a Dufry di raggiungere con rapidità di obiettivi di integrazione aziendale posti a fondamento dell’operazione. L’operazione è finalizzata a promuovere gli obiettivi di integrazione strategica di entrambe le aziende, con la prospettiva di creare un gruppo globale
Il primo operatore al mondo di ristorazione in viaggio sta finalmente rialzando la testa. Dopo la fusione con Dufry, l'Ebit underlying torna positivo dopo due anni (22,5 mln) e anche la Pfn è in miglioramento, grazie ad aumenti in tutti i settori di business e i territori, in testa aeroporti e Nord America. La guidance 2022 viene rialzata per puntare a 3,8 mld di ricavi
La nota agenzia di stampa in un commento di Chris Huges appare molto critica sull’operazione dei Benetton. Che va a loro vantaggio, permettendo di diversificare il portafoglio in una operazione che appare priva di una logica industriale, mentre agli azionisti di minoranza converrà aspettare qualche mese per decidere il da farsi
Nel dettaglio, alla svizzera Dufry andrà la quota di maggioranza detenuta in Autogrill da Edizione, pari al 50,3% del capitale azionario. Questo in cambio di azioni Dufry di nuova emissione. Poi la svizzera promuoverà un’Opas obbligatoria in cambio di proprie azioni o, in alternativa, di un equivalente in contanti di 6,33 euro per ogni azione Autogrill. Intanto i due gruppi viaggiano in direzioni opposte in Borsa: a Piazza Affari la milanese cede il 7,56%, a Zurigo Dufry registra un +4,9%
Il titolo ha lasciato sul terreno il 4,78% a 6,97 euro a Piazza Affari mentre Dufry ha ceduto il 3,11% a 39,94 franchi svizzeri a Zurigo. Gli analisti hanno dato valutazioni non univoche su un'eventuale aggregazione; Morningstar vede la logica strategica di un'operazione del genere, per Zuercher Kantonalbank una tale partnership non avrebbe senso dato che Dufry si concentra su offerte duty free
Una nuova indiscrezione di Bloomberg e una nota aziendale ben più possibilista di quella emessa lo scorso luglio in merito fanno tornare di attualità il possibile matrimonio tra la società di ristorazione e un gruppo svizzero al vertice del mondo dei duty free. Intanto, vola il titolo a Piazza Affari: +12,3% a 7,32 euro
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