Dopo 15 anni torna a Verona un sindaco di centrosinistra. Damiano Tommasi, sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra, conquista la fascia tricolore con il 53,83% delle preferenze. Una sconfitta clamorosa invece quella per il sindaco uscente Federico Sboarina (46%) e del centrodestra del duo Salvini-Meloni, ma soprattutto del governatore veneto Luca Zaia
Chiamata in causa come possibile candidata alla presidenza della Repubblica, l’assessora al Welfare smentisce le voci e indica come unico nome possibile quello del leader di Fi. Il profilo dell’ex sindaca di Milano potrebbe però scaldare gli animi dei moderati del centrosinistra e dei renziani. Il passo indietro per il Colle potrebbe lanciarla verso una candidatura alle elezioni regionali
Il neo-candidato del centrodestra entra subito nella parte. Il leader leghista rincara: “Ora un sindaco del salotto e della Galleria che ignora le periferie”. Assente all'esordio del pediatra Giorgia Meloni, sostituita da Daniela Santanchè: “Un segnale per la coalizione? Fatevi delle domande e datevi delle risposte”. Lite La Russa-Ronzulli per un posto in prima fila
Dopo il gran rifiuto di fine maggio, l'ex sindaco di Milano usa parole di stima verso Oscar Di Montigny, ora in pole position nella lista dei candidati. Inoltre, si dichiara pronto di fare il secondo a Palazzo Marino. Giovedì, secondo il leader della Lega, si avrà il nome che si sconterà contro Beppe Sala ad autunno
Mentre l'uscente Beppe Sala attende lo sfidante del centrodestra, l'ex giornalista leader di Italexit presenta il suo progetto di città: "La nostra proposta è fortemente ideologica. Forza Italia, Lega e Fdi non vogliono vincere, Sala potrebbe essere tranquillamente uno di loro. Basta con il delivery e la moda del green"
Manca ancora qualche mese prima di andare alle urne, ma nelle città di provincia il clima elettorale si sta facendo rovente. Il “no” di Maroni sta mettendo in difficoltà i leghisti di Varese che non riescono a trovare un successore. A Ravenna l’attuale sindaco ci riprova, bagarre nel centrodestra. A Rimini, le correnti del Pd si scontrano a carte bollate. Intanto a Chioggia, dopo il governo del “cambiamento” cinquestelle, si ritornerà a uno schema bipolare classico
Al termine del vertice con Meloni e Tajani Salvini ha assicurato che la ricerca “si concluderà nei prossimi giorni”, ma dopo tanti rinvii il centrodestra si conferma ancora indeciso sul nome da opporre all’attuale sindaco Sala. Il favorito resta il candidato civico Oscar Di Montigny, genero di Ennio Doris, ma l’attesa continua
La discussa (e ancora lontana) ipotesi di fusione tra Forza Italia e Lega non porterebbe risultati elettorali pari alla somma dei due elettorati. Ma il leader del Carroccio riuscirebbe a conquistare il centro dello schieramento e a diventare il leader dei "moderati". E poi: vuoi mettere il can-can di sondaggi?
Secondo il presidente della Regione “ci stiamo concentrando su persone di grande valore, mancano solo dettagli organizzativi”. Salvini e gli altri al lavoro per trovare il candidato da opporre al sindaco uscente Sala, mentre il tempo stringe: “Sul tavolo restano soltanto quattro o cinque figure di spicco. Giochiamo per vincere, alla fine saremo tutti d’accordo”
Il vertice tra i colonnelli della coalizione ha portato all’ennesima fumata nera. Tajani punta tutto sull’ex ministro Lupi, ma Meloni e Salvini preferiscono un civico come la presidente dei farmacisti Racca. Nel frattempo, Conte si avvicina al sindaco uscente, sempre più favorito
L'ex primo cittadino chiude definitivamente la posta alle speranze di Salvini & Co.: "Per una serie di motivi personali devo rifiutare l'opportunità". Ma è disposto a sostenere il suo "sostituto" con una lista civica. Gli auguri di pronta guarigione a Berlusconi e il consiglio: "Individuate un giovane"
Amministrative di Milano: l’ex sindaco rinuncia al duello con Sala. E gli tira la volata: “Se avessi vinto lo avrei voluto come vice”. Forfait dovuto solo ufficialmente a “motivi familiari”. Il leader leghista: “Ma ci darà una mano”. La Russa (FdI): “Salvini parli meno e convochi subito il tavolo di coalizione”. L’ex ministro il nome alternativo più gettonato
Nel toto nomi dei possibili candidati a Palazzo Marino per le elezioni del prossimo autunno molto ruota attorno all’ipotesi del ritorno dell’ex sindaco Albertini. La coalizione esita però a sciogliere le riserve e Salvini rinvia nuovamente l'annuncio: un’attesa che mostra la fragilità dell’alleanza tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. E intanto Beppe Sala corre da solo
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