Il titolo della società milanese delle bevande alcoliche precipita a Piazza Affari (-18,5%) dopo la diffusione del trimestrale. Analisti preoccupati in particolare dal taglio delle stime per fine anno. Intanto il gruppo ha annunciato un piano di razionalizzazione dei marchi non strategici. Chiude male (-2,57%) anche Moncler, con gli analisti delusi dall’andamento delle vendite del marchio Moncler al di sotto del consensus e in rallentamento nel retail
Dopo le dimissioni improvvise del Ceo del gruppo degli spirits “per motivi personali”, sono stati nominati amministratori ad interim Marchesini e Di Fede. Costituito anche un comitato per la transizione della leadership presieduto dall'ex Ceo Kunze-Concewitz. Dalla nomina di Fantacchiotti, che si è trovato a gestire l'impegnativa acquisizione del cognac Courvoisier e un contesto di mercato non facile, il titolo è sceso del 20%
Il gruppo degli spirits milanese ha precisa che né Davide Campari-Milano né alcuna delle sue società controllate sono oggetto di indagine da parte delle autorità nell’inchiesta per la presunta evasione di 1,2 mld della holding Lagfin (che possiede il 53% di Campari). In Borsa, il titolo perde il 3,6% dopo aver toccato un -5,1%. Nell’occhio degli inquirenti l’operazione di fusione transfrontaliera con cui il pacchetto di controllo della multinazionale era uscito dall’Italia
La società ha chiuso il primo trimestre con vendite nette per 663,5 mln di euro, in leggera flessione dello 0,7% sui primi tre mesi del 2023. Ebit rettificato a 151,5 mln (-4,9%). L’anticipazione nel 2023 di alcuni ordini ai primi mesi rende sfavorevole il confronto. Escludendo questi effetti la crescita organica sarebbe stata del +13% circa. Titolo in Borsa a +6,7%
È di 1,17 mld di dollari la cifra che il gruppo ha investito per finalizzare l'operazione di acquisto della proprietaria del marchio Courvoisier. L'earn out, pari a 120 mln di dollari, verrà erogato entro il 2029. L'acquisizione è stata possibile grazie all'emissione di nuove azioni (650 mln) e obbligazioni convertibili (550 mln)
Il gruppo ha inaugurato così la nuova linea di imbottigliamento presso lo stabilimento di Novi Ligure, in Piemonte. Questo investimento di 75 mln amplierà di 6.500 mq lo spazio. In 10 anni, Aperol è diventato il marchio leader di Campari, crescendo del 23,1% globalmente e in Italia
Nell'anno appena trascorso il Gruppo milanese degli spirit ha sfiorato i 3 mld di ricavi (+8,2%), trainato dal mercato delle Americhe, e segnato una crescita double digit per il margine operativo lordo rettificato (728,9 mln, +15,5%). Frena l’utile (330,5 mln, -0,7%) mentre cresce l’indebitamento (1,8 mld). Il dividendo proposto per l’esercizio ’23 sale a 0,065 euro per azione. La società si dice “fiduciosa di continuare a fare meglio del settore” anche nel ’24. Il trasferimento nella nuova sede, a pochi passi dal Duomo, è atteso per il ’27. Intanto oggi la firma definitiva per acquisire il cognac Courvoisier. In Borsa il titolo chiude a +2,9%
Ha registrato un calo iniziale del 5,6% a Piazza Affari dopo l'annuncio delle trattative esclusive con Beam Suntory per l'acquisizione del 100% di Beam Holding France, proprietaria di Courvoisier, al prezzo fisso di 1,2 mld di dollari. Gli analisti sono concordi però nel ritenere l’operazione strategica “in termini di marchi, posizionamento premium e distribuzione"
Si tratta della più grande acquisizione del Gruppo milanese degli spirit, che rileva il superalcolico da 249 mln di dollari di vendite nel ’22 dalla statunitense Beam Suntory. Il perfezionamento dell’operazione è atteso il prossimo anno. L’ad di Campari, Bob Kunze-Concewitz: “Il cognac costituirà il quarto asse di sviluppo del portafoglio dopo aperitivi, bourbon e tequila”. Il deputy Ceo Fantacchiotti: “Courvoisier ci consentirà di compiere un significativo passo avanti negli Usa e ci offrirà potenziale trasformativo nella regione strategica dell’Asia Pacifico nel lungo periodo”
Il gruppo degli spirits milanese ha comunicato di aver sottoscritto un memorandum d'intesa con l'azienda cinese Sichuan Yibin Wuliangye per l’avvio di una cooperazione strategica nel mercato orientale. I due gruppi collaboreranno per la co-creazione di nuovi prodotti, l'espansione di canali, il rafforzamento della collaborazione nel marketing e la promozione della cultura del marchio
I due fattori incidono su risultati che "riflettono l’attesa inversione degli effetti temporanei del primo trimestre". Il gruppo degli spirits registra comunque un fatturato di 1,4 mld e un utile netto di 216,9 mln. L’Ebit rettificato è pari a 359,7 mln (+15,7%). Peggiora l’indebitamento finanziario netto a 1,82 mld “a causa del forte assorbimento di cassa derivante dall’accumulo di magazzino”. Il ceo Kunze-Concewitz: “Rimaniamo fiduciosi sullo slancio positivo del business. Attendiamo la normalizzazione della crescita dei volumi”. Il titolo perde in Borsa il 3,06%
Campari Group ha acquisito il 70% del capitale della statunitense Wilderness Trail Distillery per 405,8 mln di euro (420 mln di dollari). Il capitale totale ammonta a 573,4 mln di euro e verrà completata l'acquisizione nel 2031. Campari ha sottoscritto un prestito con scadenza a dicembre 2027 per 398,9 mln di euro, concesso da Bank of America, Bnp Paribas, Crédit Agricole e Cdp
Il gruppo meneghino annuncia questa prima operazione di acquisto dell’azienda nata nel Kentucky, nel 2012. Prevista per il 2031 l’acquisizione del restante 30%. Il totale per il 100% del capitale sarà di 600 mln. Campari aveva pubblicato la scorsa settimana i risultati dei primi 9 mesi d'esercizio, con ricavi e redditività in forte miglioramento. Le azioni riacquistano terreno in borsa, chiudendo a 9,1 euro per azione
I numeri in crescita dell'azienda di liquori e bevande fondata a Milano seguono il trend in ascesa di prodotti come Aperol (+35,4%), Campari (+48,1%) e Crodino (+33,5%). Nei primi sei mesi l’Ebitda rettificato del gruppo nei primi è stato pari a 353 mln (+34,9%). Mentre il debito dell'azienda al 30 giugno si attesta a quota 1 mld
Rafforzare la posizione in un mercato strategico: l'obiettivo del produttore italiani di bevande da aperitivo. L'operazione arriva dopo altre due simili: l’acquisizione dei rum francesi Trois Rivières e La Mauny, nel 2019, e di Champagne Lallier, nel 2020. Il mercato francese infatti già pesa il 5,9% delle vendite nette consolidate del gruppo
Il gruppo meneghino ha pubblicato i risultati dello scorso anno, che vedono vendite nette pari a 2,17 mld, con una crescita organica rispetto al 2019 del 20,5%. Il dividendo per l'esercizio 2021 sarà di 0,06 euro ad azione, in aumento del 9,1%, grazie all'aumento di marginalità dovuto alla sovraperformance degli aperitivi e ai dazi sospesi in Usa. In Borsa il titolo viene fermato in asta di volatilità durante la giornata e chiude a -9,8%
Risultati eclatanti anche in Italia, con lo smercio di alcolici e bevande varie aumentato del 29,6% sul 2020 (+14,6% rispetto al 2019). Va benissimo soprattutto il canale on-premise, ovvero tramite bar, alberghi e locali di ristorazione. Cala l'indebitamento e salgono gli utili. Ma secondo alcuni analisti la società dovrebbe fare di più
Con questa partnership il gruppo di Sesto San Giovanni non solo si impegna nella lotta contro le disuguaglianze di genere, ma unisce anche le forze insieme agli altri 184 membri influenzando la cultura e la società in modo positivo. "È un ulteriore passo avanti all'interno della nostra strategia globale che promuove la diversità, l’equità e l'inclusione" commenta il gruppo
L’ingrediente base dello spritz vale da solo un quinto delle vendite della società: circa due miliardi di euro. Arriva l’imitazione firmata dal colosso francese LVMH: i milanesi apprezzano. Il Ceo Kunze Concewitz a Venezia: “Siamo un Gruppo solido, vogliamo crescere ancora”. Secondo indiscrezioni, possibili colpacci in Cina oppure negli Stati Uniti
Il colosso delle bevande, la cui sede è a Sesto San Giovanni, ha fatto registrare un semestre di crescita notevolissima. Le vendite superano il miliardo (+30,2%), registrato un ebit di 223,2 mln, utili per 156,8 mln (+101,9%) e pfn a 1,064 mld. Bene sia Aperol che Campari in ogni area. Il ceo Kunze-Concewitz: “Registrato un balzo a doppia cifra in tutti i mercati chiave”
Il gruppo lombardo ha fatto registrare vendite trimestrali per 397,9 mln, complessivamente a +10,5%. Utili pre-imposte pari a 64,1 mln, +84,7%. Mercato italiano in leggero calo, bene il resto del mondo. Lanciata la nuova divisione Rare per il settore luxury negli Usa. Ok il titolo in Borsa (+2,57%)
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