Non finiscono le sorprese per il capoluogo lombardo. Dopo che il centrodestra di Molteni era stato eliminato dai giochi per appena 103 voti, si era affermato l'importante vantaggio del centrosinistra guidato da Barbara Minghetti su Rapinese. Complici i voti del centrodestra però, i ballottaggi si stanno avviando a chiusura con un vantaggio netto per la lista civica, che per il momento è al 55%
Al round finale, Chies ha staccato Garbellotto di circa mille voti, raccogliendo il 53,46% dei consensi contro il 46,54% delle preferenze del patron del Imoco Volley. Il moderatismo pragmatico veneto, che storicamente ha governato la cittadina della Marca ha trionfato. Sconfitta invece la visione di una Lega troppo di lotta e poco di governo. L'errore di Zaia: essere andato contro all'archetipo dell'amministratore veneto
I risultati dei ballottaggi, che vedono il centrosinistra vincitore quasi su tutta la linea, confermano quanto chiaro già due settimane fa: l’elettorato del centrodestra è stanco e disilluso, incapace di comprendere la direzione di Salvini e Meloni. I festeggiamenti del centrosinistra siano allora contenuti: il trionfo dipende solo dalla grande astensione degli elettori della sponda rivale. L’antidoto all’instabilità lo fornisce l’esempio di Conegliano, che mette assieme i moderati, da sempre la maggioranza del Paese
Al ballottaggio il risultato finale si fissa sul 51,29% contro il 48,71% dello sfidante. L’uscente – a capo della coalizione di centrodestra - respinge a fatica la rimonta dell’ex senatore lettiano Francesco Russo: meno di duemila i voti di differenza tra i due. Impressionante il dato dell’astensione, salito al 58% nel secondo turno. Il capoluogo giuliano unica gioia di giornata per Meloni, Salvini, Tajani e alleati minori
Il primo round è andato al candidato di Lega e Fdi, pupillo di Zaia, arrivato al 39,25 % contro il 31,9% dell’ex sindaco forzista sostenuto anche dal veneziano Brugnaro. Determinante la scelta dei 24,7% di elettori che due settimane fa ha votato per la coalizione Pd-M5s: dalla segreteria dem regionale è arrivata l'imbeccata a favore del "male minore"
Due settimane fa il primo round era finito con l'uscente sindaco Davide Galimberti al 48%, a un passo dalla riconferma, contro il 45% dell'avversario Matteo Bianchi. Il Carroccio però vuole vincere a tutti i costi e ha schierato tutti i suoi pezzi da novanta, a partire dal segretario Salvini, visto quattro volte in città negli ultimi 40 giorni. Per il centrosinistra, unito ai 5s, respingere l'assedio padano sarebbe un colpaccio
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