Questa la suggestione lanciata dalla direttrice del Corso di Laurea in Design della moda e Arti multimediali dell’ateneo veneziano. Il problema sta nel fatto che “se la moda è un progetto complesso, da noi è stata nel tempo percepita solo come la sarta che cuce un vestito”. E il rischio del lasciare che il vuoto del pubblico sia riempito dai privati è che “gli studenti siano considerati clienti, e che i professionisti del futuro si formino con corsi acchiappa-allodole”
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