L’indagine ha individuato le società cartiere, riconducibili ad un soggetto di Reggio Emilia (già coinvolto in altre inchieste), attraverso cui venivano emesse fatture per operazioni inesistenti per evadere l’Iva e l’imposta sul reddito. Il sequestro preventivo ha riguardato 8 imprese che sembra abbiano conseguito un profitto illecito di 6 mln a beneficio di 44 società
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