L’Italia incassa la prima riduzione annua dopo il Covid, con un dato complessivo nel 2023 peggiore di Spagna (-0,8%) e Germania (-1,5%). Un calo della produzione dovuto all’andamento negativo di tutti i principali raggruppamenti di industrie, eccetto i beni strumentali. Lo rileva l’Istat che a dicembre ha stimato un aumento dell’1,1% su base congiunturale, trainato dai beni di consumo (+3%), e una flessione del 2,1% su base tendenziale, dovuta al -3,3% dei beni intermedi e al -4,4% dell’energia. Dona (Unione Nazionale Consumatori): “Il 2023 è stato l’anno nero dell’industria”
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