Possiamo dire che Niko Romito, il grande cuoco del Reale a Casadonna, sia riuscito là dove molti altri hanno fallito. Ha costruito un luogo – anzi uno Spazio diremmo – che costituisce un unicum nell’affollato panorama della ristorazione milanese. Un’oasi di cucina giovane, colta, per nulla “fighetta”, il tutto in pieno centro, vista Duomo. E scusate se è poco. Al timone, c’è una giovane e bravissima cuoca: Gaia Giordano, una delle punte di diamante della scuola di formazione del grande Chef abruzzese.
La cucina di Giordano si contraddistingue per un altissimo indice di piacevolezza, che le permette di accompagnare pranzi di affari, di far felice il gran numero di turisti che affollano il centro di Milano e, allo stesso tempo, di restare un punto di riferimento, in città. per i palati più spiccatamente gourmet. Una cucina di grande tecnica, capace di fondere mirabilmente tradizione e sperimentazione, e che si appalesa nella incredibile mano della Chef nel trattare gli ingredienti di origine vegetale. Provare per credere piatti come Indivia belga, mandarino tardivo e arachidi, oppure Trota, pomodoro fermentato e portulaca.
Pochi ingredienti, grande armonia gustativa e sapiente tocco vegetale: queste le caratteristiche salienti di questa una grande tavola milanese caratterizzata – il ché certo non guasta – da un rapporto qualità prezzo tra i migliori in città, con il menu degustazione a 60 euro e qualcosa meno alla carta. Carta dei vini ragionata e con etichette interessanti. Ultima menzione per il servizio giovane, gentile e preciso, in grado di far sentire ogni ospite come a casa.