Per fare un’osteria ci vuole innanzitutto l’oste. Ne sono rimasti pochi, pochissimi, e difatti le osterie vere sono ormai merce rarissima. Fra questi pochi c’è sicuramente Maurizio Rossi, il ‘Mauri’, quarta generazione di una famiglia che gestisce da oltre un secolo l’Osteria della Villetta, posta accanto alla stazione ferroviaria di Palazzolo sull’Oglio.

Gli elementi d’arredo, dominati dal bancone in stile Liberty e dalle tante foto e stampe d’epoca che riempiono le pareti, sono il giusto viatico a un percorso gastronomico che è un tuffo nel passato: va da sé di quello buono, intramontabile. A dargli spessore, tra racconti e ricordi, provvede lui, il ‘Mauri’, coadiuvato in cucina dalla moglie Grazia. Pur ripetitivi, i piatti sorprendono sempre per la qualità e la capacità di essere comunque attuali. Ecco dunque, secondo le stagioni, per iniziare il vitello arrosto con salsa tonnata o le mitiche polpette; la lingua con la giardiniera o il pesce di lago secondo pescato. Tra i primi i must sono la trippa di casa in brodo, le lasagne al ragù e il riso saltato in padella con salsiccia e verdure. Non cede di un passo la qualità neppure sui secondi: tagli di carne selezionati cucinati a dovere: dal manzo all’olio al bollito misto. E quando ci sono, imperdibili le frattaglie di vitello. Formaggi molto ben scelti e dolci semplici ma altrettanto ben fatti come la torta alle mele da puciare nello zabaione delicato.

Cantina fornita di tutto un po’ ma rinunciare alla conoscenza e alla competenza del ‘Mauri’ per i Franciacorta sarebbe un vero peccato. Conto, per un pasto completo, intorno ai 45 euro.