Si viene in questa spigliata trattoria spersa in un borgo della Bassa cremonese (sulla strada fra la città dei violini e quella dei Gonzaga, al miglio «2.10», da qui il nome) per gustare i piatti tipici di questo scampolo di Lombardia, adagiata sulle sponde del Grande fiume. L’ambiente è accogliente, con le sue belle sale voltate d’antichi mattoni che contribuiscono a creare l’atmosfera rustica ma curata che contraddistingue questo indirizzo.
La cucina si muove nel solco della tradizione, appena rivista e ingentilita, con qualche concessione alla modernità. Le materie prime sono di valore e la mano in cucina appare salda: le cotture sono ben eseguite e lodevole è l’attenzione a non eccedere nell’uso di grassi e condimenti. La proposta, che varia seguendo il ritmo delle stagioni, può prendere le mosse da una profumata selezione di salumi (serviti con frittata di verdure e giardiniera fatta in casa), proseguire con i classici tortelli ripieni di zucca con burro e salvia, per giungere alla sontuosa oca arrosto in casseruola con verza brasata (una sorta di versione locale del bottaggio pavese). Non mancano una piccola proposta di pesce (perlopiù d’acqua dolce: luccio, carpa, storione…) e alcuni piatti vegetariani.
La selezione dei vini (offerti a prezzi più che onesti) è buona: fra bollicine, bianchi e rossi non si faticherà a trovare la giusta bottiglia. Il servizio è di rara cortesia: affabile e sorridente. Il conto si fa notare per la sua onestà: ci si attesta – infatti – intorno ai 50 euro.
Via Patrioti, 2 – Pieve San Giacomo (CR)
Tel. 03721664229
Turno di chiusura: martedì; mercoledì – Ferie: variabili