In quello che fu, per antonomasia, «la Cassinetta», il blasonatissimo ristorante di Ezio e Renata Santin, che fra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila ha scritto alcune delle pagine più belle nella storia dell’alta ristorazione europea, trova ora spazio un locale che – non dimenticando la storia che vive entro queste mura e non abdicando alla congenita eleganza degli ambienti – si propone con una chiave assai più semplice.
Ai fornelli opera un giovane cuoco che, con passione e capacità, propone una cucina di taglio contemporaneo che, viaggiando fra carne e pesce (per quest’ultimo c’è una certa predilezione), fa di linearità e buon gusto i suoi punti di forza. Non manca l’estro nei piatti, senza però eccessi né inutili tecnicismi. Assai buoni, in tal senso, si confermano piatti come i molluschi di mare nel loro brodo profumato allo zafferano con spinacini e kumquat o i bottoni di pasta ripieni di dentice con cappasanta marinata, «salsa Positano» e aria di prezzemolo. Fra i secondi, la guancetta di manzo brasata con cremoso di patate si conferma una riuscita interpretazione di una grande ricetta della tradizione.
Assai ristretta – purtroppo – è la proposta dei vini, con etichette solo italiane (a parte una piccolissima scelta di Champagne). Buono il servizio, curato dalla moglie dello chef. Convenienti percorsi di degustazione a 53 e a 70 euro (e colazione di lavoro, solo durante la settimana, a 30). Alla carta il conto supera di poco gli 80 euro.
Piazza Gaetano Negri, 9 – Cassinetta di Lugagnano (MI)
Tel. 029420034
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