Il locale è poco distante da piazza Gae Aulenti, e si sviluppa in più sale, una delle quali con un piccolo soppalco. Qui si respira un’aria vagamente nuovayorchese con pareti blu notte, mattoni a vista, vetro ambrato della balaustra del soppalco, ottone delle lampade, Gin bar… in un incrocio affascinante di presente e passato. È un ambiente – insomma – che invita gli ospiti a sentirsi a proprio agio e, curiosità, con i tavoli dotati di cassettino ove trovano posto la posateria e il tovagliolo.
Andrea Provenzani, sommelier e cuoco autodidatta che prima di aprire il suo ristorante ha lavorato in piccole realtà familiari, ama abbinare le materie prime per sviluppare e ricavare composte armonie di sapori: come dire, non cerca visibilità proponendo preparazioni che stupiscano, ma preferisce incuriosire costruendo uno stimolante percorso gustativo. Nella sua cucina non mancano piatti della tradizione, riprodotti sia con una certa fedeltà, sia – come direbbe Provenzani stesso – «a mano libera». Due esempi calzanti sono: in omaggio alla cucina milanese, la cotoletta di vitello tenuta internamente rosa; realizzata «a mano libera» – invece – la parmigiana di melanzane, incartata, servita in monoporzione, avvolta in pasta fillo e guarnita con zucchine fritte croccanti che la sormontano (piatto vegetariano decisamente ben fatto).
Cantina con selezionate referenze. Sono previsti tre menu degustazione: «La mia Milano»; «Origini e Tradizione»; «Contaminazione Evoluzione», tutti di cinque portate, a 65 euro. Alla carta ci si attesta invece sui 70 euro.
Viale Monte Grappa, 6 – Milano
Tel. 0229011439
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