In un piccolo borgo della pianura cremonese che guarda verso il Mantovano, questa bella osteria di campagna – gestita con passione dalla famiglia Carboni (che per decenni ha guidato l’indimenticato ristorante Italia, nella vicina Torre de’ Picenardi) – racconta le tradizioni e i prodotti di queste ricche terre. Gli ambienti sono accoglienti nella loro verace rusticità e introducono a una bella atmosfera di convivialità.
La mano in cucina è buona e dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, una conoscenza assai approfondita delle materie prime. Quest’ultime sono di qualità, selezionate con cura anche quando giungono da lontano. I piatti appaiono gustosi ed equilibrati nei profumi e nei sapori, come nei casi dello sformatino di zucca con leggera fonduta di Salva cremasco (bello il dialogo fra la dolcezza dell’ortaggio e la morbida salinità del formaggio), dei golosi tortelloni ripieni di cinghiale su vellutata di fagioli cannellini e porri fritti o del gratin di lumache con pomodoro confit e pane alle erbe. Presenti anche alcune pietanze di pesce, ben eseguite, come nel caso della (classicissima) tagliata di tonno appena scottato in crosta di sesamo e vinaigrette agli agrumi.
La cantina non è vasta ma non sarà difficile, fra oltre trecentocinquanta etichette (perlopiù italiane, ma non solo), trovare la bottiglia giusta. Il servizio è cortese e affabile. Il conto, assai onesto, si attesta intorno ai 55 euro per quattro piatti.
Via XXV Aprile, 13 – Cappella de’ Picenardi (CR)
Tel. 0372835576
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Turno di chiusura: lunedì; domenica sera – Ferie: variabili