Nel settore manifatturiero è necessaria la realizzazione di strumenti produttivi dedicati alla realizzazione di parti meccaniche o all’esecuzione di fasi di processo: ad esempio stampi per iniezione plastica, stampi per formatura del metallo o per soffiatura del vetro. Tutti questi cespiti produttivi sono necessari per l’attività produttiva, contengono proprietà intellettuale e know-how dell’azienda e necessitano di manutenzione periodica.
Talvolta questi asset vengono ceduti in comodato d’uso a terzisti che si occupano della produzione. Il bene rimane di proprietà dell’azienda, ma l’uso è affidato ad un terzo soggetto. Spesso il terzista si sobbarca, a pagamento, anche l’onere della manutenzione periodica. Inoltre, si impegna ad utilizzare l’asset secondo determinati parametri operativi per i quali è stato collaudato.
In questi casi, è importante creare trasparenza tra committente e fornitore, fornendo degli strumenti per verificare il corretto impiego del cespite.
Le moderne tecnologie IoT vengono in aiuto: è ora possibile installare sistemi di monitoraggio completamente autonomi sui cespiti (scatole nere) che abilitano fornitore e committente a vedere, in ogni momento, la produttività e i parametri di funzionamento del cespite.
Questo abbatte di molto i costi di contabilità dei cespiti, i costi di auditing dei fornitori e i costi dei ritardi e delle mancate manutenzioni, abilitando un rapporto cliente-fornitore più efficiente e trasparente, in cui guadagna in valore anche il fornitore, risparmiando tempo speso in evitabili comunicazioni, reportistica e ispezioni.
Ecco quindi un’altra area in cui la digitalizzazione e la transizione 4.0 può creare grande valore: gli acquisti, tramite quello che viene ora chiamato digital purchasing.
Marco Barbetta è Head of Industrial Machine Integration and Product Engineering in azzurrodigitale (www.azzurrodigitale.com)