L’incertezza caratterizza ogni aspetto della vita di tutti noi. La miriade di opzioni che la vita ci pone davanti aumenta in maniera significativa la possibilità di avere successo e di fallire allo stesso tempo, aumentando quella sensazione di ansia, paura di sbagliare e incertezza della strada da percorrere.
Capire quale opzione è quella giusta significa acquisire quante più informazioni possibili per governare l’incertezza ed effettuare una scelta il più oggettiva possibile aggrappandosi a decisioni razionali che ti possano far dire, in caso di fallimento, che la scelta era comunque ragionata sapientemente.
Ci sono cose che sappiamo di sapere (known knowns). Sappiamo anche che ci sono incognite note (known unknowns), ovvero cose che sappiamo di non sapere. Ma ci sono anche incognite sconosciute (unknown unknowns), ovvero cose che non sappiamo di non sapere.
Soprattutto nei progetti innovativi o nuovi per l’azienda, dove le informazioni e le competenze non sono internalizzate e sono molto difficili da acquisire, riuscire a gestire questa incertezza è una competenza fondamentale.
Il ‘Cono dell’incertezza’ nella metodologia Agile descrive l’evoluzione in un progetto del grado di incertezza; tale strumento potrebbe essere utilizzato anche in altri ambiti molto diversi.
Il grafico mostra come all’inizio del progetto l’incertezza è molto alta poiché non si dispone di tutte le informazioni necessarie per determinare la buona riuscita del progetto. La mancanza di informazioni può generare incertezze che riguardano diversi ambiti:
– Mancanza di obiettivi precisi e definiti
– Mancanza di competenze tecniche
– Mancanza di risorse necessarie
A mano a mano che il progetto prosegue e si acquisiscono le informazioni necessarie il cono si riduce.
L’incertezza non può essere eliminata ma può essere ridotta, per questo bisogna imparare a gestirla in maniera efficace.