Sebbene la maggior parte delle università abbiano registrato una crescita delle iscrizioni negli ultimi dieci anni, il futuro, considerato l’inverno demografico in avanzamento, non sarà altrettanto roseo. E in prospettiva, spiega Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, “i nati nel 2022 sono meno della metà dei nati nel 2004 (da iscritti all’università). Quindi tra vent’anni avremo la metà dei laureati”. Profumo sottolinea, poi, alcuni problemi sistemici, come “il ridotto numero di studenti internazionali (solo il 3% sul totale) e i pochi iscritti agli Its”
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