Dall’allevamento sostenibile di trote all’utilizzo della farina di castagne del castagneto di famiglia, passando per l’uso delle erbe dei monti a quello di latte, formaggi, uova, carni e salumi di piccoli produttori locali: questo “eco-ristorante” a gestione familiare scrive, dal 1982, la storia della gastronomia della Val Chiavenna. Oggi la cucina è nelle mani di Roberto Tonola, figlio di Antonio, che rappresenta la seconda generazione nonché il trait d’union tra la certezza della tradizione e l’ambizione di innovare. Il risultato è in perfetto equilibrio in una carta che segue scrupolosamente la stagionalità, con alcuni classici del ristorante, come il Trittico della trota (tre lavorazioni del pesce d’acqua dolce che variano con le stagioni) e alcune novità come il Raviolo di ricotta e zafferano, tarassaco, pera acidula, con una sfoglia elastica e un ripieno suadente e la ricca Pappardella ripiena di ragù di gallina, silene e senape, con sentori balsamici ben dosati. Merita un assaggio anche il Capretto di Villa cotto nel lavèc, patate novelle e carciofi, dalla carne tenerissima. La Spuma di kiwi, gelato al mascarpone e opalina è un altro classico tra i dessert. Quattro menù degustazione a 100, 80, 65 e 60 euro. Alla carta si spendono sui 75 euro. Durante la bella stagione si pranza nel rilassante dehors circondati dal suono della natura. Il servizio è familiare e gentile. Corposa e interessante la carta dei vini, che permette di bere molto bene a prezzi corretti anche con le vecchie annate.
Frazione S. Barnaba, 7 – Villa di Chiavenna (SO)
Tel. 0343.38588 | www.lanternaverde.com
Aperto: da giovedì a martedì
Turno di chiusura: martedì sera e mercoledì; nei mesi di luglio e agosto solo il mercoledì
Ferie: variabili