Da diversi anni la penisola italiana e non solo si trova a dover affrontare catastrofi naturali e condizioni di dissesto idrogeologico dovute ad alluvioni sempre più disastrose e ad una siccità estiva più pronunciata. Un problema connesso al governo dell’acqua e alla scienza delle costruzioni idrauliche che apre il dibattito anche ai temi della conservazione e dell’uso dell’ambiente naturale e costruito. Proprio per riflettere su questi aspetti interverrà domani 30 novembre alle 18:30 in Libreria ItalyPost a Padova il vincitore dell’International Stockholm Water Prize 2023, il Premio Nobel dell’Acqua, Andrea Rinaldo, che presenterà il suo libro “Il governo dell’acqua. Ambiente naturale e ambiente costruito” edito da Marsilio.
Rinaldo, veneziano classe 1954, insegna anche Costruzioni idrauliche all’Università di Padova, dirige il Laboratorio di Ecoidrologia EPFL-Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna ed è Presidente dell’Istituto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia. Tra i vari incarichi, è membro dell’Accademia dei Lincei. Da sempre attento su questi temi legati all’acqua, le sue ricerche sulla comprensione delle reti fluviali e su una più giusta distribuzione dell’acqua fondono studi sperimentali di laboratorio, lavoro empirico di campo e sviluppi teorici e hanno dato un fondamentale contributo alla nascita e allo stabilirsi dell’Ecoidrologia come scienza autonoma a pieno titolo e assolutamente attuale, chiave di volta per la comprensione e la risoluzione di molteplici problemi controllati dalle acque del ciclo idrologico.
Nel suo libro, Rinaldo compie un percorso a ritroso lungo la strada tortuosa verso la coscienza della crisi ecologica e climatica, con l’obiettivo di combattere disinformazione e pregiudizi. Come sostiene lo scienziato, infatti, le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere paternità ideologica; spesso invece l’ambientalismo militante è carico di preconcetti sulle opere dell’uomo e sulla loro ingegneria, quando non funzionale a un sistema di potere trasversale di veto e di azione. D’altra parte, riflette ancora l’autore nel libro, i disastri del fare sono quasi sempre il prodotto di un capitalismo cieco, incapace di vedere nella protezione dell’ambiente nemmeno il proprio tornaconto. Ma tali posizioni preconcette, così come ogni tesi sbagliata, non possono servire degnamente alcuna politica ambientale di qualche respiro.
Per ovviare a quanto le rispettive retoriche suggeriscono, la proposta avanzata dall’autore è quella di promuovere nuovi modelli di salvaguardia in cui capitalismo e ambientalismo collaborino nel formare la risposta di una società ai problemi ambientali fondamentali per la sua sopravvivenza. Sbagliando, magari, ma dalla parte della scienza.
Questi temi di estrema attualità saranno al centro dell’incontro che, come detto, si terrà domani in Libreria ItalyPost a Padova (Viale Codalunga, 4L) in occasione del “Giovedì della Green Economy”. A condurre la presentazione sarà Antonio Maconi, direttore di TriesteNext.
La partecipazione all’evento è gratuita previa prenotazione al seguente link.