Protagoniste della ripresa nell’era post-covid e ora di nuovo messe alla prova dai rincari energetici e dalle materie prime. Ma anche dalla carenza di figure professionali e specializzate. Le fabbriche del nostro territorio sono il motore e il cuore dell’economia. Alcune sono piccole imprese familiari, altre vere e proprie multinazionali, insediate a pochi chilometri da noi. Qualcuna, forse, la vediamo anche tutti i giorni, nei nostri tragitti in macchina, seppur senza saperlo. Ma cosa c’è dietro quelle quattro mura? E soprattutto, qual è la visione che abbiamo delle fabbriche? In un momento in cui il Made in Italy è tenuto ancora una volta a mostrare la reattività e flessibilità che caratterizza il nostro tessuto imprenditoriale, è doveroso più che mai conoscere chi, il nostro territorio, lo ha fatto crescere. Serve insomma avere più coscienza di ciò che ci circonda e tornare a dare valore al turismo industriale.
È in questo quadro che si inserisce l’ottava edizione di Open Factory, domenica 27 novembre, che coinvolgerà alcune fra le migliori aziende italiane. Promossa daItalyPost, Touring Club Italiano e L’Economia del Corriere della Sera e curata da Goodnet Territori in Rete, in partnership con Gruppo SAVE e Lago, l’opening di manifattura industriale permetterà a tutti gli interessati, dalle 14 alle 19, di partecipare a visite guidate, workshop, laboratori o conferenze.
Il tutto, grazie alle aziende che si metteranno a disposizione della comunità.
Nel dettaglio, in Lombardia saranno tre le aziende ad aprire le porte dei propri stabilimenti. A Bulciago (Lecco) aprirà le sue porte Marzotto Interiors, attiva nella produzione di tessuti per arredamenti. Spazio alla tessitura anche di Gabel con turni di visita guidati dai manager e i titolari della società. Sarà una visita virtuale, invece, quella che coinvolgerà DHL, marchio leader mondiale nel settore della logistica, che riguarderà l’Hub di Malpensa.
Ben 13, poi, le aziende che parteciperanno ad Open Factory in Veneto. Partendo dal padovano, con Fila Industria Chimica, che sviluppa prodotti per la cura delle superfici, Pettenon Cosmetics, che opera nel settore del Professional Hair & Skin Care; poi gli arredi di Lago, fino a Unox, oggi al primo posto tra i produttori mondiali per numero di forni professionali e la produttrice di colori per uso didattico e artistico Morocolor. Sempre in Veneto, ma nel vicentino, porte aperte a Medio Chiampo, che si occupa del servizio idrico integrato dei comuni di Montebello, Zermeghedo e Gambellara. A Valdagno, invece, l’azienda di shopfitting e arredamento di design Zordan permetterà la visita nella sua sede temporanea. Sempre in provincia di Vicenza ma a Cartigliano, sarà aperta Officine di Cartigliano, azienda che progetta e costruisce impianti per l’essiccazione a bassa temperatura della pelle nel settore conciario. Mentre a Bassano del Grappa si potrà visitare Baxi, azienda produttrice di caldaie.
In provincia di Rovigo, parteciperà ad Open Factory anche il gruppo IRSAP, di Arquà Polesine, uno dei maggiori gruppi italiani nel settore del riscaldamento e del condizionamento in Europa, e a Rovigo si potrà visitare la fonderia di ghisa Draxton. Nel veneziano, invece, aprirà le sue porte Silikomart, che produce materiali in silicone. Mentre nel veronese si potrà visitare Fomet, che produce e commercializza fertilizzanti speciali e naturali per l’agricoltura professionale. Per quanto riguarda il mondo dei servizi, Open Factory 2022 offrirà la possibilità di visitare alcuni aeroporti del Nordest: l’Antonio Canova” di Treviso, il “Marco Polo” di Venezia e il “Valerio Catullo” di Verona. I visitatori saranno accompagnati alla scoperta delle aereostazioni, per conoscere i lati “nascosti” di luoghi conosciuti, ma mai così in profondità.
In Friuli Venezia Giulia spazio a LimaCorporate, operativa nella produzione di strumenti ortopedici post-operatori. Sempre nell’udinese, porte aperte negli stabilimenti di San Daniele del Friuli e di Amaro per AMB, attiva nel settore del packaging plastico.
Passando all’Emilia-Romagna, invece, parteciperanno all’iniziativa aziende dal calibro di Davines, operativa nel mercato dell’acconciatura e dello skincare o Negroni, marchio leader della salumeria di alta qualità. In provincia di Piacenza si potranno visitare i vari reparti di Food And Pharma Systems, azienda italiana specializzata nella produzione d’impianti di micronizzazione e sistemi di contenimento e isolamento per la produzione di principi attivi farmaceutici.
Open Factory 2022 vedrà anche la partecipazione di Perugina, a Perugia, con la Casa del Cioccolato e il museo. Aprirà le porte anche Snam, nella sede di Foligno (Perugia), mentre ad Arezzo spazio a Unoaerre Industries, leader nel settore orafo. Sempre in Toscana spazio a Officine Mario Dorin, attiva nel settore della refrigerazione e del condizionamento.
Oltre al format che permette di scoprire “la cultura manifatturiera italiana, capace di mixare personalizzazione del prodotto e tecnologia che rende appetibile al consumatore globale i prodotti del Made in Italy”, come dice il professor Stefano Micelli, sarà possibile ascoltare i racconti e le testimonianze di imprenditori, economisti e giornalisti nel corso di una diretta digitale che sarà trasmessa sul sito e sulla pagina Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin di Open Factory, e sul canale Youtube di ItalyPost.
Il programma completo della diretta di Open Factory, con l’elenco delle aziende partecipanti e gli orari degli interventi degli ospiti, è consultabile al seguente link.