La consapevolezza è ormai diffusa, anche nelle piccole aziende: «Servono stili di leadership diversi». Una cultura nuova, maturata già prima del Covid: «A livello sociale la tensione è crescente e già nel 2018 – spiega Elena Bertoni, formatrice Niuko – gli indicatori segnalavano un aumento dello stress a livello sociale, con livelli di tensione e pressione in crescita anche a livello lavorativo. Gli accadimenti degli ultimi due anni hanno aggravato la situazione e di pari passo assistiamo a una riscoperta del tema delle relazioni e dell’ecologia dei rapporti in azienda».
Ecco quindi l’attenzione crescente dedicata al nodo della leadership gentile, stile che porta con se vantaggi a tutti i livelli «dalle relazioni positive alla comunicazione efficace alla prevenzione e gestione dei conflitti» fino allo sviluppo delle competenze «perché un collaboratore che sta bene nella relazione in azienda è anche più agile nel cambiamento: fra feedback urlato e un feedback correttivo espresso in modo gentile e rispettoso la reazione e la risposta sono molto diverse, con una maggiore propensione ad essere collaborativi e proattivi nel secondo caso».
Allenare la leadership gentile significa prima di tutto allenare la propria competenza emotiva, sviluppando autoconsapevolezza e capacità di gestire le proprie emozioni e di gestire relazioni positive con gli altri. Con una importanza alle gestione delle emozioni, emozioni spiega Bertoni cui «la cultura occidentale ha sempre guardato con un po’ di sospetto, specie in riferimento al mondo del lavoro».
«Per la riuscita di percorsi di questo tipo – spiega la docente – è fondamentale che il management ci creda, dai vertici deve partire un’operazione culturale che coinvolga tutti i collaboratori. Al contrario se un ambiente è caratterizzato da uno stile aggressivo e dominante del management e non sono allenate altre dimensioni della leadership, le persone tenderanno ad adeguarsi, reagendo in modo passivo o reattivo, aumentando demotivazione e conflittualità e a non attivare rispetto e gentilezza. Un altro rischio è rappresentato dalle situazioni in cui la gentilezza è solo di facciata e nasconde un atteggiamento manipolatorio, che magari agisce sul senso di colpa…»
La gentilezza in azienda, in passato considerata spesso come elemento di debolezza, è insomma una chiave cha apre la porta su molte altre dimensioni, dal nodo della leadership al benessere aziendale fino al tema della diversity «perché valorizza la capacità di guardare ai diversi approcci nel lavoro non necessariamente come a un limite, ma come a risorse da valorizzare».
Al tema della gentilezza in azienda, nell’ambito del catalogo percorsi formativi Sostenibilità 360⁰ proposto da Niuko, è dedicato un corso guidato da Bertoni in programma il prossimo 18 ottobre.