L’indagato avrebbe indotto 8 persone a farsi versare denaro per l’investimento in quote di una Spa, in realtà mai effettuato. Il capitale della società, formalmente di 200 mln di euro, era soltanto di 10 euro. L’uomo residente all’estero aveva interessi economici nella Bergamasca e si spacciava per consulente di prodotti finanziari seppur sprovvisto di autorizzazione
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