L'azienda bergamasca, che produce principi attivi e intermedi per l’industria farmaceutica (tra cui quelli del Polase e dell’Aulin) ha una quota export del 95%. Dopo la battuta d’arresto del ’22, lo scorso anno ha recuperato marginalità anche grazie alla discesa dei prezzi energetici. Nel ’23 ha annunciato un investimento di 200 mln di dollari in tre anni per aumentare la propria capacità produttiva
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