I finanziamenti per coprire le perdite del 2020 sono arrivati copiosi e il processo di aggregazioni e fusioni è stato bloccato dai cacicchi locali. Con le nuove difficoltà le fiere tornano a chiedere ristori, ma, forse, i limiti di spesa pubblica, le costringeranno a fondersi per competere secondo una logica internazionali. Il piano di Milano, la svolta di Verona, le ambizioni di Bologna e il modello Cagnoni-centrico alla prova
I contenuti di VeneziePost sono a pagamento.
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni
Per visualizzare questo articolo e tutti i nostri contenuti scegli tra queste opzioni