Nel 2022 il gruppo bresciano, tra i principali produttori siderurgici in Italia, ha registrato un “calo dei volumi prodotti del 6% e un aumento dei prezzi di vendita legato alle dinamiche di materie prime ed energia”. L’Ebitda è pari a 501,7 mln (dai 273 mln del 2021), l’Ebit è pari a 441,3 mln (da 213 mln) e l’utile ha raddoppiato i 152,1 mln dell’esercizio precedente. Per il ’23-’27 previsti investimenti per 500 mln. Il presidente Pasini: “Anno eccezionale e irripetibile. C’è un interesse per la quotazione in Borsa nel 2024”
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