Da Berco a Speedline, le aziende a rischio chiusura stanno valutando la produzione di armi e mezzi militari per garantire la continuità occupazionale, come ha già fatto la Faber di Castelfranco Veneto (Tv). Castro (Speedline): “La nostra quota di produzione per la difesa crescerà in rapporto alle richieste dell’Ue e in particolare della Germania”. Valentini (Fiom-Cgil Venezia): “Mercato che potrebbe evolvere”. Cotugno (Fiom-Cgil Emilia-Romagna): “Non è la soluzione migliore, ma non ci mettiamo di traverso”
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