Come attrarre e trattenere i propri collaboratori in un momento segnato da un forte gap fra domanda e offerta di lavoro e da una altrettanto forte mobilità dei lavoratori? Un interrogativo – e un cruccio – che percorre aziende di ogni settore e classe dimensionale. Non mancano le realtà che hanno scelto di attivare percorsi strutturati in questo senso.
EnerSys è una multinazionale leader nella progettazione, produzione e distribuzione di sistemi di accumulo: la sede italiana, a Gambellara nel vicentino, impiega 60 collaboratori. Sulla base dei dialoghi con il management dell’azienda, a partire da Marta Corà, hr Business Partner Italy, Niuko Innovation & Knowledge, società di formazione di Confindustria Vicenza, in collaborazione con Amploom, ha costruito un “laboratorio manageriale”, un’esperienza di analisi, ideazione e sviluppo di progetti per aumentare i livelli di attraction e retention dell’azienda.
Grazie al contributo di Valentina Dal Brun e di Serena Leonardi, fondatrice di Amploom è stato proposto un metodo che ha portato all’analisi dell’esperienza quotidiana dei collaboratori potenziali ed effettivi in modo simile a quella dei clienti dell’impresa, a partire dalla prima volta in cui “sentono parlare” dell’azienda fino ai piccoli e grandi aspetti della quotidianità in azienda, dalla procedura per le trasferte fino ai momenti chiave in cui si respira la declinazione concreta della cultura e dei valori dell’impresa. Un quadro dettagliato che ha permesso di ripercorrere l’employee experience, ovvero l’esperienza dei collaboratori, individuato i punti di forza e i punti di miglioramento.
Molto importante anche la fase dell’ascolto, con la raccolta strutturata dei feedback dei neoassunti di diverse fasce d’età coinvolti nel laboratorio, che ha visto in diverse sessioni come protagonisti anche i manager chiave dell’azienda, ingaggiati nel progetto a conferma della dimensione strategica dei temi in questione.
Il lavoro del team ha prodotto una roadmap dettagliata in termini di iniziative e progetti, priorità, tempi. Fra i progetti attivati la costituzione delle figure degli “Angels”: collaboratori chiamati a dedicare una piccola parte del loro tempo a supportare in modo sistematico i neo assunti al di fuori della relazione gerarchica, tra “dritte” pratiche e un “orientamento” più generale per immergersi in modo più rapido e confortevole nella complessità e nelle opportunità offerte da un’organizzazione multinazionale.
Significativa anche l’esperienza avviata con Niuko in Confrav spa: un percorso partito dalle difficoltà incontrate dall’azienda di Grumolo delle Abbadesse, specializzata nella realizzazione di capispalla di altissima qualità nel reperire sul mercato sarti e sarte.
«Abbiamo voluto metterci in gioco permettendo ad un occhio esterno di studiare l’azienda e di osservarla da dentro, in modo da poter evidenziare i punti di forza, ovvero gli elementi che ci rendono o ci possono rendere ancora più attrattivi e quelli di debolezza, sui cui dovremo lavorare», spiega l’amministratore delegato Andrea Ravazzolo. Un percorso sfidante che ha preso il via con una fase di interviste al personale dipendente, per “mappare” il benessere interno. A ciò seguirà poi una fase di analisi che produrrà un piano di azione con proposte rivolte sia alla valorizzazione dei punti di forza non sufficientemente enfatizzati, sia all’implementazione di nuove iniziative per migliorarne l’attrattività, dove sarà necessario farlo.