In un pamphlet dal titolo “Manifesto del Libero Pensiero” Paola Mastrocola e Luca Ricolfi si interrogano sulle nuove forme di censura imposte dai “progressisti” attraverso il “politicamente corretto” o addirittura alla pretesa della “cancel culture” di eliminare i libri del passato non allineati con le “parole giuste”. Forse aveva ragione Massimo Troisi quando affermava che “io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu”
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