Il settore chiude l’anno con vendite in crescita dell’1,9% in volume, ma in calo del 7,5% sul pre-Covid. Tiene l’export (+2,4%), stabile il mercato interno (+0,3%); giù la produzione. Ciarrocchi (Confindustria Ceramica): “Preoccupano la frenata dell’edilizia (-1,5%, con rischio di un peggioramento nel ‘25), la recessione tedesca, il rischio dazi Usa e la cassa integrazione di 4700 dipendenti”
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