Il nostro Paese ha raggiunto e superato – in anticipo rispetto al target del 2030 – gli obiettivi imposti dall’Ue sul riciclo di materiali quali carta e cartone, vetro e plastica. Ma non c’è tempo di compiacersi. Da novembre scorso l’Europa discute un nuovo regolamento che preoccupa la filiera nostrana. Brumen (Comieco): “Abbiamo un primato storico ma forse dovremo cambiare senso di marcia”. Il responsabile sostenibilità di Fepa, Gianluca Banci: “La carta può essere riciclata circa sette volte. Riusare un imballaggio è difficilissimo, per questioni di durabilità e marketing”
Le due città nei primi mesi dell'anno registrano una decrescita di molto superiore alla media italiana (-12,4% previsto da Nomisma per l'intero anno). Pesano la perdita di potere d’acquisto delle famiglie e l’aumento dei tassi che frena i mutui. Intanto i prezzi “rimangono rigidi” e non danno sollievo. Sul fronte delle locazioni la tendenza è invece in costante crescita “e l'offerta delle nostre città si rivelerà sempre più inadeguata”. Per le città studentesche del Nord, e per quelle interessate dalla costruzione di nuove infrastrutture, gli equilibri continueranno a cambiare con gli investimenti Pnrr e dei fondi privati
L’ad di Nomisma disegna un quadro dell’andamento dell’immobiliare nel 2023: “Inflazione, aumento dei tassi e difficoltà nell’accesso al credito hanno causato la diminuzione della domanda, dei mutui erogati e delle compravendite. Ma l’effetto sui prezzi ancora non si vede”. Sul tema affitti, “c’è affollamento di domanda e scarsità di offerta. Ne fanno le spese le famiglie residenti in locazione a medio-lungo termine: una su tre sarà in difficoltà quest’anno”. Lato studentati, “il Pnrr può dare slancio, ma c’è un tema di rigenerazione urbana troppo lento rispetto alle esigenze”
Nell’anno europeo delle competenze, il contesto professionale si caratterizza per un sempre più forte skill mismatch. Con l’obiettivo di evidenziare le competenze strategiche per il mercato del lavoro, Randstad Hr Solutions ha individuato le 10 più richieste dai recruiter italiani. «L’anali...
Secondo i dati resi noti dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma i prezzi medi degli immobili sono in aumento, +4,5% annuo per le abitazioni nuove e ristrutturate al nuovo e +4,3% per gli immobili usati. A mostrare i primi segnali di cambiamento è il numero di compravendite, una china partita nel terzo trimestre ‘22, a causa del rapido aumento dei tassi dei mutui. Nomisma: “Il mercato di Milano è tradizionalmente anticipatore. I sentiment previsionali degli operatori prospettano per la fine dell’anno stazionarietà della situazione. Ma l’ottimismo è cauto”
Secondo i dati di Nomisma nel corso del primo semestre 2023 la città delle due Torri “ha registrato un rallentamento del mercato immobiliare per via della generale congiuntura economica”. Le compravendite sono calate del 24%, i prezzi degli immobili invece sono ancora in aumento (per l’usato +1,8% su base annuale, +3,3% per le abitazioni nuove). Ma il rischio è che nei prossimi mesi gran parte della domanda si trasferisca sul mercato della locazione già saturo con un ulteriore aumento dei canoni “già superiori rispetto alle possibilità reddituali delle famiglie o degli studenti e lavoratori che transitano da Bologna”. Nel corso del primo semestre sono cresciuti del 5,4%
Le parole sono potenti. Vivere nell’era dell’Umanesimo digitale ce lo sta facendo riscoprire con rinnovato interesse, sebbene la dimensione comunicativarappresenti da sempre il fondamento della convivenza umana. Attraverso il linguaggio, l’uomo si appropria del mondo, attribuendo nomi a ciò c...
Esultanza e festeggiamenti prima, ma poi cosa segue? Per ora si accumulano mesi di ritardo sulle infrastrutture, mentre i costi delle opere (complice la congiuntura economica) crescono sempre più. Il rischio poi è che rimangano a prendere polvere (per Varnier si può scongiurare). Allarme sponsor: per ora raccolti circa 70/80 mln milioni sui 500 necessari in totale. E la Fondazione Milano-Cortina ha archiviato un bilancio ‘22 con perdite da 85,4 milioni. "Ma nel 2026 si tornerà all'equilibrio finanziario"
Quando mancano circa 930 giorni al via delle Olimpiadi, i lavori partiti in Veneto e Trentino-Alto Adige sono pochi e alcuni saranno terminati solo dopo l'evento. Preoccupa soprattutto la viabilità, con il cantiere principale della variante di Cortina che verrà aperto solo dopo i Giochi. A forte rischio anche la variante di Longarone. Tra le strutture sportive, sono fermi i lavori per la nuova pista da bob di Cortina in attesa dell’assegnazione della gara d’appalto per il secondo lotto. In Trentino aggiudicato l’intervento allo stadio del salto con gli sci, mentre in Alto-Adige il Tar ha sospeso i lavori e annullato l’appalto per il centro di biathlon
È uno dei principali uomini d’impresa del Veneto, già manager in Marzotto e da anni a capo di Alcedo, quindi abituato a guardare le tendenze per capire quali investimenti colgono le traiettorie del futuro. Le Olimpiadi invernali non sembrano rientrare tra questi. "Parlo da osservatore, ma mi pare siano uno strumento comunicativo e nulla di più". Sulle opere: "Diventeranno cattedrali nel deserto". E aggiunge: "La Svezia ha rinunciato ad ospitarle, questo è significativo"
A quattro anni dall’assegnazione dei Giochi a Milano-Cortina (era il 2019) lo stato dei lavori in Lombardia non può lasciare tranquilli. In anticipo solo il Villaggio Olimpico a Porta Romana, mentre stanno partendo ora i cantieri all’Arena Santa Giulia. Per il Palasharp manca ancora il progetto definitivo di riqualificazione e filtra l’ipotesi di affidarsi alla Fiera di Milano, dove si è già ripiegato per il pattinaggio. In Valtellina, gli interventi chiave sono sulla viabilità: serve ridurre di un anno e mezzo le tempistiche per la variante di Tirano, mentre per la bretella di Sondrio si attende il progetto. Il rischio per entrambe è di finire oltre il 2026
Entrato in vigore dall’1 giugno, il nuovo ordinamento nell’ambito della tutela brevettuale consente attraverso il pagamento di un’unica tassa di rinnovo di ottenere la protezione in 17 Paesi Ue. L’ingegnere e consulente in Proprietà Industriale Ercole Bonini: “Il brevetto unitario consente un risparmio dei costi, ma se si dovesse perdere una causa al Tribunale Unificato il brevetto cadrebbe in tutti gli stati”. Tra i firmatari mancano Paesi come Spagna e Regno Unito. “Probabilmente non vogliono che la competenza decisionale dei propri tribunali sia trasferita a quello europeo”
È noto che l’Italia è la terza manifattura d’Europa, ma forse è meno noto che l’Italia è tra le maggiori nazionali europee, forse la prima, per la produzione di macchine utensili.
Nel 2021 la richiesta è aumentata a doppia cifra rispetto al 2020 e nel 2022 l’incremento è continuato....
Il Ddl del Ministero delle imprese e del Made in Italy modifica diversi punti del vecchio Codice del 2005. Fra questi anche il discusso “professor’s privilege”: i diritti dell’invenzione passano dai ricercatori alle strutture di appartenenza. Ma c’è chi solleva un dubbio sulla quota economica che continuerebbe a trattenere il ricercatore. Ci sono poi lo stop ai marchi che evocano denominazioni d’origine protette e l’estensione dei controlli su invenzioni utili per la difesa del Paese
Nel 2022 l’Italia si conferma all’11esimo posto nella classifica dei primi 50 paesi per numero domande di brevetto presentate. L’88% di quelle pubblicate è derivato dalle imprese. Ma quanto costa per un’azienda creare un titolo per proteggere un’invenzione? Dal deposito del diritto, alla scrittura del brevetto, fino alla sorveglianza, ogni azienda soppesa opportunità e rischi in base al proprio budget. Il Brevetto Unico Europeo con il nuovo Tribunale a decidere sulle controversie relative e le modifiche al Codice di Proprietà Industriale nostrano saranno gli elementi chiave per l'evolversi del tema
Per il ministro degli Esteri Tajani si tratta di “un risultato con grandi benefici sotto il profilo economico e di giurisdizione”. Ma sono molte le perplessità. Partendo dal rischio di ottenere un Tub “depotenziato”, che non otterrà tutte le competenze che appartenevano alla sede di Londra. Preoccupa, in particolare, che sulla farmaceutica le partite più importanti andranno alla sede francese. Per il presidente di Assolombarda, Spada, "così Milano rischia di perdere importanza e funzionalità”
Autostrade intasate, Alta Velocità al rallentatore sulla tratta Verona-Venezia, scali per i voli cargo che non decollano, servizi ferroviari “metropolitani” non all’altezza e altri esempi di inadeguatezza. Le infrastrutture, per le regioni che esportano di più in Italia, sono cruciali. Ma vengono gestite sulla base di interessi particolari, mentre manca una vera pianificazione territoriale. Le conseguenze sono anche sull’attrattività del nuovo triangolo industriale
Per la tanto agognata Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria procedono spediti i lavori nei primi due lotti. La Brescia Est-Verona è pronta al 50%, mentre il completamento tra Verona e il Bivio di Vicenza è superiore al 30%. Il commissario Tav Macello: “Lavori in linea con i tempi Pnrr. L’Alta Velocità si attiverà entro fine 2026”. I nodi restano i due lotti successivi: per l’Attraversamento di Vicenza l’approvazione definitiva dovrebbe arrivare entro la prima decade di luglio, con il via ai lavori nel 2024. Per la Vicenza-Padova c’è solo metà progetto (da Grisignano a Padova) e mancano i fondi
Parla il coordinatore del Master in Sviluppo locale dell’Università del Piemonte orientale ed esperto delle dinamiche dei trasporti. “Manca visione e strategia sulla pianificazione delle infrastrutture. Se non sono integrate col territorio e rispondono a logiche localistiche, non funzionano. Si veda il caso del porto di Mantova”. E poi: “Gli stranieri fanno acquisizioni? Forse danno più valore di noi agli snodi dei flussi”. Sulla Pedemontana veneta è ottimista: “Per gli spostamenti merci sarà molto utilizzata una volta completa”
La centralità delle autostrade, anche a causa di mancati investimenti nel trasporto su ferro, è destinata ad avere lungo corso. I flussi però aumentano e la saturazione è vicina, soprattutto nelle arterie strategiche del Nord industriale. Il caso dell’Autobrennero, con il rinnovo della concessione legato alla terza corsia. Poi l’A4, con le opere sulla tratta Brescia-Padova e la terza corsia sulla Venezia-Trieste. Per lo sviluppo dell'Emilia la Cispadana, il passante di Bologna e la bretella Campogalliano-Sassuolo. Poi la Pedemontana veneta, col suo buco milionario
Per il secondo anno, Huawei e Sda Bocconi School of Management lanciano in Italia l’iniziativa Tech with Her. Si tratta di un progetto volto a ridurre il divario di genere nello scenario tecnologico nazionale e nell’economia digitale. Il programma 2023 prevede due corsi online gratuiti, della du...
«Le nuove generazioni ci stanno aiutando a togliere la maschera»: con questo slogan efficace Luca Nascimben, people director di Rigoni di Asiago, ha sintetizzato le “sollecitazioni” che arrivano oggi alle aziende dai giovani che entrano nel mondo del lavoro. A Nascimben è stato affidato l�...
Quello bresciano è il quinto scalo cargo in Italia per volumi trasportati - dietro a Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna e poi Venezia -, ma è al primo posto per i prodotti postali. La sua collocazione lo rende un’infrastruttura altamente strategica soprattutto, ma non solo, per i territori più produttivi del Paese. E se il suo potenziamento potrebbe essere favorito dai limiti (strutturali o esogeni) di Malpensa e Orio al Serio, intanto il Masterplan al 2030, che punta a realizzare una pista più lunga e ad ampliare le strutture esistenti, rimane in attesa di approvazione da anni (ma i tempi sono nella norma)
A dirlo è Linda Facco, ceo e co-founder insieme a Mattia Sartor della start up padovana Airall. L’obiettivo è quello di proporsi come Flight Operator “focalizzati sull’analisi e la reale fattibilità dell’utilizzo di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale. E creare una nuova mobilità, rendendola commercializzabile nel nostro territorio”. Il mercato, secondo le previsioni, a livello globale dovrebbe superare i 28 miliardi di dollari nel 2030
L’appuntamento con il futuro della mobilità è fissato al 2026, anno delle Olimpiadi Milano-Cortina. “Ma è solo un punto di partenza”, specifica il presidente del Distretto aerospaziale della Lombardia, Vallerani. “Sarà un servizio effettivo nel 2050”. Il direttore operativo di Save, Fisher: “I vertiporti sono nel nostro Masterplan al 2027. Dovranno essere anche intra-urbani. Abbiamo creato una società per pianificarli e investire nella loro costruzione. È un business ampio”
Dal 2015 la startup altoatesina fondata dai fratelli Moroder è specializzata nello sviluppo di droni per il trasporto con capacità di carico di 100 chili e un’autonomia tra i 10 e i 30 minuti. Il ceo Moritz Moroder: “Nella logistica i droni saranno sempre più diffusi perché garantiscono consegne rapide”. I costi? “Tre volte meno degli elicotteri”. Altre applicazioni sono “nel sollevamento verticale di materiali e macchinari in interventi di installazione o manutenzione di pale eoliche o linee elettriche”
Oggi è sempre più frequente la necessità di evitare la trasmissione di possibili infezioni dovute alla presenza di vari germi, come ad esempio quelli del Covid che possono assumere anche pesanti gravità fino alla morte di chi si infetta.
È diffusa l’abitudine di detergere le mani con un li...
Droni, Vtol (Vertical Take off and Landing) e convertiplani: il primo assaggio di questa nuova forma di mobilità aerea sarà alle Olimpiadi Invernali nel 2026. Vallerani: "Sono una tappa intermedia per sperimentare un'infrastruttura che poi rimarrà nei territori. Permetteranno di ridurre il traffico e inquinare di meno". A livello di alimentazione "si lavora molto con l'elettrico, tecnologia ad oggi più matura di idrogeno e biocarburanti". Saranno sostenibili anche i costi: "All'inizio non saranno distanti dalle vetture con autista, ma faranno risparmiare molto tempo"
Operativo dall’ottobre scorso, il Centro Europeo per le previsioni meteo di Bologna elabora 800 mln di osservazioni al giorno, 24 ore su 24, per ottenere previsioni affidabili e supervisionare i cambiamenti climatici. Il direttore Matteo Dell’Acqua: “Far progredire le capacità di calcolo è fondamentale per aumentare l’accuratezza. C’è molto lavoro con gli sviluppatori informatici”. Al data center bolognese si punta anche sul machine learning. “E dal prossimo 27 giugno implementeremo la prima evoluzione scientifica del nostro modello di previsione, passando da una risoluzione di 19 a 9 km”
“Abbiamo immaginato e realizzato le nostre città come impermeabili, fatte di materiali duri. Ora dobbiamo ripensarle come delle spugne”. Per Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, è questa in estrema sintesi la questione. Che deve passare attraverso una spinta politica volta a rendere convenienti economicamente le demolizioni, ma anche a farsi più trasparente nei confronti dei cittadini. “L’Emilia-Romagna? Nella sua drammaticità, è una lezione da imparare: ci sta spiegando ciò che non andava fatto”
Il direttore generale dell’Agenzia nazionale per la metereologia e la climatologia ragiona sul cambiamento del clima. “È accelerato negli ultimi 30 anni. Lo si vede da temperature e precipitazioni”. Il problema è “l’alternarsi di periodi siccitosi e piogge fuori dalla norma”. Per quanto riguarda l’esposizione ad eventi estremi, “in Italia il 90% dei Comuni è a rischio frana o alluvioni”. E sulle previsioni “non si chieda certezza al 100%. Abbiamo fatto molti progressi, ora migliorare è sempre più difficile”
I produttori di vino nostrano negli ultimi 20 anni si sono confrontati con una vendemmia estrema ogni tre. E se per ora basta ancora qualche pioggia salvifica, il problema è diventato ormai strutturale, minando la qualità del prodotto finale e la salute delle piante. Per preservare l’acqua serve intervenire sull’infrastruttura idrica e con il ricorso a tecniche agricole più sostenibili. Ma secondo lo studio del docente di idraulica agraria Tarolli, nel Nord Est oltre il 43% del suolo vitato è stato già segnato da temperature estreme e condizioni siccitose. Secondo il rapporto di Unione Italiana Vini potrebbe costare alla filiera del vino lo 0,7% del fatturato annuo, cento milioni, da qui fino al 2050
Mancano manager e dirigenti, ma anche operai specializzati e conduttori di impianti. La crisi del talento non è mai stata così forte. L’ultima denuncia arriva da Assolombarda che con Excelsior ha fotografato il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro a partire dagli oltre 900 mila gli a...
In un anno difficilissimo da interpretare tra cali della domanda, forte riduzione dei prezzi delle materie prime e inflazione, ci siamo fatti spiegare dalle imprese cosa sta accadendo effettivamente nel mondo dell’economia reale. Il nostro sondaggio tra 20 imprenditori di 10 settori. Gli andamenti sono diversi, con qualche costante: nel triennio 2021-2022-2023, fra picchi e frenate, "ci si assesta comunque sopra il pre-Covid”
Dopo un 2022 favorevole per il settore del riscaldamento, l’anno in corso si prospetta più insidioso per le aziende che ci operano. Pompe di calore elettriche e caldaie ad idrogeno potrebbero sostituire a breve in massa le vecchie caldaie a gas, ma a quale costo per le imprese? Nalini, ad di Carel: “La prima parte del 2023 è stata caratterizzata da un quadro di forte instabilità geopolitica. Ma continuiamo a investire per ridurre i consumi di gas”. Landini, R&D manager di Sime: “E’ necessaria la transizione, ma possiamo diventare dipendendenti dalle tecnologie cinesi nei prossimi anni”
Dopo un ’22 a correnti alterne il mercato degli elettrodomestici risente anche ad inizio ’23 di inflazione, minore spesa dei consumatori e riduzione delle scorte dei distributori. Piccoli elettrodomestici trainati dalle mode per aspirapolveri robot e friggitrici ad aria. Vaccari (Trevidea): “Queste ultime da sole hanno retto l’andamento del comparto”. E per l’azienda si aspetta “vendite in crescita del 20-25% nel ‘23”. In leggero rallentamento le apparecchiature professionali per la ristorazione (-2% gli ordini nel primo trimestre)
Il Pnrr porterà all’Italia 191,5 mld di euro da investire in progetti di ammodernamento e sviluppo del Paese. Uno scenario in cui le costruzioni diventano protagoniste, con più della metà delle risorse destinate a questo settore. A tastare il polso della situazione sono gli stessi imprenditori. Boccolini (Manini Prefabbricati): “Tra i driver digitalizzazione e sostenibilità. Ma occhio al 2028”. De Pra (F.lli De Pra): “Gli effetti si vedranno dal prossimo anno”
L'inflazione morde i beni alimentari, e così il vino. Il punto di vista del gruppo Argea, più grande player italiano nel settore (con Botter in Veneto, Mondodelvino, Cuvage, Poderi dal Nespoli e Zaccagnini), con le parole di Massimo Romani: “Oltre al calo della domanda c’è anche un overstock di magazzini che ha creato rallentamenti nella distribuzione”. Intanto però “la situazione degli approvvigionamenti e della logistica si è normalizzata”. Sui mercati e i canali: “C’è l'incognita della Cina e la sofferenza dei vini rossi negli Usa. Il canale On trade va meglio dell'Off trade, mentre l'e-commerce ha avuto un calo dopo il boom durante la pandemia”
Dal Superbonus 110% all’inflazione interna fino alle tendenze della domanda globale, passando per il capitale umano. Il settore delle vernici, poco centrale nel dibattito, scoperchia temi cruciali. Ce ne parla Pietro Geremia, presidente e ad dell’azienda leader nel comparto San Marco Group, che si rivolge all’edilizia professionale. “Il 2023 ha avuto un inizio impegnativo in tutti i mercati e la domanda rischia di continuare a raffreddarsi. Noi siamo riusciti a rimanere stabili ribilanciando le forze, ora attenzione a trattenere i talenti”
Nel 2021 è stata pubblicata la norma UNI11814 che definisce i requisiti delle figure professionali che in azienda si interessano a vario titolo e competenza dell’innovazione.
Tre sono le figure definite dalla norma: Il Manager dell’Innovazione, lo Specialista dell’Innovazione e il Tecnico ...
Sono ancora stime, ma aiutano a proiettare in avanti le tendenze viste negli ultimi vent’anni. In particolare, l’Emilia resta l’unica regione a crescere in popolazione (+0,1%, mentre segna uno 0,0% la Lombardia e un -0,1% il Veneto contro una media italiana dello 0,2%). Tiene anche sul valore aggiunto dell’industria e cala un po’ meno delle altre regioni sulla produttività. Il Veneto, indietro su tutti gli indicatori dal 2000 al 2022, quest’anno sembra accorciare le distanze (anche grazie al breve periodo di riferimento, però)
Il contesto/pretesto da cui nasce questa intervista ad Alberto Zanatta, presidente del gruppo Tecnica, leader mondiale nello sportsystem, vice presidente di Confindustria Veneto Est, che ha recentemente assunto la presidenza della Fondazione Digital Academy “Mario Volpato”, è una ricerca che ho...
I dati elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna per questa testata parlano chiaro: la crescita dell’Emilia su popolazione, industria ed export è impareggiata. La Lombardia è solida grazie al terziario, il Veneto arranca. Ma per il sociologo Aldo Bonomi, crisi ecologica e crisi del lavoro ridisegnano gli scenari: “Di fronte alle prossime sfide bisogna ripensarsi: poco conta chi è cresciuto di più fino ad ora”. Per il professore di economia e politica industriale Mosconi: “L’Emilia sa mettere assieme scienza e industria, binomio cruciale per il futuro. Ma attenti al caso delle alluvioni”
Il valore aggiunto dell'industria in Lombardia è calato del 2% negli ultimi vent'anni (mentre cresce dell'11,3% in Veneto e del +23,2% in Emilia). Anche sul fronte della produttività l'Emilia svetta con un +33,9% contro il +19,1% del Veneto e +23,4% della Lombardia. Regione, quest'ultima, che vede crescere il Pil totale soprattutto grazie al terziario che si è sviluppato a Milano. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: "Grave l’incapacità di capitalizzare a vantaggio di tutta la Lombardia la crescita del capoluogo. Se Milano e l'area pedemontana crescono, i territori montani e la Bassa lombarda trascinano in basso la performance"
"Le aziende hanno successo non solo perché hanno più dati o dati migliori, ma perché hanno manager che, usando i dati, fissano obiettivi chiari e fanno domande giuste. Data-driven non significa lasciar fare tutto ai dati: servono oggi più che mai leader capaci di comprendere il valore dei dati e...
L'innovazione per le imprese non è solo l’idea rivoluzionaria, ma più spesso una piccola modifica che migliora processi e prodotti. E che fa risparmiare tempo, denaro e risorse. La Lombardia è la regione che deposita più brevetti, al secondo posto c’è l’Emilia e segue il Veneto. E rispetto alle altre regioni d’Europa, per l'Ambrosetti Innosystem Index 2023 la Lombardia è al 31esimo posto, l’Emilia al 52esimo, il Veneto al 101esimo
C’erano davvero tutti: da 19 ministri a vecchie glorie. E c’era davvero tutto: dai dibattiti sulla gentilezza alle pop star, con moltissimi eventi in overbooking. L’obiettivo di fare una grande festa in cui l’establishment si sentisse partecipe è centrato in pieno. Resta da capire se poi l’overdose sia un elemento di ricchezza a prescindere dalla qualità dei contenuti
Con l'evento parallelo rispetto ai principali eventi, il Festival trentino si diffonde in tutta la città. E mira ad avvicinare le nuove generazioni al mondo del lavoro e delle imprese. Lo fa con incontri e dibattiti che cercheranno di ispirare nuovi modelli creativi e di business. Saranno presenti anche esibizioni artistiche e musicali e, grazie ai partner locali, verranno organizzate competizioni imprenditoriali su temi come la sostenibilità e confronti accademici
Le date non sono più sovrapposte, ma i due Festival sono un weekend dopo l’altro e dunque la sfida è inevitabile. Si gioca sul fronte della partecipazione di ospiti e pubblico. E poi della risonanza nazionale, di conseguenza anche delle sponsorizzazioni. L’anno scorso il Gruppo 24 Ore sembrava aver portato a casa un vantaggio, ma quest’anno Laterza prova ad affinare la tecnica (cambiando le sale ad esempio). Gli assi li cala comunque Trento, che in programma ha avuto 6 Nobel e 19 ministri
La protesta studentesca di questi giorni contro il costo e la scarsità di alloggi nei grandi centri universitari mi ha fatto tornare alla memoria un accostamento, generato del tutto casualmente, quanto lo può essere la lettura di due libri nello stesso periodo che, ancora più casualmente, narrano...
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