L’estate 2024 evidenzia per la prima volta una tendenza che l’anno scorso si era solo intravista: agosto non è stato il mese più richiesto, i turisti stranieri (il 51% del totale) hanno preferito i mesi meno caldi e hanno garantito un flusso continuo da giugno a settembre. Per la presidente di Federturismo Confindustria “gli italiani hanno ridimensionato i loro progetti di vacanza per il caro prezzi. Ora i territori devono agire in sinergia per esprimere diversi tipi di turismo”. Tedeschi in flessione, mentre gli americani aumentano e spendono di più
Il punto sui principali eventi del primo semestre 2024 nel Nord Italia. VicenzaOro completa il ritorno al pre-pandemia, mentre a Rimini Sigep segna 20mila visitatori in meno. In decisa crescita Macfrut (di proprietà di Cesena) e, passando a Bologna, Slow Wine Fair e Mecspe; Cosmoprof e Cibus (a Parma) ancora sotto al pre-Covid. Per Milano (Salone del Mobile) e Verona (Vinitaly) il 2019 resta un miraggio soprattutto per gli ingressi
L’ente gestito da Padova Hall è l’unico del Nord Italia ad aver chiuso il 2023 in perdita. Il quartiere fieristico ha perso Auto e Moto d’epoca e ha visto aumentare la presenza dell’Università, mentre l’idea dell’Arena della Musica è tramontata e il progetto di un nuovo hotel è stato ridimensionato. L’ex sindaco Ivo Rossi (Pd) e il consigliere Lonardi (Lega) concordano: “I soci pubblici stanno svuotando la Fiera senza dirlo”
Per il presidente di Aefi, il sistema fieristico italiano deve aumentare le manifestazioni oltreconfine per colmare il gap con Francia e Germania. “Le nuove unioni dovranno far coesistere i campioni e i prodotti internazionali delle piccole fiere. L’effetto ristori è finito, siamo tornati a distribuire utili. Il digitale è utile per tenere un contatto continuativo tra aziende e buyer. Le tensioni internazionali restano un’incognita”
Bologna festeggia la quotazione in Borsa e l’ingresso di Informa, ma chiude il ’23 con un utile risicato e dice addio alla fusione con Ieg. Rimini-Vicenza reagisce alla scomparsa di Cagnoni espandendosi in Brasile e Arabia Saudita. Fiera Milano prova la svolta green, Verona prevale su Dusseldorf, Parma brilla nell’agroalimentare, Padova soffre. E nel ’22 le perdite sono state limitate dagli utili delle società controllate
Nella panoramica redatta da Confindustria Lecco e Sondrio per il primo semestre dell’anno, il quadro congiunturale è positivo. Le aziende investono nel proprio sviluppo e l'occupazione resta stabile, ma faticano a trovare personale qualificato
Manipolare articoli piatti di dimensioni importanti, come ad esempio pelli di molto superiori al metro quadrato, non è cosa semplice ed in più richiede spesso l’impiego di due persone.
Nel settore della concia, ad esempio, si movimentano con frequenza pelli che superano 3-4 metri di larghezza...
Da Coin a Pro-Gest, per molte aziende che avevano approfittato dei tassi a zero è l’ora della resa dei conti. Gli alti oneri finanziari e la contrazione dei consumi aggravano la situazione di molte imprese. Eccone alcune alle prese con un debito difficilmente sostenibile. Alcune si trovano già a prendere decisioni strutturali, altre scommettono su un rapido miglioramento degli indicatori. Intanto chi è più fortemente patrimonializzato punta a conquistare quote di mercato
Il Cfo del gruppo Aeffe, società del fashion riminese: “Abbiamo fatto debito quando i tassi erano negativi, ora ci costa circa 10 mln di oneri finanziari l’anno”. Sul calo di Ebitda nel ‘23 e le perdite che il gruppo accumula dal ‘22: “Abbiamo operato una razionalizzazione che sapevamo ci sarebbe costata. Su Moschino abbiamo lavorato per aumentare il valore del brand”. Sui compensi (alti) agli amministratori: “Ma non c’è mai stata distribuzione di dividendi”
Secondo Bankitalia, nel 2023 la domanda di finanziamento è cresciuta solo per un’impresa su cinque. Il 56,4% è pronta ad accettare tassi più elevati o maggiori garanzie. Il Nordest, dove le imprese si segnalano per una struttura finanziaria più solida, è l’unica macroarea in cui il dato sull’aumento della domanda di prestiti è leggermente positivo (+0,2%). Nuovi prestiti in forte calo in FVG, quasi stabili in Lombardia
Se le limitazioni alla circolazione dei tir italiani imposti dall’Austria sono cosa nota, gli autotrasportatori sono già sul piede di guerra per i cantieri sulle infrastrutture. Sul Brennero la ristrutturazione del ponte di Lueg durerà dal 2025 al 2027 con una sola corsia per senso di marcia utilizzabile. Già allo studio diverse misure per il dosaggio dei mezzi pesanti, con rischi anche di temporanee chiusure totali. Sui Tauri, al di là del valico del Tarvisio, termineranno a giugno 2025 i lavori a tre gallerie
I primi mesi di quest'anno hanno evidenziato nuove tendenze, legate soprattutto alla crisi di Suez. La Spezia guadagna una parte dei container persi dai porti dell’Adriatico, ma la maggior parte va in Spagna e Nord Africa. Il trasporto merci via aereo sale del +17%, ripristinati anche i collegamenti ferroviari con la Cina. Franco (Dachser e Fercam): “Reazioni di pancia, i container torneranno a crescere”
L’Italia conta 22 mila conducenti di mezzi pesanti in meno del fabbisogno, ma nel resto d’Europa le cose non vanno meglio. Gianesini: “Le limitazioni ai valichi alpini hanno reso il mestiere ancora meno appetibile”. Condotta (Gruber Logistics): “Dall’Ue azioni poco convinte, servono parcheggi con più posti letto e docce”. Franco (Dachser & Fercam): “Il gap tra domanda e offerta riguarda anche altre professioni del settore. Ci rivolgiamo ai giovani per aumentare l’appeal del nostro mondo”
Per il sales manager dell’azienda trevigiana, il servizio ferroviario da e per l’Estremo Oriente garantisce “tempi di spedizione accettabili”. I cantieri del Pnrr da opportunità a problema: “L’assenza di coordinamento ha portato molti disservizi, servono politiche di sostegno che compensino i danni subiti”. E la propensione alla sostenibilità pone il tema dello snellimento burocratico: “Il legislatore deve favorire la riqualificazione dei magazzini abbandonati”
Se Ravenna guarda alla Cina, i principali interporti emiliani stanno mettendo a terra l’adeguamento dei rispettivi terminal ferroviari ai nuovi standard europei dei treni. A Parma i tre binari da 750 m saranno pronti già questo mese; a Bologna una prima apertura avverrà a fine 2025, quella completa dei cinque binari nel 2027. Intanto, sono ben sette i comuni emiliani che fungeranno da retroporti nelle Zls di Genova e La Spezia: entro l’anno è attesa l’istituzione ministeriale
Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna sull'annuncio dell'intensificazione del traffico con la Cina dal 2026: “A Shanghai abbiamo promosso il Porto come destinazione ottimale per le navi dalla Cina. In due anni saremo attrezzati anche per grandi navi da 8.000 Teu, ma i primi accordi tra gli operatori potrebbero partire anche prima”. Intanto il porto si sta sviluppando come hub per l’export di auto tedesche verso Oriente. “E sull’intermodalità ferroviaria puntiamo a sfidare Trieste”
Molti settori dell’industria manifatturiera hanno la necessità di marcare per le più svariate ragioni gli oggetti prodotti. Si pensi ad esempio ad indicare le dimensioni di un oggetto o la composizione dei materiali di cui l’oggetto è costituito. È importante che questa marcatura avvenga in ...
In un contesto reso problematico dalla crisi di Suez e dai dazi dell’Ue sulle auto elettriche prodotte in Cina, il porto romagnolo annuncia un’iniziativa per potenziare gli scambi con Pechino. Ma con la chiusura della Via della Seta, dopo il dietrofront di Trieste e il porto off shore mai nato di Venezia l'inizativa emiliano romagnola sembra più una dichiarazione di intenti che realtà
Per l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, l’iniziativa di Ravenna è solo un piccolo segnale che non può far recuperare il terreno perso nelle relazioni commerciali con la Cina. “L’obiettivo è far approdare le grandi navi da 20 mila teu in su, ma attualmente nessun porto ha i requisiti necessari per raggiungerlo. Solo un grande porto con cinque scali può essere un interlocutore autorevole per i grandi operatori internazionali. L’offshore a Venezia? Affondato dagli interessi di Trieste, Genova e porti del Nord Europa”
Anche in un settore prettamente manuale come quello agricolo, l’automazione sta guadagnando terreno. Come? Con robot a guida autonoma che sostituiscono il trattore nel lavoro in campo aperto o in frutteti e vigneti. “All’estero sono più avanti, in Italia abbiamo introdotto da poco i primi dieci esemplari”, spiega l’ad dell’omonimo gruppo trevigiano. “Oltre al problema della carenza di manodopera specializzata, eliminano tutta una serie di rischi per la sicurezza dell’operatore”
Il comparto dell’automazione vale oltre 8 mld (+14%), trainato da meccanica, alimentare e packaging. Nel 2023 il boom con un +14%, ma il ‘24 si apre con una forte frenata. “Colpa anche dei ritardi sull’Industria 5.0 che mettono in attesa gli investimenti”, spiega il presidente dell’associazione di chi fornisce tecnologie per l’automazione. Che aggiunge: “Oggi itempi della formazione scolastica dei giovani non sembrano compatibili con quelli dell’innovazione”
Alla trevigiana Antrax, specializzata in radiatori d’arredo dal design ricercato, il personale è aumentato, ma è cambiata la tipologia delle risorse umane richieste. L’ad Crosetta: “Gli operai sono sempre meno, cerchiamo figure altamente istruite e formate come ingegneri meccanici e gestionali, operation manager, addetti alla programmazione della produzione, al miglioramento continuo e alla supply chain. L’AI? Uno strumento che libera potenziale inespresso e consente all’uomo di concentrarsi sulle decisioni”
La drammatica assenza di lavoratori costringe le aziende a innovare puntando su massicci investimenti in automazione e digitalizzazione. Succede alla pordenonese Midj che passa da 7 a 27 mln di fatturato restando ferma a 70 dipendenti. Accade alla Rinaldin di Treviso dove, scomparsi i contadini per la raccolta dell'uva, si rimedia con giovani laureati capaci di vendemmiare con apparecchi robotici. Galanti (Mixer): "Spostiamo sempre di più l’aspetto cognitivo del processo nella macchina”
L’azienda friulana di box doccia ha ormai completato il passaggio generazionale avviato nel 2007 dal fondatore Pier Giorgio Presotto. Sotto la guida dei figli Giuseppe e Diada, Arblu ha ampliato la produzione a mobili da bagno, piatti doccia e termoarredi, arrivando a proporre una gamma di prodotti in coordinato. E dal 2013 il fatturato è più che raddoppiato a 40,5 mln. Giuseppe Presotto: “Noi facciamo le proposte, papà dice sì e poi ci aiuta, anche e soprattutto quando si parla di innovazione tecnologica”
L’azienda veneziana, nata nel 1968 con il pane da tramezzino, ha iniziato nel 2010 a spingere su un nuovo prodotto a partire dalle ricerche di mercato: il PanPiuma. Oggi vanta un fatturato da 40 mln ed esporta in altre 20 nazioni. Massimiliano Anzanello, seconda generazione alla guida dal 2012: “Dal 2001 ho fatto gavetta, ricoprendo tutti i ruoli intermedi. Con mio padre ci siamo affiancati. Oggi non va frenata l’innovazione e puntiamo sul pane proteico”
L’intelligenza artificiale ha alla sua base l’idea di sviluppare delle “macchine” dotate di capacità di apprendimento automatico e di adattamento che siano ispirate ai modelli di apprendimento umani.
L’intelligenza artificiale ha cominciato a ricevere attenzioni da parte della comunit�...
L’ad dell’ex Eternedile, azienda modenese attiva nella distribuzione di materiali edili e appena uscita da un rebranding, ha affiancato il padre Franco nel 2013 e oggi guida la società con la sorella Caterina. Dal 2014 al ’23 i ricavi sono schizzati da 38,8 milioni a 210 mln ed è più che duplicato anche l’Ebitda, da 14,5 mln a 35 mln. “Il valore più importante è lo spirito di sacrificio, che deve spingere i giovani a non adagiarsi sugli allori creati da chi li ha preceduti. Le mie prime mosse? L’innovazione del sistema gestionale e dei processi”
Archiviato il 2020, l'industria sportiva, valutata 480 mld di dollari nel 2023, è in continua espansione con una crescita stimata del 5% annuo fino al 2028. Le economie emergenti in America Latina e Sud-est asiatico sono e saranno i principali motori di questo trend. Influiranno anche l'aumento della partecipazione e lo spostamento su discipline che richiedono meno impegno e abilità e favoriscono la socializzazione, come paddle, tennis e running
Secondo l’economista dello sport Andrea Goldstein, ospitare le Olimpiadi per un Paese è sinonimo di prestigio, ma non sempre di sostenibilità economica. “Parigi ‘24 e Milano-Cortina ‘26 saranno dei test in questo senso, nonostante lo spreco di denaro per il bob a Cortina”. Sulle criticità della rassegna italiana, “anche nel ‘59 c’era preoccupazione per i ritardi, poi Roma ‘60 fu forse la migliore in assoluto. I Giochi restano un'opportunità importante per fare investimenti in infrastrutture, purché si rispettino le regole”
Il distretto trevigiano della calzatura sportiva e dello sportsystem (622 imprese e 2,8 miliardi di produzione) si ispira al progetto “Recycle Your Boots” di Tecnica Group, che dal 2021 ha permesso di raccogliere circa 23 mila paia di scarponi usati in 13 Paesi europei. Fiori (Fondazione Sportsystem): “Oltre a raccogliere l’usato, stiamo pensando alla riprogettazione dei prodotti. E stiamo aiutando i fornitori con il trasferimento di competenze necessario per dialogare con i committenti”
Le aziende produttrici di articoli sportivi hanno contribuito con ricavi per 20,1 miliardi. Colmato il gap con il 2019. Ciclismo in difficoltà, bene padel (+500% sul pre-Covid), tennis, fitness e montagna bianca. Viel (Assosport): “Le pmi meno lungimiranti hanno aumentato la produzione e si sono ritrovate con i magazzini pieni". Ad influenzare le preferenze dei consumatori è stata proprio la reazione al lockdown. "Le persone hanno riscoperto il concetto di wellness e premiano la professionalità”
C’è la famiglia Ferretti, che con un’azienda (Aeffe) in perdita per 31 mln ha approvato compensi per 1,3 mln a ciascuno dei fratelli, Massimo e Alberta mentre in Cda siedono anche i due figli. E poi i Beghelli, che nonostante la perdita di 9,3 mln, hanno incassato 1,6 mln in tutto nel ’23. Ma non sempre la famiglia si traduce in familismo, come insegnano i casi virtuosi di Ariston Group, BasicNet, Buzzi e Comer
In Hera, Ascopiave e Agsm-Aim, i criteri di nomina dei membri del Cda sembrano seguire – tranne che per gli ad–più i meriti politici che professionali. I compensi viaggiano tra i 40 e i 90.000 euro annui, a cui vanno aggiunti però spesso sia i compensi da lavoro che quelli previsti in altri cda di partecipate dove vengono nominati. Competenze? “Esperti di settore”. E la politica fa polemica sui compensi solo quando sono gli “altri” a governare
Volete capire se una impresa è sana e crede nel suo futuro? Andate nei loro bilanci direttamente alla voce "compensi agli amministratori". Se i compensi sono bassi, troverete nell'ultima riga utili, se è alto, con ogni probabilità il bilancio chiude in perdita. I casi di Aeffe, Geox, Safilo, Aquafil. E poi quelli delle Champions Carel, Piquadro, Antares, Sabaf, Sol, Cembre ed Esautomotion
Per innovazione si intende la creazione di un cambiamento positivo nello stato attuale delle cose o comunque dell’ordine esistente per fare cose nuove.
Pertanto l’imprenditore deve, in qualche modo, mettere in discussione se stesso e la sua azienda cogliendo le sollecitazioni che provengono d...
Per il docente emerito di Strategia d'impresa e Organizzazione aziendale all’Università di Padova, sul fronte delle remunerazioni la soluzione è il giusto compromesso: “L’importo deve essere sufficientemente alto per attirare persone di qualità, ma non così elevato da intaccare il principio di equità”. Sul tema "c’è sempre più attenzione, anche perché in passato ci sono stati casi di amministratori usciti con liquidazioni esagerate, a fronte di risultati non brillanti"
I conti del primo trimestre delle società che producono energia mostrano che la componente di redditività determinata dall’idroelettrico si è fatta preponderante. In alcuni casi, come a2a, dei 202 mln di crescita dell’Ebitda una parte che sfiora il 50% deriva dall’idroelettrico. In altri casi, dove l’Ebitda aumenta meno, è sempre l’acqua a trainare. L’efficienza di questa forma di energia sfiora il 100%, contro l’attuale 30% circa del fotovoltaico
La direttiva Bolkestein riguarda anche i diritti di utilizzo delle risorse idriche e punta i riflettori sul rinnovo delle grandi concessioni nel 2029 e su quelle già avviate in alcune regioni. La Lombardia ha già pubblicato i primi tre bandi e presto metterà a gara altre 17 concessioni, ma i primi ricorsi sono già partiti (anche in Abruzzo e Piemonte). Gli operatori contestano l’asimmetria tra l’applicazione della direttiva adottata in Italia e quella in vigore negli altri paesi Ue
L'energia prodotta da impianti fotovoltaici è cruciale per le multiutilities, che la comprano e rivendono da terzi, o la producono con impianti di proprietà. Questa tecnologia rimane in Italia quella “con gli iter autorizzativi più snelli - ci spiega un produttore - e, rispetto all’idroelettrico, più facile da manutenere”. I costi iniziali però possono essere elevati “se l’imprenditore si sobbarca gli interventi per migliorare la rete elettrica. Ma oggi Enel e Terna non possono provvedere in tempi rapidi”
I titoli dei comunicati stampa delle principali società di energia, ripresi da molti quotidiani, parlano di un boom delle rinnovabili. Ma più che il fotovoltaico o l’eolico a spingere i numeri record di questo primo trimestre è stato in realtà l’idroelettrico. È cresciuto più che a doppia cifra, solo grazie alle abbondanti piogge di questi mesi, soprattutto nel confronto con i due anni precedenti di prevalente siccità. E così chi si augura un progressivo decremento delle fonti fossili è costretto a fare la danza della pioggia
È di questi giorni la trasmissione in TV che ci ha raccontato l’invenzione della radio da parte di Guglielmo Marconi. E perché non ricordare anche il telefono che fu inventato da un altro italiano Antonio Meucci, denominato inizialmente da egli stesso “telettrofono”. Tale invenzione scaturì...
Per il presidente del Camping Marina di Venezia “i Comuni devono dare la priorità alle esigenze del territorio”. Oltre agli indennizzi, la richiesta è di mettere ordine ai “diversi tipi concessione demaniale, che hanno finalità diverse ma vengono trattate allo stesso modo”. A partire dai campeggi, che per l’imprenditore veneziano meritano più considerazione
Granzotto (Faita Federcamping): “Serve una distinzione tra demanio naturale e accidentale”. Cruder (Bella Italia Efa Village di Lignano Sabbiadoro): “Piuttosto che fare le gare, siamo disposti a pagare un canone di concessione più alto o a stipulare delle convenzioni”. Callari (assessore FVG): “Sì all’incameramento dei beni inamovibili, al project financing e all’aumento delle spiagge libere”
Dopo la sentenza dello scorso 30 aprile, con cui il Consiglio di Stato ha dichiarato nulle le proroghe governative, i Comuni si stanno attrezzando per effettuare i bandi in tempi rapidi (e in assenza di una normativa nazionale). Il Veneto è già partito, il Friuli Venezia Giulia emanerà le linee guida entro fine maggio, i Comuni romagnoli hanno annunciato l’avvio dell’iter ma ora devono accelerarlo. Tra casi specifici e situazioni difformi, almeno una certezza: l’intervento del governo non metterà a rischio le gare già concluse
Il parlamento non li ha quantificati, il Consiglio di Stato attende un pronunciamento di Strasburgo. Il Veneto si muove con cautela: “I ristori sono una prerogativa dello Stato, non possiamo inserirli nelle nostre gare”. Il Friuli Venezia Giulia si sostituisce allo Stato: “Noi procediamo comunque, per dare una risposta a gestori e Comuni”. E il lago di Garda è diviso a metà: la sponda lombarda esercita la competenza sulle acque interne, la sponda veneta è in ritardo (e aspetta le elezioni europee)
Per la vicepresidente dell'associazione, con la delega specifica alla cultura di genere, “il vulnus del problema è la maternità”. Fra le soluzioni: “Perché non promuovere lo smart working per gestire il work life balance?" Ma è necessario "un cambiamento culturale, anche da parte di noi donne. Basta pensare che qualcosa ci sia precluso”
Dal 2019 l’azienda dei cancelli automatici controllata dalla Curia bolognese ha aderito come committente al progetto sociale lanciato da Marchesini-Ima-Gd dodici anni fa che dà lavoro in Dozza ai carcerati. Già una cinquantina i lavoratori poi assunti nelle imprese promotrici. “Anche in Faac stiamo assumendo il primo profilo in uscita da Fid”, dice l’executive chairman Moschetti. “E nel 2022 abbiamo finanziato Casa Corticella che aiuta i detenuti nel reinserimento nella società”
Crescono le aziende che cercano manodopera straniera offrendo soluzioni abitative a prezzi calmierati. La bergamasca Fecs Group ha costruito 45 alloggi vicino ai suoi stabilimenti. Confindustria Veneto Est ha annunciato un accordo di housing sociale con la Regione. A Belluno le aziende firmano i contratti di affitto per i dipendenti. E la Number 1 Logistics di Parma include la ricerca della casa nei corsi di formazione del progetto Next
Se non è per giustizia sociale, è per necessità. La crisi demografica e la scarsità di manodopera spinge le imprese a cercare chiunque possa lavorare. E così dalle "lotte per il lavoro" e dalle discriminazioni, le imprese diventano inclusive. E il nuovo lessico aziendale parla di welfare, organizzazione flessibile, attività di formazione e housing sociale
Roberta Pizzocaro, la presidente del gruppo dei principi farmaceutici Olon, e Valeria Ortolani, la manager dell’azienda del packaging Esseoqauttro, sono concordi: “La contingenza può spingere l’occupazione femminile. Ma l’inclusività passa anche per una maggiore flessibilità”. Per Pizzocaro: “Le cose negli ultimi anni stanno cambiando: mi pare abbiamo imboccato la giusta strada”
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