Milano, Venezia, Bologna o Padova. Le grandi città (ma anche i piccoli centri) pullulano di studenti alla disperata ricerca di una casa. Poca disponibilità e prezzi impazziti, ma anche difficoltà ad accedere agli alloggi universitari e poco aiuto dalle agenzie. La soluzione sembra essere, per la maggior parte, un B&B temporaneo. Alcune testimonianze degli studenti universitari
Dopo mesi di crescita ininterrotta, a luglio 2022 i prezzi scendono a 1.932 euro al metro quadro (dai 1.939 euro di giugno). E nel secondo trimestre le compravendite segnano un -5,6%. La domanda di chi lavora nel settore è una: è l’inizio di una lunga discesa oppure solo una fisiologica stabilizzazione del mercato? Per gli agenti immobiliari intervistati dall’Agenzia delle Entrate “il cielo sul mercato non è sereno”. Ma per Nomisma si continuerà a crescere
Dopo il boom del '21 con 750 mila compravendite, nel '22 il mercato immobiliare si è allineato al trend di lenta e continua crescita che aveva caratterizzato il pre-pandemia. Secondo Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it, per 2023 ci si attende un calo dei prezzi e delle transazioni, con due incognite: caro energia e inflazione (che potrebbe spingere i cittadini ad investire i loro risparmi nell'immobiliare)
La cittadella dell’innovazione di Bologna si allarga e dal 1 settembre sarà attivo il Centro Nazionale di Supercalcolo, finanziato per 320 mln dal Pnrr. Il presidente Icsc Zoccoli: “L’obiettivo è federare i centri di calcolo già esistenti e potenziare la rete di trasmissione dati”. Sui fondi a rischio: “Perderli ci metterebbe in grossa difficoltà”
L’instabilità del mercato e la complessità delle variabili che lo condizionano, che rendono lo scenario internazionale incerto e imprevedibile, stanno mettendo a dura prova la catena delle forniture. Le aziende sono alle prese con costi crescenti di materie prime e trasporti, oltre che ai tempi ...
Senza Draghi perderemo anche i finanziamenti del Pnrr? Non secondo Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell'Istituto Bruno Leoni. E se l'ex premier fosse rimasto sarebbe stato “tutto a posto”? Non per forza, l’economista spiega infatti che la situazione su molte riforme, come il dl concorrenza, era decisamente critica, e che un Draghi “ostaggio” dei partiti avrebbe avuto comunque più di qualche difficoltà nell’attuazione dei progetti
Brugnaro, Brunetta e Zaia, insieme ad altri organi istituzionali, per far fronte ai disastri ambientali di Venezia, costruiscono un'associazione ad hoc che intercetta i fondi del Pnrr, che ora rischiano ritardi, e investimenti privati che riguardano la sostenibilità ambientale. Ma quanto è realmente utile la Fondazione al raggiungimento dello scopo finale? Secondo alcuni osservatori “l’iniziativa suona come un ulteriore proposito di spoliazione di risorse a fini elettorali”
Che il lavoro ci sia è già una buona notizia in questo scenario di guerra vicina a noi e di inflazione. Ma, a quanto sembra, mancano i candidati, ovvero i giovani che siano interessati al lavoro in fabbrica, specialmente in produzione.
Come mai? Ci sono troppi laureati? Quello che è certo è c...
Se la crisi di governo porterà a perdere i finanziamenti del Pnrr è ancora presto per dirlo. Ma di sicuro ci saranno dei rallentamenti, e sembra difficile che in questo quadro si sarà in grado di raggiungere i 51 obiettivi fissati per dicembre. Se ci fosse effettivamente uno stop, sarebbero molte le opportunità perse. Ma si eviterebbe anche di fare debito per progetti il cui ritorno per i territori è quantomeno dubbio
Avete mai notato che qualsiasi narrazione, dalla Bibbia, alle favole, ai film di supereroi, si sviluppa sempre allo stesso modo?
Vogler (Il viaggio dell’Eroe, 1990) e Campbell (L’eroe dai mille volti, 1949) individuano questi passaggi:
si parte da un mondo ordinario, una “comfort zone�...
A differenza che per altri settori produttivi, per il comparto alimentare i ribassi sul fronte dei prezzi, rilevati da Coldiretti nei mesi di aprile e maggio, appaiono momentanei. Tra le aziende agricole il pessimismo cresce a causa della siccità, delle rese in calo, del caro energia e gasolio. Per Cogo di Campagna Amica “gli alti costi di produzione si riverseranno sui consumatori”
La consapevolezza è ormai diffusa, anche nelle piccole aziende: «Servono stili di leadership diversi». Una cultura nuova, maturata già prima del Covid: «A livello sociale la tensione è crescente e già nel 2018 – spiega Elena Bertoni, formatrice Niuko – gli indicatori segnalavano un aument...
Le piccole e medie imprese sono in salute ed è grazie alla loro capacità di reagire velocemente ai cambiamenti repentini di questi anni. L’inflazione è destinata a scendere velocemente grazie al calo delle materie prime. Dalle montagne russe degli ultimi tre anni ne usciremo più forti. Ma dovremo risolvere i nostri problemi “storici”: debito pubblico e questione demografica
Ormai ai prezzi delle materie prime schizzati alle stelle ci siamo abituati, ma ora le aziende sembrano poter tirare un sospiro di sollievo. Dopo mesi, infatti, le ultime settimane hanno portato un consistente calo dei prezzi. Per citarne alcuni: acciaio -20%, alluminio -28%, cotone -28% e noli dei container -20%. Le domande che si pongo tutti ora sono: "Quanto potrà durare?" e "Cosa comporterà nel medio-lungo periodo?"
Accennano un calo i prezzi delle materie prime, ma quelli dell’energia? La situazione è ben diversa. A spiegarlo è Piero Martin, professore dell’università di Padova: “Dovremo prepararci a pagare di più l’energia, perché diventerà un bene sempre più prezioso”. E sul nucleare spiega: “Avrà un ruolo molto importante. Sulla fusione aiuterà l’ingresso dei capitali privati”
Che università e imprese parlassero lingue diverse lo si poteva supporre. Ma il Presidente di Italprogetti porta l’attenzione su un altro problema: non solo mancano i profili che servono alle aziende, ma quelli che ci sono hanno competenze spesso scarse rispetto alle valutazioni riportate. “Si fa poca selezione - spiega - perché le università ricevono finanziamenti in funzione del numero di laureati”
Un progetto nato dall’unione tra le grandi aziende della motor valley e diversi atenei dell’Emilia-Romagna. Grazie al quale oltre 500 studenti ricevono competenze in materia di innovazione per il settore auto e moto. Parliamo del Muner emiliano, uno dei diversi casi virtuosi emersi in regione. Ma non c'è il rischio che le imprese dettino tempi e priorità alle università? Il professor Testa: “Non è così. E la collaborazione consente agli studenti di sfruttare laboratori e infrastrutture private e di acquisire competenze aziendali”
Chi avrebbe mai pensato che una sella per cavalli, realizzata da secoli sostanzialmente uguale a se stessa e che ha sempre mirato al benessere del fantino, fosse oggi rivisitata completamente?
Più che “rivisitata” si potrebbe dire “ribaltata” nel senso che è stata posta la massima atten...
Nelle pubblicazioni precedenti abbiamo più volte evidenziato come il numero di aziende che andranno incontro al passaggio generazionale nei prossimi anni sia davvero elevato e come, purtroppo, la maggior parte di queste non abbia pianificato in anticipo l’intero processo. Una questione che riguar...
Scarsa collaborazione tra imprese e università nei processi d’innovazione e mismatch di competenze. Sono difficoltà che nascono dall’incapacità, in molti casi, di creare le giuste connessioni tra mondo accademico e realtà imprenditoriali. Un modello in questo senso è l’Emilia-Romagna, che ha creato diverse connessioni virtuose tra questi attori. Tanto da essere presa come riferimento per la missione 4 del Pnrr
Imprese e università a stretto contatto per l’adozione di nuove tecnologie e la formazione dei dipendenti al loro utilizzo. È quanto avviene nei competence center, centri polifunzionali in cui i docenti universitari accompagnano le aziende nei percorsi di innovazione. Marco Taisch, presidente del Made di Milano: “Il nostro è anche un lavoro culturale, aiutiamo le imprese a condividere le loro best practice”
“Il lavoro si racconta: botteghe e atelier aziendali, itinerari di scoperta dei patrimoni d’impresa.” Con questo titolo la Regione lanciava il 2 marzo 2020 il DGR n 254, una grande iniziativa per valorizzare i patrimoni storici aziendali del Veneto. Cogliendo l’opportunità offerta dalla Reg...
Lunedì 27 Giugno 2022, il mondo dell’occhialeria ha perso il proprio re. Si è spento ad 87 anni, appena compiuti lo scorso maggio, Leonardo Del Vecchio fondatore e presidente di Luxottica.
Secondo Forbes negli ultimi anni si contendeva il podio di uomo più ricco d’Italia in alternanza con Gi...
La vittoria del centrosinistra a Parma e Verona cambierà gli equilibri di alcune partite strategiche fondamentali per il Veneto e l’Emilia-Romagna. Da un lato l’aeroporto cargo e la gestione della fiera di Parma, dall’altro la fiera di Verona, l’aeroporto Catullo e la fusione Agsm-Aim. Ma uno step fondamentale per gli equilibri economici di tutto il nord saranno le prossime elezioni lombarde, sulle quali c’è ancora molta incertezza (e qualche scontro)
Il politologo veneto Paolo Feltrin spiega che “una politica attenta solo al centro storico delle città perde di vista i problemi di una larga maggioranza”. E così nasce il populismo, e ha successo. Sulle ultime comunali: “Non è detto che la Lega abbia perso, il risultato non può essere traslato sulle politiche. Ma il partito ha un problema: non capisce che deve strutturare le sue correnti per non implodere”
Il rinnovo del cda di Veronafiere ha scaturito un’ondata di polemiche. Come si comporterà la nuova giunta targata Tommasi all’interno dei Cda delle partecipate? Interverrà cercando di modificare gli assetti disegnati da Sboarina o subirà quelle nomine? Le ragioni per un colpo di mano ci sono, ma attenzione andrà prestata anche a un altro attore in questa partita: Flavio Tosi
“L’aeroporto cargo non sarà un nuovo inceneritore, questa volta il comune ha gli strumenti per fermare l’opera” ha dichiarato il sindaco. Ma sarà da vedere se Michele Guerra saprà vincere le resistenze degli industriali e di Bonaccini, favorevoli all’ampliamento della pista. Attenzione puntata anche sulle fiere: in che modo l’ingresso di Bonaccini cambierà gli equilibri, fin qui in mano a Confindustria e Crèdit Agricole?
“Per quale motivo un cliente dovrebbe comprare il vostro prodotto rispetto a quelli della concorrenza?” Questa è sempre la prima domanda che faccio agli imprenditori con i quali ho l’opportunità di entrare in contatto durante il primo incontro conoscitivo. Mediamente mi capita due o tre volt...
Come sono cambiate le supply chain a seguito della pandemia? Quali sono le sfide che la supply chain del futuro dovrà affrontare? Qual è l’approccio delle aziende all’integrazione (o disintegrazione) verticale a monte e a valle della supply chain?
Sono queste le domande a cui hanno risposto...
Chi avrebbe mai pensato che una sella per cavalli, realizzata da secoli sostanzialmente uguale a se stessa e che ha sempre mirato al benessere del fantino, fosse oggi rivisitata completamente?
Più che “rivisitata” si potrebbe dire “ribaltata” nel senso che è stata posta la massima atten...
La mancanza di lavoratori grava su tutti gli operatori del turismo, e quelli romagnoli non fanno eccezione. All’appello non mancano solo i giovani italiani, sui quali si concentra l’attenzione (e in alcuni casi il duro giudizio) di molti, ma anche gli stranieri. Mauro Vanni, gestore di uno stabilimento balneare e presidente nazionale della sezione 'demaniali' di Confartigianato: “Sono loro le braccia che veramente mancano oggi”
In un Veneto tornato ai tassi d'occupazione pre-pandemia ci sono alcuni aspetti nel mercato del lavoro che fanno segnare delle preoccupazioni: l’allarme demografico e la mancanza di manodopera. Bruno Anastasia, dirigente di Veneto Lavoro: “Quest’anno per la prima volta dopo oltre un decennio si è fatto un “Decreto flussi” appena decente. Prima si affermava la volontà di dare lavoro ai disoccupati italiani, senza tener conto del problema demografico”
Per il professore di Demografia è innegabile che le attuali carenze di manodopera siano legate al calo demografico. I giovani in età lavorativa sono sempre meno, e tra questi crescono i Neet, che non studiano né lavorano. Per far fronte a queste problematiche serve integrare manodopera straniera, spiega Rosina, ma non basta: bisogna valorizzare i giovani locali e il lavoro femminile
Dopo anni di "prima gli italiani", oggi le imprese chiedono lavoratori stranieri. E anche la Lega rivede le proprie posizioni. L’assessore Marcato: “Dobbiamo accogliere lavoratori stranieri e formarli. Ma sul lavoro serve una riflessione di ampio respiro”. Anche per gli imprenditori il provvedimento è necessario, ma Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, mette in guardia: “Da solo non è sufficiente, serve una spinta sulla formazione e sugli Its”
«Sulla sostenibilità esiste una polisemia su cui spesso non è banale mettersi d’accordo». Così Giorgio Gosetti, docente di sociologia del lavoro all’Università di Verona e fra i trainer coinvolti nei percorsi formativi del progetto Niuko Sostenibilità 360. «Si parla molto più spesso di ...
I grandi progressi in agricoltura si devono alla modificazione del genoma delle piante, ma temi come ogm e manipolazione genetica dividono l’opinione pubblica. Il professore di genetica dell’Università di Udine: “L’opposizione alle tecnologie genetiche nel nostro Paese è forte. Colpa della mancata percezione dei benefici e della distanza tra quotidianità e agricoltura”
Costi cresciuti del 20% solo nel primo trimestre, margini bassi, siccità ed eventi climatici estremi. Tante le minacce per il settore agricolo, che si trova anche di fronte alla sfida di produrre di più e in modo più sostenibile. La soluzione può essere l’innovazione tecnologica, che si sta già affacciando nel settore. Ma più tecnologie e competenze sono compatibili con l’attuale modello economico?
Abbiamo già messo in evidenza come il passaggio del testimone nelle aziende e, in particolare, nelle PMI sia argomento di grande attualità nel nostro Paese. In questo articolo l’obiettivo è capire, attraverso numeri e statistiche la rilevanza e il dimensionamento di questo fenomeno partendo da ...
Per il Po è la peggior crisi idrica degli ultimi 70 anni. E questa situazione impatta fortemente su chi da quelle risorse idriche dipende per il mantenimento delle proprie colture. Come la parmigiana Mutti, che affronta la crisi grazie a sistemi di irrigazione ad ala gocciolante, risparmiando acqua. Massimo Perboni, agricultural director dell’azienda: “Per il futuro dovremo imparare a raccogliere e canalizzare meglio l’acqua”
L’azienda veronese è leader nel campo del concime organico. Punta sul recupero dello stallatico “sano”, che viene trattato naturalmente e miscelato con residui alimentari, caffè inutilizzabile per l’uomo, sfalci e potature. L’ad Giorgio Cappellari: “La richiesta di questi prodotti è in crescita esponenziale. I biofertilizzanti ci rendono maggiormente indipendenti dai Paesi che possiedono le materie prime per la produzione dei concimi chimici, anche se non completamente”
Si chiude oggi, 12 giugno, l’edizione 2022 della Green Week. Quello che è emerso dai numerosi incontri è che i consumatori chiedono una sostenibilità che sia sempre meno di facciata, ma che vada alla sostanza. In questo cambiamento è necessaria una comunicazione trasparente, che passi attraverso i dati, per andare incontro alle richieste di un mercato che non si accontenta più di un po’ di verde sulla confezione dei prodotti che usa
Il professore di fisica oceanica e capo Polar Ocean Physics è stato fra i primi a porre l’attenzione sul tema dello scioglimento dei ghiacciai. Sul palco del Festival della Green Economy ne delinea rischi e pericoli: fra questi, l'aumento delle temperature e dei livelli del mare, instabilità metereologica e scioglimento del permafrost. Una soluzione c’è: “Ridurre le emissioni di CO2 e cooperare a livello internazionale”
Fino ad ora la blockchain è stata associata ad investimenti in criptovalute e più di recente allo scambio di NFT, ma in futuro a cosa potrebbe portare? Tra le innumerevoli possibilità potrebbe abilitare il Digital Purchasing: vediamo come!
Molti software gestionali consentono già di pianifica...
La Barilla, che tutti conosciamo, è sul mercato da oltre 145 anni (nata nel 1877!) e si presenta al pubblico con ben 18 diversi marchi: il “Mulino Bianco”, ad esempio, è del 1974. Il marchio per una azienda, che sia il suo proprio nome, o il nome di un suo prodotto, è essenziale, anzi la cosa...
È quanto è emerso nel corso dell’evento “Muovere le merci: le soluzioni sostenibili”, tenutosi nella giornata di ieri nel corso del Festival della Green Economy di Parma. Il panel ha visto l’intervento di operatori del trasporto via terra, di autorità portuali e dell’azienda Barilla. Rendere il trasporto logistico più green non sarà un processo semplice, ma questi attori cercano di farlo con soluzioni di medio periodo e uno sguardo proiettato al futuro e all’innovazione
L’assessore emiliano-romagnolo allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione e il chief commercial officer di Chiesi sono intervenuti nel contesto della green week insieme ad Aldo Bonomi, Carlo Piana e Gilda D’Incerti. Entrambi hanno sottolineato come la priorità per uno sviluppo sostenibile sia l’attrazione di competenze, e che, per essere tale, la sostenibilità deve essere anche sociale
La B Corp cosmetica con sede a Parma ha intrapreso da circa vent’anni la via dello sviluppo sostenibile. “Da allora - spiega Davide Bollati, presidente dell’azienda - la strada si è fatta sempre più difficile, perché l’asticella ha continuato ad alzarsi”. Ma anche se le sfide richiedono sforzi sempre maggiori i risultati sono positivi. “I nostri bilanci mostrano come l’investimento in strategia e operatività sostenibili sia vincente”
“Record di dimissioni: l’anno scorso +47%. E non solo tra i giovani”. Il giornale di Vicenza, maggio 2022.
“Dimissioni in Emilia Romagna, boom nel 2021: in 180mila hanno lasciato il lavoro”. Il corriere di Bologna, maggio 2022.
“Il posto fisso non basta: in Puglia 95mila person...
Prima che l’economia circolare fosse il paradigma chiave dello sviluppo economico sostenibile, la conceria ne applicava i principi, utilizzando come materia prima lo scarto di derivazione alimentare. Nonostante questo la filiera conciaria è percepita dall’opinione pubblica come estremamente inquinante. Il direttore di Unic Veneto, Giacomo Zorzi: “Non solo recuperiamo un sottoprodotto, ma lungo tutto il processo produttivo sfruttiamo materiale di scarto per produrre fertilizzanti e biostimolanti”
Come si rende più sostenibile un’industria ad alto impatto ambientale come quella siderurgica? Impiegando materiali di recupero (rottame e polimeri), valorizzando i prodotti di scarto dei processi aziendali (calore, acque di processo, polveri e fumi) e sottoponendosi alla valutazione di enti certificatori. Questa la strategia del gruppo bresciano, tra le Fabbriche della Sostenibilità che si accingono ad accogliere i visitatori
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