La manovra, che coinvolgerebbe Finlombarda, prevede l'erogazione di finanziamenti agevolati per le realtà colpite dal rincaro bollette. Per il capogruppo dem Pizzul, evitare l'arresto della produzione come conseguenza dei costi per l’energia è una priorità. Affiancata a questa risoluzione presentata anche una mozione sulla cessione del superbonus del 110%
Due candidati interscambiabili in una città che è ferma e non decolla. Classi dirigenti autoreferenziali e senza progetto. A fare la differenza per la parte più moderata e dinamica dell’elettorato potranno essere la qualità delle squadre e il progetto di città. Che deve tornare attrattiva per il florido tessuto industriale del Veneto ma anche per grandi gruppi multinazionali
Matteo Salvini ha annunciato per la corsa al Quirinale l’attuale assessora regionale lombarda Letizia Moratti, l’ex presidente del Senato Marcello Pera e l’ex magistrato Carlo Nordio. Formalmente non è iscritta ad alcun partito, ma da sempre considerata vicina al leader di FI Berlusconi, che potrebbe essere, dopo il ritiro dalla corsa per il Colle, l’unica pedina prediletta del centrodestra
E' stato il primo cittadino Jamil Sadegholvaad a dare, simbolicamente, la picconata inaugurale al famigerato muro del sottopasso della stazione. In due anni, la galleria che sorgerà assieme a un parco-piazza in stile Parco del Mare dimezzerà i tempi di percorrenza per i pedoni nel tratto fra viale Trieste e piazzale Cesare Battisti
Valorizzare gli spazi esistenti, a due passi dall'area che beneficerà della rivoluzione urbanistica legata al Tecnopolo, e investire su nuove produzioni culturali. Questo -dopo il colloquio con i sindacati, preoccupati per le recenti chiusure dei Tg della notte - l'invito di viale Aldo Moro a viale Mazzini, per creare lavoro e favorire l'innovazione
L’assemblea del Pirellone ha scelto di inviare a Roma Fontana e Fermi per la maggioranza e per l'opposizione il pentastellato Violi. La rabbia dei democratici: “Questi sono fatti politici che hanno a che fare con l’obiettivo di Forza Italia di far eleggere Berlusconi". Comazzi (Fi): “Non escludo l'appoggio del M5s all’ex premier”. Fontana rilancia su Moratti: "Una buona alternativa a Berlusconi"
In Veneto ormai certa la partecipazione del governatore Zaia e del presidente del consiglio regionale leghista Ciambetti. Per l'opposizione dopo una breve contesa la spunta il giovane lettiano Possamai. In Fvg ancora polemiche tra Lega e Fi, mentre per il Pd emerge il nome di Bolzonello. In Trentino in pole position il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale e la capogruppo del Pd Ferrari
Chiamata in causa come possibile candidata alla presidenza della Repubblica, l’assessora al Welfare smentisce le voci e indica come unico nome possibile quello del leader di Fi. Il profilo dell’ex sindaca di Milano potrebbe però scaldare gli animi dei moderati del centrosinistra e dei renziani. Il passo indietro per il Colle potrebbe lanciarla verso una candidatura alle elezioni regionali
Con la lista di maggioranza C+ Milano Città metropolitana, vince le elezioni per l'ex-provincia il Pd, insieme a Italia Viva, Azione e civici. Quattro i consiglieri per la Lega per Salvini Premier e per la lista di centrodestra Insieme per la Città Metropolitana. L'affluenza media è al 71,9%, mentre a Milano la partecipazione è molto attiva, con il voto del 100% degli aventi diritto
Saranno elezioni indirette (che coinvolgeranno 65 mila tra sindaci e consiglieri comunali), quelle che riguarderanno, fra le altre, le province di Bergamo, Lecco, Mantova e Pavia per la Lombardia, Ferrara, Forlì-Cesena, Parma e Ravenna per l’Emilia-Romagna, Rovigo e Treviso per il Veneto. Enti che, tuttavia, sembrano essere passati in secondo piano a seguito della riforma Delrio e alla mancata vittoria del referendum del 2016
L’unica certezza per l’ex sindaco è che così il centrodestra può perdere Verona. E si dichiara disponibile a farsi da parte nel caso in cui emergesse un candidato autorevole condiviso. Ma se il centrodestra continuasse secondo le ‘logiche romane’ è pronto a scendere in campo anche da solo: “Primarie? Se ci fossero sarei pronto”
Il leader di Azione, a Bologna per accogliere la candidatura dell'ex assessore Pd al ruolo di segretario provinciale del suo nuovo partito, per il Colle preferisce una "donna di alto profilo giuridico" a "un politico capace" come l'ex presidente della Camera. Mentre su Renzi, dopo aver posto l'accento sulla necessità di un Patto che conservi Draghi a Palazzo Chigi, "manca l'interesse nostro al suo progetto centrista"
I transfughi di FI hanno compreso le differenze tra il Berlusconi della laguna e quello originale: uno alla volta stanno ritornando in azzurro. Il governatore ligure è il vero leader di Coraggio Italia e le sta provando tutte per tappare i buchi. Al contrario il sindaco di Venezia ha peccato di presunzione ed è letteralmente scomparso dalle cronache politiche
La decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ed è stata annunciata dal vicepresidente di Viale dell'Astronomia, Emanuele Orsini, nel corso del Rome Investment Forum. Ignoto il casus belli: si potrebbe ipotizzare un disaccordo sui nomi al vertice, o piuttosto sulle scelte d'investimento
L'ordine del giorno proposto dal partito della Meloni chiedeva che il collegio venisse assegnato al proprio partito con Amidei, primo dei non eletti della coalizione. La Giunta delle elezioni e immunità parlamentari, però, che ha esaminato il caso ha votato la proposta di assegnare il seggio alla Lega e al primo non eletto del Carroccio in Calabria con Minasi, dove il partito ha avuto il quoziente elettorale più alto. La Russa (Fdi): "Il Veneto voleva un senatore del posto"
Dallo studio di Confcommercio territoriale emerge la ripresa nell'acquisto di beni e nella propensione generale alla spesa, ma anche la difficoltà di comparti duramente colpiti dalla pandemia nel ritrovare i livelli di fatturato pre-Covid: rispetto a due anni fa male viaggi e vacanze (-41,3%), cene e pranzi fuori casa legati alle festività (-20,2%), spese per spettacoli, concerti, eventi sportivi (-37,3%)
Ad affermarlo, al festival della legalità di UniMoRe, è il ministro della Transizione ecologica, un Roberto Cingolani "un po' terrorizzato per la necessità di coniugare efficacia e rapidità dei controlli nel piano di crescita sostenibile". Mentre il sindaco Vecchi ricorda il caso Brescello, il processo 'Aemilia' e il nodo rifiuti e il presidente della Provincia Zanni insiste sul Protocollo anti-riciclaggio per l'edilizia privata
L'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Corsini, illustra la strategia di viale Aldo Moro che dà continuità fino al 2024 ai 320 mln di investimenti già approvati da qui al 2023. Sul piatto, tra le altre misure, l'acquisto di 700 nuovi bus, l'elettrificazione delle ferrovie, mille nuovi chilometri di piste ciclabili e incentivi all'intermodalità
L'ex ministro della Giustizia, bossiano di ferro, è il decimo presidente, in dieci anni, a lasciare la guida del cda dell'autostrada lombarda, la regina delle incompiute. La motivazione ufficiale: "Sopravvenuti e inderogabili impegni personali". Ma dal Pirellone i rumors ipotizzano che lo strappo sia di natura politica interno alla Lega
Primi nervosismi in vista delle elezioni amministrative in programma per il prossimo anno. Il partito della Meloni non appoggia per un secondo mandato il sindaco uscente Landriscina e punta sul segretario provinciale del partito Molinari. Salvini su tutte le furie accusa la collega leader di “non giocare da squadra”
Se siamo di fronte a uno scontro vero, che se fosse tale avrebbe il sapore di scissione, è ancora da vedere. L'alternativa è che stia andando in scena il solito gioco delle parti tra l’europeista draghiano Giorgetti e il turbo-sovranista non draghiano Salvini. L’ipotesi prevalente, negli ambienti leghisti, è che lo scontro finirà in un pari e patta
Mezzogiorno di fuoco in casa Lega a seguito delle anticipazioni sulle parole del ministro leghista contenute nel libro di Vespa. Giorgetti, molto critico sulla scelta di collocazione internazionale del leader, sembra prospettare una nuova Lega: moderata, riformista, europea. Un golpe da parte dei giorgettiani? Non impossibile, ma per ora il timone del partito è ancora in mano al Capitano
Alma Mater, con una prorettrice vicaria donna e organi equamente spartiti per genere, appartenenza geografica e competenze accademiche, punta sull'equilibrio come chiave per far marciare la ricerca e una didattica che torna in presenza. Unife, invece, presenta all'Emilia-Romagna la prima rettrice nella storia accademica della regione, insistendo, anche qui, su un profilo di governance collegiale e condiviso
L'ex calciatore ha unito il centrosinistra veronese accettando la candidatura a sindaco della città scaligera; consapevole di giocare in una piazza ostica per la sinistra. Nel cdx invece la situazione è più complicata: Fdi punta per una ricandidatura dell'attuale sindaco Sboarina, ma la Lega frena. Alla porta del Carroccio bussa Tosi, ma ci ha pensato Zaia ha chiudergli la porta in faccia
Il leader sconfitto del centrodestra ha appena annunciato il ritiro dal Consiglio comunale: sarà sostituito da Samuela Quercioli. Sull'altro fronte Italia Viva prepara la fronda contro la propria (ormai ex) capofila. Nel primo caso la mossa, pur non concordata con i partiti, risponderebbe a una "strategia di rilancio", nel secondo pare l'effetto del mancato ingresso in giunta dei renziani
Era il 22 ottobre del 2017 quando gli elettori veneti e lombardi si recarono alle urne per la consultazione sull'autonomia regionale. Un percorso intrapreso anche dall'E-R e che, nonostante le molte interlocuzioni, non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati. E che rischia sempre più di restare solo una manovra propagandistica
Al round finale, Chies ha staccato Garbellotto di circa mille voti, raccogliendo il 53,46% dei consensi contro il 46,54% delle preferenze del patron del Imoco Volley. Il moderatismo pragmatico veneto, che storicamente ha governato la cittadina della Marca ha trionfato. Sconfitta invece la visione di una Lega troppo di lotta e poco di governo. L'errore di Zaia: essere andato contro all'archetipo dell'amministratore veneto
Al ballottaggio il risultato finale si fissa sul 51,29% contro il 48,71% dello sfidante. L’uscente – a capo della coalizione di centrodestra - respinge a fatica la rimonta dell’ex senatore lettiano Francesco Russo: meno di duemila i voti di differenza tra i due. Impressionante il dato dell’astensione, salito al 58% nel secondo turno. Il capoluogo giuliano unica gioia di giornata per Meloni, Salvini, Tajani e alleati minori
Se la leader di Coalizione Civica sarà la numero due della squadra, tra il pentastellato a la sardina a spuntarla è il primo (Rapporti consiliari e Agenda digitale), mentre il secondo, da delegato del sindaco, si occuperà di turismo. Già nella prima Giunta Merola, invece, torna in pista il deputato Luca Rizzo Nervo (Welfare), mentre una conferma è quella della Orioli (Mobilità e Infrastrutture. Lepore, poi, tiene per sè Cultura e Sanità, mentre al Bilancio va l'outsider Li Calzi
L'avvocato ed ex presidente della Camera Penale di Monza trionfa ad Arcore con il 50,36% dei voti. A sostegno della candidatura di Bono le liste di Fdi, Fi, Lega e la lista civica Viviamo Arcore. Non ce l'ha fatta Palma: già assessora alla Cultura del comune di Arcore, candidata del centrosinistra per il rinnovo dell'amministrazione dopo la scadenza del mandato della sindaca Rosalba Colombo
Il candidato del centrosinistra, sostenuto, tra gli altri anche dal M5s, ha trionfato con il 53,2% dei voti. Esce sconfitto dal ballottaggio il candidato del centrodestra Bianchi che si è fermato al 46,8% delle preferenze. Il commento del vincitore: "La Lega è nata a Varese, cinque anni fa qui è stata battuta e questa nuova sconfitta consolida un'alternativa alla linea del segretario della Lega Matteo Salvini, ma anche di Giancarlo Giorgetti"
E' tutta ancora da fare la squadra di governo del nuovo sindaco di Bologna: attese novità per mercoledì. Unica certezza, la vicesindaca in pectore, Emily Clancy di Coalizione Civica, mentre, per opposte ragioni, non sono più così blindati i posti da assessore del pentastellato e del giovane attivista civico, l'uno alle prese con la debacle di partito e l'altro ritenuto scomodo dal Pd
Il primo round è andato al candidato di Lega e Fdi, pupillo di Zaia, arrivato al 39,25 % contro il 31,9% dell’ex sindaco forzista sostenuto anche dal veneziano Brugnaro. Determinante la scelta dei 24,7% di elettori che due settimane fa ha votato per la coalizione Pd-M5s: dalla segreteria dem regionale è arrivata l'imbeccata a favore del "male minore"
L’uscente di centrodestra parte in netto vantaggio, lo sfidante di centrosinistra appare in forte rimonta. Appelli e comizi finali poco efficaci: la città è in subbuglio, tutta presa dalla rivolta no green pass che ha messo a rischio l’attività in porto. Determinante la mobilitazione degli elettorati che i due saranno capaci di mettere in atto, mentre l’astensione si preannuncia a livelli impressionanti. Lunedi pomeriggio il verdetto
Due settimane fa il primo round era finito con l'uscente sindaco Davide Galimberti al 48%, a un passo dalla riconferma, contro il 45% dell'avversario Matteo Bianchi. Il Carroccio però vuole vincere a tutti i costi e ha schierato tutti i suoi pezzi da novanta, a partire dal segretario Salvini, visto quattro volte in città negli ultimi 40 giorni. Per il centrosinistra, unito ai 5s, respingere l'assedio padano sarebbe un colpaccio
L’incontro di Palazzo Marino si è concentrato soprattutto sul Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Ci siamo detti che in questo momento il tema della rapidità è importantissimo», ha spiegato il riconfermato primo cittadino. Per la città meneghina, l’ex manager di Pirelli e Telecom Italia ha varato una giunta di 12 assessori, sei dei quali fanno capo al Pd
L’assemblea cittadina dei 5s “tradisce” i suggerimenti nazionali e ignora le aperture di Patuanelli: “Critici con la giunta Dipiazza, ma restiamo equidistanti e alternativi” specifica in una nota RIchetti. Il centrodestra si frega le mani: lo sfidante di centrosinistra non potrà contare neanche nominalmente sul pacchetto del misero 3,5% raggranellato al primo turno da Alessandra Richetti
Il neo-sindaco guarda già al domani, partendo dalla composizione di una squadra di governo nella quale un ruolo di spicco spetterà alla leader della seconda forza di coalizione, Emily Clancy. In Consiglio si profilano cinque anni di battaglia, visto il raddoppio dei consiglieri d'opposizione e un rapporto di forze interno meno sbilanciato verso il Pd. "Il primo modello a cui guardare? Barcellona"
Il sindaco uscente di centrodestra, Dipiazza, si presenta da favorito al secondo turno, ma, sommando i voti delle liste che ora potrebbero confluire sul rappresentante del centrosinistra, ci si ritroverebbe in una situazione di equilibrio. Determinante risulterà l'incognita dell'astensione: c'è da capire chi dei due contendenti riuscirà a motivare quel 54% di elettorato che non ha votato
Il sindaco uscente soddisfatto della batosta inflitta a Bernardo: "Rispetto a cinque anni fa ho preso 50 mila voti in più: un bel segnale di fiducia da parte della città". Ora la giunta: non muta il numero degli assessori (12). Fuori dal Consiglio comunale i 5 stelle e tutte le altre mini-formazioni presentatesi. Ora tiene banco il duello nella città simbolo della Lega, con il centrosinistra che parte in vantaggio
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