Nata come azienda che produce e progetta packaging flessibili per l’alimentare, con le acquisizioni è entrata negli imballaggi per l’industria dolciaria e farmaceutica. Tra ’16 e ’22 era passata da 40,4 a 61,7 mln di ricavi. Poi un incendio l'ha costretta a rivedere gli obiettivi per il ’23. L’ad Nicolini: “L’impegno delle persone ci ha aiutato a non perdere quote di mercato. Ora ritorniamo a regime”
L’azienda friulana, che produce e fornisce materiali per l’edilizia, la termoidraulica e l’arredobagno, ha chiuso il 2023 con 276 milioni di ricavi, 30 di Ebitda e 20 di utile. La crescita è avvenuta e prosegue per linee esterne. Per l’ad Vincenzo Zanutta, dopo la spinta del Superbonus, bisogna rispondere a nuove esigenze: “Oggi le persone cercano soluzioni abitative con soluzioni energetiche che generano entrate superiori alle rate del mutuo. Questo ci ha portati a diventare venditori di servizi, un generalista con tante specializzazioni per ogni segmento di mercato”
Dal 1991 il Gruppo è specializzato nel marketing per centri commerciali: acquista spazi (anche temporanei) e offre servizi per attrarre nuovi clienti e fidelizzare gli esistenti. Tra le sue società c'è Pta Payment Solutions, che ha una quota del 95% nel mercato delle gift card nel nostro Paese. In Italia ha ingaggiato più di 9 mila retail e, a livello internazionale, opera in 650 mall. Dal ’16 al ’22 è passata da 5,8 mln di ricavi a 29 mln, con un Cagr del 30,8%
Iniziata nel 1900, l’attività della Legatoria Editoriale Giovanni Olivotto oscilla tra automazione e artigianalità, in un processo votato a garantire la qualità del prodotto finale. Dai rifili alla polvere della carta, tutto in azienda viene raccolto per essere riciclato. Se la tecnologia usata nella legatoria è quella degli anni Ottanta, per l’ad Rosa Olivotto "si può migliorare nella stampa: il futuro sarà il digitale. Ora ha costi proibitivi, per questo l'incognita è quali investimenti tecnologici bisognerà fare"
Nel '23 aumentano fatturato (più che raddoppiato sul '16), utile ed Ebitda per l’azienda farmaceutica di Mozzate (CO), controllata da Zeta Farmaceutici Group di Sandrigo (VI). Il presidente Benedetti: “Ci siamo differenziati sviluppando i prodotti che richiedono un numero inferiore di autorizzazioni”. Decisivo il supporto alle multinazionali: “Facilitiamo il loro ingresso in un mercato che non conoscono”
In un settore che il consigliere d’amministrazione Davide Magris definisce “ancora molto parcellizzato”, con la sua crescita per linee esterne è arrivata a un fatturato consolidato di 200 mln nel ‘23. È socia di Inpacs, il più grande gruppo europeo (3 mld di ricavi) di distributori specializzati nella rivendita B2b di prodotti per la pulizia e l’igiene. Il ’24 è partito con “un leggero rallentamento della domanda, ma nel nostro mercato ci sono sempre opportunità, sia di crescita organica che per acquisizioni”
Il compensato che l’azienda di Sabbioneta (MN) ottiene dalla lavorazione del pioppo diventa non solo porte o mobili, ma anche parti di camper e navi. L’ad Nicoletta Azzi: “Coniughiamo innovazione e sostenibilità, così ci facciamo trovare pronti quando norme e direttive lo richiedono”. Tra ’20-’22 il fatturato è balzato da 68 mln a 108 e l’Ebitda è triplicato (da 8 mln a 24 mln). Mentre nel ’23 i principali dati economici hanno subito un calo low-single digit
L’azienda padovana di sistemi per la protezione solare e la copertura degli spazi esterni registra una crescita costante dei ricavi (da 45,1 mln nel 2020 a 91,3 nel 2023) e un calo degli utili (da 10,3 mln nel 2022 a 3,7 nel 2023). L’ad Alessio Bellin: “Il Covid ci ha dato una spinta, ora c’è una normalizzazione”. Nel 2022 la prima acquisizione in Germania: “Vogliamo crescere sul mercato europeo, andare oltreoceano per noi è difficile”
Per produrre i suoi componenti metallici di precisione il gruppo opera su nove stabilimenti, di cui quattro all’estero (Germania, Brasile, Cina, Usa). L’au Mario Sangalli: “Per gestire un gruppo complesso come il nostro l’It è stata e sarà fondamentale”. Aurelio Sangalli Holding viaggia oltre i 360 mln di ricavi e prevede un 2024 di crescita. Sull’apertura al capitale: “Ogni tanto ci corteggiano, ma per ora non voglio mollare”
L’azienda metalmeccanica di Calliano (Trento) prevede un 2024 difficile, dopo anni di crescita costante per il fatturato e una prima contrazione dell’Ebitda nel 2023. Il core business è l’automotive, che pesa per oltre il 30% dei ricavi, seguito dall’agricoltura e dalle macchine da costruzione e movimento terra. Mirco Cainelli: “Vogliamo portare tutte le aziende del gruppo alle performance della principale, poi potremo aprire il capitale”
L’azienda della famiglia Fornari produce resistenze elettriche di potenza. “La nostra fortuna? Oggi la transizione energetica ci viene incontro”. In tempi non sospetti, ha spinto l’acceleratore sulle acquisizioni: la holding oggi conta 25 società in tutti i continenti. Il ’24 si preannuncia all’insegna della crescita. Nel futuro c’è anche la valorizzazione del marchio: “Fino a oggi abbiamo mantenuto quello delle aziende acquisite”
L’azienda vicentina di edilizia stradale e asfaltature autostradali (attiva anche nelle opere di difesa idraulica) ha chiuso il 2023 con 38 milioni di ricavi e 5,9 di marginalità. Il fatturato ha avuto un andamento altalenante, ritenuto fisiologico, e le stime per il 2024 sono all’insegna della stabilità. L’ad Mainetti: “Servono incentivi per il riciclo dei materiali, vogliamo puntare sulla sostenibilità per mitigare il nostro impatto”
Personalizzazione e verticalizzazione sono le parole chiavi dell’azienda partita da Mantova nel ’95 e che è arrivata a stendere 32 mila chilometri di fibra ottica in Italia. Ha collegato anche Bosco Fontana, la tenuta da caccia dei Gonzaga. Negli ultimi quattro anni, in media, il margin è stato oltre il 30%. A novembre ha portato a termine la sua seconda acquisizione: “E non è detto sarà l’ultima”
Il gruppo trevigiano stima di chiudere il 2023 con un Ebitda oltre 15 mln (e un fatturato oltre i 100 mln, il doppio del 2016) grazie anche alle acquisizioni. Grande attenzione alla customizzazione che ha cambiato il mondo dell’occhialeria. Le acquisizioni e lo sviluppo tecnologico hanno favorito l’espansione in moda, sport e meccanica di precisione (il gruppo produce anche le componenti per le tute di Valentino Rossi). Per Gregorio Montalban (membro del cda) decisivo il ponte con la Cina: “Ma la produzione segue standard italiani per garantire la qualità del prodotto”
L’azienda si è specializzata nella realizzazione di una nicchia di prodotti: i tubi termoplastici a media, alta e altissima pressione. Nei primi Duemila il 65% dei ricavi veniva dal conto terzi: ora il 60% è realizzato da prodotti a loro marchio. Dal '26 al '23 i ricavi sono passati da 17,3 mln a 28,1 mln. I suoi competitor fanno parte delle grandi multinazionali: “Certo siamo più piccoli, ma li battiamo perché abbiamo un processo decisionale più veloce”
Il Gruppo dell’edilizia produce in house i materiali usati nei propri cantieri e, tramite le sue divisioni, segue tutte le fasi dei progetti "fino alla consegna al cliente". Dal '16 al '23 i ricavi sono passati da 43 a circa 200 mln: "Puntiamo a raddoppiarli nei prossimi tre anni grazie a un portafoglio ordini che tocca i 4 mld". Tra i progetti in cui è ora coinvolta ci sono "il più grande data center di Milano e la rigenerazione della stazione di Bergamo”
Partita come startup da Brescia nel 1996, oggi Intred fa concorrenza in tutta la Lombardia a Fastweb e Telecom. Se lo scorso anno si era chiuso con una crescita dei ricavi del 10%, il primo trimestre del ’24 segna un +13,4% a questa voce, cui contribuisce anche la neoacquisita Connecting Italia. A sei anni dalla quotazione in Borsa, il valore di ogni azione è cresciuto da poco meno di 3 euro a circa 10 euro
I suoi magazzini automatici stoccano le merci di oltre 20 mila clienti, dai nomi di punta alle microaziende. Il momento di svolta arriva nel ’16, quando da business unit di un’altra impresa diventa una società indipendente. Da quel momento Modula ha viaggiato al ritmo di circa 100 assunzioni all’anno. “Per rendere tutti partecipi della vita aziendale abbiamo limitato lo smart working e potenziato il welfare”. Nel '20 ha acquisito un piccolo fornitore. L’e-commerce? “L’impulso è arrivato tramite i nostri clienti che ne fanno uso e non dai grandi player”
Tra ’16 e ’23 i ricavi dell’azienda mantovana sono passati da 74,8 mln a 145,2 mln, superando i massimi toccati nel ‘22. Lo scorso anno su anche Ebitda e utile. Nata per commercializzare raccordi, è presto passata alla loro produzione. L’entrata nel settore navale potrebbe aprire altri spiragli per il mercato Usa. Nel ’24 si sono raffreddati i costi della materia prima. Ma sul rifornimento di acciaio: “Per ora solo aumenti dei prezzi e ritardi. Però l’Italia non è autonoma”
Spinta dalla quotazione in Borsa del ’23, l’azienda comasca che crea, produce e stampa tessuti pregiati per i marchi del luxury ha chiuso l’acquisizione del 70% di Tintoria Comacina a marzo. Sul tavolo ora un nuovo dossier. Il fatturato dal '16 al '23 passa da 30 a 50 mln, solo 3 mln in meno rispetto al '22. Nel ’24 partenza fiacca per il mercato, ma nel secondo semestre è attesa “una normalizzazione”. Intanto però è volato l'Ebitda e cresciuto l'utile
Ogni giorno nel mondo 5,1 milioni di connessioni vengono realizzate dal Gruppo bresciano. Opera nei settori industry, rail, power e, più di recente, anche nell’eMobility, che per il Cfo Bornati e il Vicepresidente Bottini “sta evolvendo più lentamente di quanto previsto da molti analisti, ma comunque in modo a noi favorevole”. Il fatturato consolidato, che nel ’23 ha toccato i 222,6 mln, è per quasi il 90% realizzato in Europa. Dal ’97 Cembre è quotata in Borsa: “Lo sbarco implica una serie di costi importanti per organizzare una struttura adeguata, ma ripaga”. Nell’ultimo anno il titolo ha segnato un +46,5%
Quando ha iniziato la sua attività nel settore della trafilatura dell’acciaio inossidabile, l’ad Renato Nemfardi cercava candidati che non avessero mai lavorato nel comparto: “È responsabilità degli imprenditore crescere i dipendenti: senza questo investimento non si raggiungono risultati duraturi”. Il fatturato di Eure Inox ha superato i 100 mln nel ’22, complice anche l’aumento del prezzo del nichel. Fiore all’occhiello dell’azienda è il suo magazzino: oltre 22 mila tonnellate di materia prima che le garantiscono continuità produttiva per più di 18 mesi
Per Gabriele Bonfiglioli, ad della storica azienda emiliana di pompe a ingranaggi, “la confusione a livello strategico non fa bene al mercato dell’automotive”. Quest’ultimo pesa per circa il 20% del fatturato di Marzocchi Pompe, che nel ’23 ha sfiorato i 50 mln, in crescita sul ’22 come anche l’Ebitda (8,1 mln) e l’utile (3 mln). “La nostra leva commerciale è la flessibilità produttiva e progettuale. La Borsa ci ha aiutato a livello di credibilità con i nostri stakeholder”. Ma il ’24 si apre in salita: nel primo semestre attiverà la cassa integrazione ordinaria
Conosciuta per il suo marchio Pino Pinguino, dall’headquarter nella Food Valley i suoi ingredienti per la gelateria, la pasticceria e il beverage arrivano in 130 Paesi del mondo: “Ci spingiamo anche in Asia e Middle East, dove i numeri stanno diventando rapidamente importanti”. L’azienda dimostra che anche in un settore legato alla tradizione si può innovare: “Grazie alla nostra rete di agenti e distributori raccogliamo le esigenze dei clienti e formuliamo di conseguenza nuove proposte”
Fino a oggi l’azienda della famiglia Bollati è cresciuta in maniera organica, ma per il futuro lascia la porta aperta alle acquisizioni. B-Corp e Società Benefit, con i 263 mln di ricavi del ’23 Davines entrata nella Wwd Beauty Inc Top 100, la classifica annuale delle più grandi aziende di bellezza al mondo per fatturato. Il 95% degli utili è reinvestito in azienda per innovare i processi produttivi e ridurre sempre di più l’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili
A trainare la crescita del '24 sarà il mercato a stelle e strisce, con i due distributori appena entrati nel perimetro dell'azienda veneziana che già oggi crescono al ritmo del 30% l'anno. Il presidente e ad Pietro Geremia: "Incrementeranno l'Ebitda, che nel '23 era cresciuto arrivando al 22% dei ricavi". Ma San Marco Group punta molto anche sull'India, dove collabora con il colosso da 3 mld Asian Paints. Frena invece il mercato italiano delle pitture da esterni con lo stop dei bonus edilizi. Accelerazione continua lato welfare, con il bonus da 6 mila euro ai dipendenti per ogni nuovo nato
L’azienda milanese è leader in Italia nell’ideazione e produzione di fragranze. Il presidente Silvano Corlazzoli: “Ascoltare le richieste dei clienti e tradurle in emozioni olfattive può richiedere mesi di lavoro. Ma porta a legami durevoli con loro”. Gli ingredienti di Grc? Un approccio sartoriale, continua innovazione per garantire la qualità e attenzione alla sostenibilità. Da giugno sarà operativa una nuova divisione produttiva: “Un investimento che ci aiuterà a sostenere la crescita dei prossimi vent’anni”
L’azienda forlivese, che fornisce servizi e soluzioni in ambito Ict, punta tutto sulla formazione per trovare i talenti. Il presidente Davide Stefanelli: "Tramite l'accordo con l'Unibo il primo anno si fa all'università e il secondo nella nostra azienda". Vem collabora con svariati Its e a settembre ne farà nascere uno a Forlì. I risultati? Nel '23 ha superato gli 82 mln di fatturato (contro i 70,6 mln del '22), con una marginalità del 20%
Il Gruppo opera nel settore della raccolta, del trattamento e del trasporto dei rifiuti. Riunisce quattro anime: quella della Bte della famiglia Busi e quelle di Mec, Omb e Bsa, aziende via via incorporate. Dopo i 165 mln di ricavi e i 22,6 mln di Ebitda del ’22, lo scorso anno è stato “in linea sia in termini di volumi che di redditività”. Nel primo trimestre del ’24 “possiamo già sbilanciarci e intravedere un settore dinamico”. E intanto il Gruppo ha stanziato 15 mln di investimenti
L'azienda vicentina esporta in quasi tutti i Paesi del mondo le sue vending machine, ma offre anche soluzioni per la ristorazione aziendale e il retail automatico, quello che chiama l’“e-commerce di prossimità”. Dopo il calo nel periodo pandemico (da 41,8 mln a 28,1 mln), il fatturato è tornato a salire e nel ’23 ha superato i 50 mln. “La nostra chiave? Non smettere mai di innovare”
Nel piacentino l’azienda trasforma il latte in Grana Padano Dop: con 180 mila forme, lo scorso anno ne era il quinto produttore nazionale. Dal ’16, quando fatturava oltre 41 mln, i ricavi sono più che raddoppiati: una crescita avvenuta per linee interne e frutto del solo mercato italiano. Per il presidente Fugazza l’ingrediente segreto è “l’aver investito nella produzione più che sulla commercializzazione”, accorciando la filiera e collaborando con i propri fornitori. “L’export? Non è ancora giunto il momento”
L’azienda comasca passata dai 24,6 milioni del 2020 ai 54 mln di ricavi nel 2023 produce macchine e linee complete per il riempimento sterile di farmaci iniettabili. Nel 2016 ha aperto la sua prima filiale all’estero, nel Nord America, e lo scorso anno è sbarcata anche a Mumbai: “Il 2024 sarà trainato proprio da questo processo di espansione, specie nel mercato indiano”. E sulla carenza di manodopera: “L’obiettivo è quello di realizzare a breve un’academy interna”
Il Gruppo veneziano opera in maniera verticalizzata nel settore delle tende solari per esterni, controllando l’intera filiera “dalla ricerca alla realizzazione del prodotto finito”. Lo scorso anno ha registrato 119 mln di ricavi, 24,3 mln di Ebitda e un utile di oltre 15 mln. Sui conti del ’23 hanno impattato il calo della domanda e il de-stocking dei magazzini. Il ’24? “Il primo trimestre è positivo lato vendite, più timido sul fronte degli ordini”
Nella sua sede di Fagagna (UD) l’impresa produce tende da sole e coperture per esterni. Tra ’19 e ’22 Pratic ha visto il proprio fatturato raddoppiare, passando da 41 mln a 80 mln. A giugno i figli di uno dei due fondatori, Dino ed Edi Orioli, hanno ceduto la società alla francese StellaGroup, realtà da 640 mln di fatturato nello stesso settore della friulana. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
Nel trevigiano, l’azienda è attiva nella produzione di divani, poltrone e mobili imbottiti. Dai primi anni in cui operava nel campo della subfornitura, è passata a contare più di 150 dipendenti e una rete di vendita presente in tutte le regioni del Paese. Lo scorso anno ha migliorato le proprie performance in termini di fatturato, Ebitda (per la prima volta oltre i 10 mln) e utile (oltre i 7 mln). L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
L’azienda milanese, nata per mano di Domenico Ganassini di Camerati nel 1935, raccoglie attorno a sé una galassia di 16 brand della cosmetica capitanata dalla Vitamindermina. Il fatturato di gruppo lo scorso anno ha superato i 180 mln. Il 10% dei ricavi viene reinvestito ogni anno in ricerca, “il nostro motore di sviluppo” per l’ad. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
Ha venduto la villa di Stromboli di Dolce e Gabbana come anche la casa colonica appartenuta a Dante Alighieri a Fiesole. È la prima Proptech italiana nel lusso, che combina intermediazione immobiliare e tecnologia. Il suo portfolio conta quasi 4 mila proprietà, per un valore complessivo di 20 mld. Nel ’22 ha registrato un fatturato di 27 mln e il suo margin ha toccato il 73%. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
L’azienda di Vignola (MO) opera nella fornitura di utensili e attrezzature meccaniche al servizio dei professionisti della manutenzione e della riparazione. Anche grazie alla propria strategia di acquisizioni, lo scorso anno ha portato i ricavi a 57 mln e l’Ebitda a 8,4 mln. Il presidente Tunioli: “Puntiamo a realizzare la metà dei ricavi all’estero, oggi siamo intorno al 30%”. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
L’azienda maceratese detiene il 10% del mercato mondiale della produzione di macchine da caffè nel settore professional ed esporta i suoi prodotti in più di 125 Paesi. La holding Omt Belforte ha realizzato ricavi per oltre 180 mln nel ’22, con un Ebitda di 66 mln e un utile di circa 46 mln. Già nel 2009 ha digitalizzato le proprie linee di produzione. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
La “società di ingegneria” fanese (PU) è attiva nel trasporto e nello stoccaggio del gas naturale. Negli anni è diventata protagonista nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie legate all’idrogeno verde e ad altri fluidi connessi alla transizione ecologica. Nel ’22 ha aumentato i propri ricavi del 33% salendo oltre i 30 mln. Su anche Ebitda (5,8 mln) e utile (2,6 mln). L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
Leader nel settore dei semiconduttori e della microelettronica, l’impresa fondata nel '96 da Giuseppe Crippa aveva chiuso il ’22 con un fatturato di quasi 550 mln e in crescita del 40% rispetto all’esercizio precedente. Technoprobe tornerà così ai livelli del 2021, quando i ricavi si attestavano attorno ai 391 mln. La luce in fondo al tunnel? “Nel secondo semestre del ‘24”. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
I costruttori pisani di impianti industriali, specializzati in quelli per il settore conciario, hanno chiuso il '22 con ricavi per 26,3 mln (-11% sul ‘21) e un Ebitda di 5,6 mln (-34%). Il presidente Serrini: “Il nostro target è raggiungere sempre almeno un 50% del fatturato dato dall’export. Negli ultimi anni la quota si è abbassata per compensare l'aumento della domanda interna. La manodopera specializzata? Trovarla in Italia è un problema”. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
Leader nelle soluzioni avanzate di filtrazione per i settori medicale, di laboratorio e automobilistico, la bolognese aveva chiuso lo scorso anno con un fatturato in crescita a quasi 388 mln e una marginalità in calo a 67 mln (praticamente dimezzata rispetto ai 138 mln del ‘20). Il Cagr nei sei anni dal ’15 al ’21 è stato del 17% e Gvs punta a tenerlo all’11% tra il ’19 e il ’25. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
La veronese importa e distribuisce ricambi in aftermarket per veicoli a marchi asiatici. Oggi è presente in circa 70 Paesi con un’offerta che conta 9 famiglie di ricambi, 158 linee e 40 mila codici prodotto. Lo scorso anno ha sfiorato i 100 mln di ricavi, con un margine lordo percentuale del 13,5%. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
A cinquant’anni dall’inizio dell’attività (era infatti il 1973), l’azienda di Brugine (PD) che produce sistemi di regolazione per impianti di condizionamento e refrigerazione punta anche a un margine lordo percentuale tra il 20,5% e il 21,5%. Lo scorso anno aveva chiuso con ricavi per 545 mln, un Ebitda di 112 mln e un utile per 62 mln: tutti e tre i parametri economici erano in crescita sul ‘21. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
A parlare è Marcello Perini, ad dell’azienda bresciana quotata in Borsa e specializzata nella progettazione e nella produzione di sensori, sistemi e componenti per l’automazione e il controllo dei processi industriali. Dopo la vendita della business unit azionamenti al gruppo brasiliano Weg Sa, lo scorso anno ha chiuso con ricavi per oltre 134 mln e un Ebitda di circa 25 mln. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
Ferrari, Lamborghini e Maserati, ma anche Bentley e Rolls Royce: i telai delle supercar di queste case automobilistiche portano tutti la firma Vaccari e Bosi. La modenese, nata negli anni Settanta, nel ‘22 ha riportato un fatturato di oltre 52 mln (a +40% sull’esercizio precedente) e un margine lordo percentuale del 29%. L’azienda è una delle 1.000 imprese Champions de L’Economia del Corriere e ItalyPost
Il Gruppo di Parma è attivo in tre aree terapeutiche d’azione (Air, Care e Rare) e può vantare oltre 5.500 brevetti internazionali. Lo scorso anno i ricavi hanno toccato quota 2,7 mld, con un Ebitda margin di oltre il 30% e vicino ai livelli raggiunti con la pandemia. Quest’anno ha completato l’acquisizione dell’irlandese Amryt Pharma, operazione dal controvalore di 1,48 mld. Chiesi è una delle imprese Superchampions secondo la ricerca di ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera
Lo scorso anno l’azienda milanese era il sesto gruppo chimico più grande d’Italia, con un fatturato di quasi 1,4 mld (le previsioni per l’anno in corso sono di 1,2 mld) e un Ebitda di 160 mln. Ad agosto è 'sbarcata sulla luna' fornendo uno specifico prodotto alla missione indiana Chandrayaan-3. L’azienda è una delle imprese Superchampions secondo la ricerca di ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera
Ha sede ad Ameglia (SP) la “boutique della nautica”, come si definisce l’azienda che dal 1958 produce imbarcazioni di lusso su misura. Dal 2019, anno della quotazione in Borsa, guarda anche allo sviluppo delle attività nei servizi. I dati nei nove mesi del ’23, resi noti oggi, vedono ricavi (626 mln), Ebitda (114 mln) e utile (67 mln) in crescita su base annua. In partnership con Siemens e Mtu-Rolls Royce lavora alla sostenibilità del trasporto marittimo. L’azienda è una delle imprese Superchampions secondo la ricerca di ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera
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