L’azienda bresciana dei connettori elettrici chiude con ricavi pari a 119,5 mln in crescita rispetto ai 117,6 mln del primo semestre ’23. L’aumento è trainato dalle vendite italiane. Ebitda e utile netto segnano invece una flessione (rispettivamente -9,8% e -12,8%) principalmente a causa dei maggiori costi di produzione e del personale. Investiti 13 mln su due nuove sedi
L’azienda distributrice di articoli e apparecchiature medicali riprende il suo trend di crescita abituale dopo l’aumento anormale legato al covid. Tra ‘16 e ‘19 era cresciuta passando da 35,5 mln a 43,3 mln mentre nel ‘20 registrava 84,3 mln di fatturato. Nel ’23 si attesta invece sui 65 mln. Il presidente Manzoni: “Nel ’23 si è azzerato l’effetto covid sulle vendite”
L’azienda produce più di 300 tipi di farine professionali principalmente per aziende industriali. Dal ’16 al ’22 è cresciuta, passando da 39,5 mln a 79,9 mln di ricavi sia grazie alle acquisizioni di altri mulini sia per l’ampliamento della clientela. Nel ’23 chiude a 83 mln, grazie anche all’aumento del prezzo del grano dovuto alla guerra in Ucraina il cui effetto, secondo il presidente Valente “si esaurirà nel ’24”
L’azienda trevigiana, che produce accessori per condizionamento, ricambio dell’aria, ventilazione e fotovoltaico, è passata da 19,1 mln di ricavi nel ’16 ai 51,1 mln del ’23. Dal ’21 è Società Benefit. L’ad Anna Munari: “Non pensiamo ad acquisizioni né operazioni straordinarie". Per crescere "potenziamo il catalogo e il servizio che offriamo”. E sulle rinnovabili: “A oggi il mercato italiano non sembra pronto a un cambio drastico”
Dal ’16 al ’20 l’azienda di Costa Volpino (BG) specializzata nella fornitura di sistemi di coperture e rivestimenti di facciata metallici ha raddoppiato il fatturato passando da 32,5 mln a 66,1 mln. Nel ’22 è arrivata a quota 140,4 mln mentre nel ’23 ha chiuso a 127,5 mln. Il ’24 si prospetta in linea. E per superare la concorrenza sempre più accesa Sandrini Metalli punta ad aprirsi a nuovi mercati
L’azienda che si occupa di offrire soluzione a noleggio di mezzi e macchinari per differenti settori (dall’edilizia agli eventi) dal ’16 al ’22 è passata da 40,5 mln a 92,3 mln Nel ’23 ancora in crescita fino a 112,3 mln. A fare la differenza le sei acquisizioni degli ultimi due anni. Ora l'interesse è sbarcare al Sud con le prossime operazioni
Il risultato netto dell’azienda bresciana di componenti per elettrodomestici era cominciato a scendere dopo aver registrato 14,1 mln nel primo semestre ’22. Nel '23 aveva chiuso a 15,3 mln. I ricavi adjusted si attestano a 143,1 mln (+24,5%). Anche Ebitda adjusted e Ebit adjusted crescono a doppia cifra. Spingono in particolare il nuovo settore induzione e i mercati Messico e India
La società torinese di servizi d’ingegneria ha chiuso il ’23 con ricavi per 79 mln in crescita rispetto ai 58 mln del ‘22 (e più che triplicati rispetto ai 24,6 mln del ’16). Il presidente Brasso: “Puntiamo a diversificarci: nel ’23 abbiamo messo a segno quattro piccole acquisizioni, anche nel medtech”. E sul futuro: “Stiamo vivendo un cambio culturale nel vivere la mobilità. Vedremo le conseguenze solo sul lungo periodo”
L’azienda modenese che si dedica alla produzione di alcool per uso alimentare, industriale ed energetico è passata dai 22,5 mln del ’20 ai 45,5 mln del ’22. Ha chiuso il ’23 a 30,4 mln. Anche a causa della “pessima campagna vitivinicola” il ’24 si sta delineando come un anno sfidante. Il Ceo Bonollo: “Oggi grappa e vino sono considerati un lusso. Per crescere ancora puntiamo sul bioetanolo”
L’azienda bresciana delle telecomunicazioni chiude il semestre con 27,5 mln di fatturato. L’apporto della neoacquisita Connecting Italia vale 1,6 mln: al netto di questo, la progressione messa a segno da Intred è del +5,6%. Non sono stati resi noti gli altri dati economici. Il Ceo Peli: “Fiduciosi di migliorare ulteriormente nella seconda parte del ‘24”
Giù ricavi (-4,2% a 68,5 mln) ed Ebitda (-12,3% a 13,3 mln) per l’azienda bresciana dei sensori. Utile netto pressoché stabile (-3,4% a 7,2 mln). Sale invece la raccolta ordini (+5,7%). Cresce il mercato asiatico (+25%) mentre frenano quello italiano (-14,4%) e Ue (-8,5%). L’ad Perini: “Primo semestre in linea con le previsioni”. Il titolo oggi chiude in Borsa a -0,71%
Lo scorso anno l'azienda attiva nello stampaggio a caldo e nella lavorazione dell'ottone ha registrato ricavi per 287,4 mln (-2%), un Ebitda di 52,7 mln (-8%) e un utile netto di 28,6 mln (-7%). Scende soprattutto il mercato extra Ue, “che sconta in particolare le incertezze incontrate da alcuni settori negli Usa”
L’impresa di Valperga (TO) deve il 90% del fatturato allo stampaggio di acciaio, soprattutto per i settori agricolo e automotive (sulla scia dei quali quest'anno Facem sta frenando). “Prima l’attività supportava la nostra produzione di macchinari per la lavorazione di alimenti, ma già dagli anni Sessanta è diventata prevalente”. Tra '20 e '22 i ricavi sono saliti da 32,8 mln a 60,5 mln, mentre nel '23 si sono fermati a 49,7 mln
L’azienda vicentina del retail automatico chiude il 2023 con una crescita del 12,5% rispetto al 2022, nonostante il calo generalizzato del settore (-1,6%). Comunicato anche il dato di fatturato del primo semestre 2024 che cresce del 7%. Sale anche l’Ebitda attestandosi a 10,3 mln. Continua il progetto di managerializzazione voluto dall’ad Adriani con la nomina di Cantini
Specializzata in prodotti in gomma di alta qualità, dal ’16 cresce a un ritmo dell’11,5% l’anno. Ar-Tex International si trova a Viadanica (BG), nella Rubber Valley, quarto distretto per crescita, redditività e patrimonializzazione. Nel ’22 l’azienda realizzava circa un sesto dei ricavi di tutto il distretto (105,2 mln su 680 mln totali). Crescita single-digit anche nel ‘24
L’azienda emiliana delle pompe e motori a ingranaggi chiude il primo semestre con un fatturato di 22 mln, in discesa del 17,3% rispetto allo stesso periodo del '23. La società non ha reso noti altri indicatori economici. L’ad Bonfiglioli: “L’attuale contrazione del mercato globale non poteva non aver effetto anche su di noi”. Ma rilancia: “Il calo del core business sarà temporaneo”
Il primo semestre dell’azienda milanese dei sistemi di comando si è chiuso con un fatturato di 31 mln. A trainare è il +25,8% della linea di business Iam, dedicata alla produzione di parti di ricambio per l’automotive. Scende invece del 5,4% la divisione specializzata in cavi e sistemi di controllo. La società non ha reso noti altri gli indicatori economici
L’azienda realizza macchinari automatici per il collaudo di microchip, di schede e di dispositivi elettronici (anche più piccoli di un grano di pepe). Dal ’16 al ’22 i ricavi sono quasi raddoppiati (da 101 mln a 196 mln). Il Coo Ganio: “Dopo la pandemia il settore ha vissuto tre anni di boom. C’è da aspettarsi un ‘24 stabile prima di altri cinque anni di crescita”
L’azienda vicentina dell'abbigliamento di lusso è passata da 44,3 mln a 86,8 mln di ricavi tra il '16 e il '23. Quest'anno punta a chiudere con un +10% anche grazie alla spinta del canale distributivo di proprietà. Nel fatturato sempre più Oriente. L’ad Peruffo: “Nei prossimi anni concentreremo i nostri sforzi in Cina”
Da più di 140 anni l’azienda udinese lavora nel settore dell’arredo. Oggi è guidata dalla terza generazione della famiglia Gervasoni, che con Paolo Colonna e Fabio Sattin nel ‘15 ha fondato Italian Design Brands (ora Dexelance). Dal '16 al '23 i ricavi sono saliti da 22,1 mln a 38,5 mln. Con due acquisizioni ha accresciuto il suo know-how nelle sedie in legno, con cui punta ad aggredire i settori contract e navale e i mercati Usa e Asia
L’azienda vicentina che produce leghe preziose per l’oreficeria e soluzioni galvaniche per gli accessori aveva più che raddoppiato il fatturato tra il'16 e il '22 arrivando a 125 mln. Nel ’23 e '24 su fatturato ed Ebitda pesa la crisi del lusso. Poliero: “È nei momenti di crisi che si deve investire"
Dal ’53 l’azienda della Motor Valley produce sistemi di guida. Dal ’16 al ’23 i ricavi sono saliti da 102 mln a 225 mln. Il Presidente e Ceo Claudio Ognibene: “Ci ha premiato fare investimenti in anticipo: come in India, dove ci dicevano di non andare, ma siamo presenti dal 2006". Ora il settore è rallentato: "Ma operiamo nelle costruzioni, nel material handling e nell’agricoltura: più le persone aumentano, più ci sarà bisogno di noi”
L’azienda padovana produce semilavorati alimentari per snack. Tra il ‘16 e il ‘23 è passata da 36,8 mln di fatturato a 74 mln. Negli ultimi dieci anni ha investito più di 60 mln su innovazione e sostenibilità. Il dg Campagnolo: “Oggi è necessario lavorare sugli aspetti salutistici delle materie prime. È una delle aspettative dei consumatori”
L’azienda di Guidizzolo (MN) produce macchine per l’orticoltura. Nata nel ’61 per mano di Luigi Ferrari, i figli Francesco e Dario sono entrati in azienda negli anni Ottanta nel segno dell’innovazione e dei brevetti. Oggi Ferrari Growtech sta raccogliendo i frutti di un lavoro sull’Ia: una macchina che, dopo aver memorizzato migliaia di immagini, rimuove le erbe infestanti intorno alle piante. Con l’export raggiunge circa 60 Paesi, soprattutto tra Europa e Nord America. Tra ’16 e ’23 i ricavi sono passati da 10,5 mln a 22,7 mln
L’azienda fa ricerca, produce e commercializza prodotti a base di acido ialuronico e suoi derivati. Tutta la produzione batte bandiera italiana, ma Fidia ha filiali commerciali anche in altri dodici Paesi esteri. Grazie a internazionalizzazione e acquisizioni il suo fatturato è passato dai 242 mln del ’16 agli oltre 463 mln del ’23. Alla fine di quest’anno dovrebbe attestarsi a circa 540 mln
L’azienda vicentina è diventata, in nemmeno trent’anni, un punto di riferimento nella distribuzione di componenti elettronici e lighting. Lo scorso anno ha chiuso con oltre 67 mln di ricavi (rispetto ai 76,7 mln del '22). L’amministratore unico Massimo Tirapelle: “L’estero? Per il momento il focus è sull’Italia”. Per il futuro non è esclusa anche la produzione: “Stiamo investendo per realizzare prodotti che hanno tempi di consegna più lunghi”
L’azienda riminese che produce portautensili per torni a controllo numerico è nata lavorando per conto terzi. Ora però l’80% dei ricavi deriva dalle proprie linee di prodotti innovativi. L’anno scorso ha chiuso superando i 30 mln, in leggera crescita rispetto ai 28,4 mln del 2022 mentre per il 2024 è previsto un rallentamento del settore. L’amministratore unico Marchetti: “Entro il 2025 cercheremo di portare a casa acquisizioni”
L’azienda è conosciuta per il marchio Blauer, nato a Boston nel ’36 per fornire le divise della polizia statunitense. Nonostante la riduzione dei consumi nel settore, il presidente Enzo Fusco punta a chiudere l’anno attorno ai 90 mln (più del doppio rispetto ai 36 mln del '16). L’entrata nel mercato sudcoreano grazie a una società del Gruppo Hyundai fungerà anche da ‘cavallo di Troia’ per raggiungere Giappone e Cina
L’azienda friulana realizza mobili da ufficio, ma gestisce in realtà tutta la catena di approvvigionamento dalla produzione di energia alla logistica. Nel suo impianto da più di 1 mln di metri quadrati è installata la pressa più lunga d’Europa (67 metri).
Punto interrogativo sul nuovo regolamento Ue a tutela delle foreste: “Obiettivi apprezzabili, ma andrebbero resi compatibili con la capacità del sistema”
L’azienda è nata producendo candele per compleanni e feste. Ora realizza anche fragranze d’autore per marchi della moda e della profumeria di lusso. Possiede 13 boutique monomarca. Nel ’23 i ricavi sono saliti a 46 mln. Il titolare Paolo Terenzi: “Un prodotto antico come una candela ha bisogno di essere continuamente innovato: la qualità è il punto di partenza, non di arrivo”
L’azienda, attiva nel settore elettrotecnico, offre soluzioni e prodotti per l’impiantistica, la domotica, l'energia e l'illuminotecnica. A novembre ’22 ha acquisito Performance in Lighting, che ha portato in dote 100 mln di fatturato. Il Ceo Paolo Cervini: “Puntiamo al miliardo di ricavi nei prossimi cinque anni: per raggiungerlo sarà fondamentale un buon percorso manageriale combinato con operazioni di m&a”
Nata come distributrice di raccordi, sei anni fa l’azienda milanese ha integrato la produzione aprendo uno stabilimento nel bresciano. Il Ceo Marco Regis: “Vogliamo riportare valore in Italia. Per darci futuro serve costruire e gestire anche la filiera”. Rispetto al ’22, ricavi e margini limati nel ’23, ma l’utile è salito. Quest’anno è partito sulla scia dello scorso, “ma ora torniamo a crescere spinti dagli investimenti sull’infrastruttura ottica”
L’impresa brianzola, poco più che ‘ventenne’, produce materiali per l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria. I risultati corrono con il vento in poppa degli incentivi che negli ultimi anni hanno impattato il settore. Ora è pronta all’espansione nell’area Dach. Intanto il ’24 sembra si configurerà come un esercizio all’insegna della stabilità
L’azienda, nata in seguito a una vincita al Totocalcio, progetta, produce e commercializza sistemi di comando per il settore automotive e fuoristrada. Lo scorso anno i ricavi hanno sfiorato una crescita a doppia cifra, mentre hanno frenato Ebitda e utile. Sul risultato netto hanno pesato i tassi e l’inflazione in Turchia. L’azienda risponde con gli investimenti: il nuovo magazzino vicino all’A4 sarà gestito con l’Ia
Fanti è specializzata nella produzione di packaging, imballaggi e contenitori in metallo e materiale plastico destinati soprattutto al settore chimico. Acquisendo la maggioranza dell’azienda veneziana Ocm ha fatto un passo deciso anche nell’alimentare. “Oltre il 50% del nostro fatturato viene dalle esportazioni. Per continuare a crescere dobbiamo puntare su internazionalizzazione e operazioni straordinarie”
L’azienda produce macchine per il packaging alimentare, medicale e cosmetico. Con lo sbarco in Borsa del ’19 è nato anche il Gruppo Ilpra. Negli ultimi mesi il suo percorso di internazionalizzazione ha fatto tappa in Arabia Saudita e Corea del Sud. L'ad Maurizio Bertocco: “Guardiamo con interesse ad America, Nord Africa e Francia. Regolamenti Ue? Non li temiamo: progettiamo macchine versatili per adattarci ai cambiamenti”
Dopo la crescita “intensa e anomala” seguita al post-covid, l’azienda produttrice di componenti per elettrodomestici ha chiuso sia il ’22 che il ’23 in flessione. Questo non ha frenato il piano di acquisizioni, con Sabaf che prima ha fatto shopping delle schede elettroniche della Pga di Fabriano (AN) e poi di cerniere per elettrodomestici della statunitense Mec. Intanto il ’24 si prospetta positivo, grazie a una “raccolta ordini che assicura un ulteriore miglioramento dei risultati” e al “contributo crescente dei nuovi stabilimenti in India e Messico”
Nei suoi cinque stabilimenti tra Italia e Germania l’azienda produce packaging flessibili in materiali plastici. L’ad Renato Zelcher: “Il nostro punto di forza è la ricerca: portiamo sul mercato prodotti innovativi prima dei competitor”. Sugli ultimi risultati pesa il calo dei prezzi della materia prima: "In realtà i volumi hanno retto meglio dei ricavi". E sul Ppwr: “Sta creando incertezza e confusione, ma senza decreti attuativi è ancora difficile capirne gli impatti effettivi”
Nata realizzando carburatori per moto, l’azienda ha ampliato il proprio portafoglio prodotti ed è arrivata anche ai componenti per l’iniezione elettronica. In India, dove Dellorto era sbarcata con una partnership e ora conta due plant e una joint venture, la sua quota di mercato è cresciuta fino ad arrivare al 20%. Lo scorso anno ha spento 90 candeline. Il vicepresidente esecutivo Andrea Dell’Orto: “Per il centenario ci piacerebbe crescere su Nord America e Messico. E fare acquisizioni”
L’azienda milanese è specializzata nella produzione per conto terzi di polveri decoloranti per capelli. Serve centinaia di clienti in 85 Paesi e in Europa ha una quota di mercato dell’80%. Tra ’22 e ’23 ricavi ed Ebitda sono scesi. Il presidente Gabriele Magni: “Effetto inflazione, che ha ridimensionato il potere d’acquisto del cliente finale”
L’azienda ravennate produce gomme trattate per cavi elettrici. Tra ’16 e ’23 i ricavi sono raddoppiati, passando da 20 mln a circa 40 mln. Nei primi del Duemila la quasi totalità del fatturato era ottenuta in Italia: oggi la quota è scesa sotto il 50%. L’ad Galanti: “Le nostre parole chiave? Customizzare, innovare, digitalizzare e andare all’estero”
Nata nel ’79 producendo articoli per l’arredamento, l’azienda di Vicenza è passata dal vendere quasi unicamente per l’estero ad avere un 30% di fatturato generato in Italia. Nel ’23 i ricavi sono stati pari a 108 mln, stabile la marginalità (39 mln) rispetto al ‘22. Circa il 90% della sua produzione è esternalizzato a imprese artigiane tra i 5-10 chilometri di distanza dal suo stabilimento
Il Gruppo è attivo nella cosmetica professionale. Eccezion fatta per il ’20, da anni Alfa Parf cresce a doppia cifra di esercizio in esercizio. Dietro ai risultati della multinazionale con sede nella bergamasca c’è la spinta delle acquisizioni. Con quella di Iv San Bernard del ’22 è entrata anche nel settore della cosmetica per animali
Arrivata alla terza generazione, l’azienda della famiglia Nessi opera nella vendita di materiali per il settore edilizio. Nel ’23 ha registrato ricavi per 210 mln e un Ebitda di più di 35 mln. L’ad Federico Nessi: “L’impatto dei bonus è stato limitato, la crescita è in larga parte dovuta alle oltre 10 acquisizioni dell’ultimo triennio”. I ‘magazzini per l’edilizia’ di Eternoo sono presenti in 11 regioni: “Vogliamo diventare l’Esselunga dell’edilizia”
L’azienda veneziana è la ‘madre’ del pane da tramezzino più conosciuto in Italia, prodotto su cui si è specializata dagli anni Ottanta. Ma per Arte Bianca non c’è solo lo Stivale: esporta in altre 20 nazioni e sta sviluppando anche il mercato Usa. Da poco sono partiti i lavori per una nuova linea di produzione. “Come farcela nella Gdo? Proponendo un prodotto differenziante e che crea fidelizzazione: quindi, puntando sulla qualità”
È grazie a una rivista americana che il fondatore dell’azienda riminese ha avuto l’idea di iniziare a produrre palloncini in foil in Italia. Dal ’16 al ’22 il fatturato di Grabo è cresciuto a un ritmo di quasi il 50% all’anno. Il ‘boom’ è arrivato anche grazie ai social. Il vicepresidente Joshua Grassi: “Il mercato ora è in grande fermento. E nel futuro saremo sempre più sostenibili”
Attiva nel settore della refrigerazione e del condizionamento, Indel B ha realizzato un frigo per lo Shuttle Columbia. Grazie alla quotazione in Borsa ha dato il via a una serie di acquisizioni che l’hanno aiutata a passare dai 90 mln di ricavi del ’16 ai 227 mln del ’22. In lieve flessione il ’23. Ma le aspettative nel medio-lungo termine “rimangono buone”, soprattutto grazie ai mercati Nord e Sudamericani
L’azienda emiliana crea soluzioni di stampa su misura per i propri clienti. Nel 2009 ha dato il via alle acquisizioni, oggi arrivate a 13. Dopo la frenata seguita alla pandemia, i ricavi sono tornati a crescere (140 mln nel ’23). Ma dopo il covid l’aumento dei costi delle materie prime e lo shortage di componenti elettronici ha continuato a pesare su margini e redditività. Entro il prossimo anno Custom vuole portare la quota export al 70%
L’azienda orafa di Vicenza, presente nel settore Aim (oggi Egm) dal 2016, ha visto passare i ricavi da 20 milioni a 67. Dati molto positivi anche per l’Ebitda, che dal 2020 al 2022 è salito da 4,2 a 15,8 mln. Lieve flessione solo per l’utile, che rimane comunque sopra i 10 mln. Il 90% del fatturato è realizzato all’estero e la società è presente in più di 50 Paesi con 700 concessionari, ma l’ad Nardin spiega che ha scelto di focalizzarsi “solo sui Paesi che ci danno un riscontro veloce. Distribuire pioggia porta a poco dappertutto”
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