L’azienda di Poviglio (RE) si occupa di piattaforme per il lavoro aereo. Dai 18,1 mln del ’16, è cresciuta fino ai 53,5 mln del ’23. Ora il ’24 sarà all’insegna della stabilità. E con un inizio ’25 “ancora difficile”, l’azienda prevede di tornare a crescere puntando sugli Usa, dove “operare in un mercato di nicchia ci ha sempre premiato. Il cambio di presidenza non ci preoccupa"
Il gruppo milanese del settore digitale chiude a 48,6 mln (-15,7%, rispetto al -19% dei sei mesi) a causa del rallentamento dei settori moda e lusso. Scende la marginalità, a 5,1 mln (-5%). L’ad Corno: “Stiamo ottimizzando i costi, anche con l’utilizzo dell’Ai. Torneremo a crescere nel primo semestre del ’25, grazie ai nuovi contratti già in portafoglio”
L’azienda, che si occupa di arredi per il trasporto ferroviario, chiude i nove mesi del ’24 con un fatturato di 58,4 mln (+23% rispetto al pari periodo ’23). Cresce anche la marginalità, a 11,7 mln (+25%). La Pfn è di cassa per 19 mln (+25%). L’ad Russello: “I nostri obiettivi futuri sono fuori dall’Italia. Abbiamo già chiuso due contratti in Nord America e uno in Europa”
La multinazionale lombarda della chimica ha superato il miliardo di fatturato nel ’22 fino ad arrivare a 1,1 mld nel ’23. L’Ebitda, in crescita dal ’20 (142,7 mln) ha toccato quota 173,8 mln nel ’23 e continuerà l’andamento positivo anche quest’anno. Il presidente Librandi: “Ampliare l’offerta è l’unico modo per sopravvivere. Per questo continuiamo a investire e diversificare”
L’azienda bresciana dei connettori elettrici e utensili per l’installazione registra un fatturato di 171,3 mln, in aumento dell’1,3% rispetto al pari periodo del ’23. Crescono sia le vendite in Italia (+1,4%) che all’estero (+1,3%). Cali single digit per la marginalità (49,5 mln, -6,1%) e il risultato netto (29,1 mln, -9,3%). Nel solo terzo trimestre però Ebitda su del 4,1% e utile a +1%
L’azienda di Filago (Bg) che si occupa di superfici decorative e materiali per l’arredamento, chiude con un fatturato di 121,5 mln e un Ebitda di 11,1 mln, in linea con l’anno precedente quando si attestava a 11,3 mln. Calo a doppia cifra per l’utile netto (2,1 mln, -32,4%). L’ad Cologni: “Miglioramenti a partire dalla seconda metà del ‘25”
L’azienda di Ospitaletto (BS) produttrice di componenti per elettrodomestici registra un fatturato di 212,3 mln. Su anche Ebitda adjusted (32,1 mln, +31,9%) e utile netto (12,6 mln, +49,5%), dati che però si confrontano con le forti flessioni registrate nel pari periodo del ‘23. L’ad Iotti: “Nel ‘25 i nuovi stabilimenti di Messico e India spingeranno la crescita”
La multinazionale di Travagliato (BS) specializzata nella tracciabilità e nel controllo qualità ha registrato 128 mln di fatturato al 30 settembre. Pesa il -22% delle Americhe (che da sole generano più di un terzo dei ricavi). L’ad e dg Mazzantini: “Raggiungeremo gli obiettivi fissati per il ’24 grazie alla nuova organizzazione e a progetti di efficientamento. L’Ebitda margin sarà tra 11,5% e 14%”
L’azienda padovana dell’Hair & Skin Care professionale, dopo aver chiuso il ‘23 con un fatturato di oltre 174 mln, si prepara a un altro esercizio con il segno più davanti. L’internazionalizzazione, fondamentale negli scorsi anni, continua a essere un elemento chiave: “L’Europa resta fondamentale, ma vogliamo consolidare la presenza in Nord America. E con acquisizioni mirate entreremo nei mercati emergenti”
L’azienda milanese si occupa della commercializzazione e distribuzione di materie prime per l’industria chimica. Dal ’16, quando registrava ricavi per 76,9 mln, è cresciuta fino ai 155,4 mln del ’22. Nel ’23 il fatturato si ferma a 147,9 mln. L’ad Garegnani: “Il ’23 è stato un anno difficile per la chimica. Ma nel ‘24 ci aspettiamo di recuperare in termini di marginalità”
L’azienda lombarda produce resine polimeriche per l’industria. È cresciuta dai 96,1 mln del ‘16 ai 179,7 mln del ’22 sulla spinta dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Con la loro riduzione nel ’23, i ricavi si sono fermati a 131,1 mln. Il presidente Rossi: “Nel prossimo futuro amplieremo la nostra presenza negli Usa”
L’azienda delle telecomunicazioni registra un fatturato di 40,7 mln. I ricavi della sola Intred, al netto dell’acquisizione di Connecting Italia avvenuta ad aprile ‘24, sono di 38,6 mln (+5%). Non sono stati resi noti ulteriori indicatori economici. L’incremento è dovuto alle vendite di connessioni in Banda Ultra Larga (+10,7%) e servizi con canoni ricorrenti (+13,5%)
L’azienda di Bagnatica (BG) produce imballaggi primari per i settore farmaceutico e food. Dal ’16, quando il fatturato era di 74,5 mln, è cresciuta fino ai 126,3 mln del ’22. Ha chiuso il ’23 a 125,4 mln. Per il ceo Spolaor i risultati sono stati influenzati dalla pandemia, ma “ora il mercato tornerà a seguire le logiche industriali”
L’azienda bergamasca produce gas industriali e tecnici. Dal ’16, quando registrava ricavi per 550 mln, è cresciuta fino a quota 1 mld nel ’22 e ’23. Negli anni la crescita è stata sostenuta anche dalla diversificazione dei settori di vendita. L’ad Sestini: “L’idrogeno è l’energia del futuro ma i costi sono insostenibili. Serve anche il nucleare”
L’azienda si occupa di componenti elettronici per l’automotive e la room appliance. Dal ’16, quando registrava ricavi per 829 mln, è cresciuta arrivando a quota 1,5 mld nel ’23. Quest’anno la contrazione dei volumi impatterà sul fatturato. L’ad Moro: “Per l’industria automobilistica questi sono anni di stallo. Ma bisogna decidere ora i veicoli del futuro”
Dopo la crescita dai 64,2 mln di ricavi del ’16 ai 98,6 mln del ’23, l'azienda del tessile d'alta gamma prevede un forte rallentamento dovuto alla crisi che ha colpito il settore dalla fine dell’anno scorso. Ma “gli ultimi mesi ispirano fiducia”. L’ad Mantellassi: “L’emergenza riguarda tutta la filiera. Le piccole aziende e gli artigiani sono i più a rischio”
L’azienda dei sistemi di trasmissione di potenza, dopo anni di forte crescita (dai 303,7 mln del ’16 è passata a 1,2 mld nel ’23), registra un rallentamento per il calo del settore agricolo. Prevede di chiudere con una marginalità in linea con il '23, ma “il ’25 rischia di essere peggiore”. Il presidente Storchi: “L’aumento della popolazione mondiale ci permetterà di crescere”
L’azienda si occupa della produzione di salumi per la Gdo, i discount, l’industria e il food service. Dal ’16, quando registrava ricavi per 18,3 mln, ha continuato a crescere fino ai 38,6 mln del ’23. Ora punta ad espandersi fuori dall'Europa. E sulla delocalizzazione della produzione: “Non è da escludere, può aumentare la nostra competitività”
L’azienda delle spedizioni è cresciuta negli anni grazie alla sua capacità di “adattarsi alle mosse dei produttori”. Nel ’22, complice l’aumento della domanda post-pandemia e il conseguente aumento dei noli, il fatturato è passato da 2,9 mld a 4,5 mld. Il vicepresidente Nocentini: “Stiamo tornando al nostro normale andamento”
L’azienda degli yacht di lusso continua a crescere grazie “all’esclusività e all’artigianalità dei prodotti”. Nel ’16 il fatturato era di 296,9 mln, aumentato fino a sfiorare i 900 mln già nel ’23, cifra che conta di raggiungere quest’anno. Il direttore finanziario Bruzzese: “Ora investiamo sull’M&A. Vogliamo essere un aggregatore di competenze nel settore”
L’azienda milanese della refrigerazione continua ad aumentare i ricavi grazie alle frequenti operazioni di M&A. Il fatturato, dopo aver superato 1 mld nel ‘21 è salito fino a 1,4 mld nel ’23 e continuerà a salire nel ’24. Il ceo Nocivelli: “Per le acquisizioni bisogna arrivare dalle aziende al momento giusto con piani solidi. Importanti anche i manager e l’integrazione”
Per l’azienda mantovana dell’acciaio da 8 mld, quest’anno si sta delineando “difficile, per il ridimensionamento dei consumi e dei prezzi e quindi dei margini”. Per questo alla crescita per linee organiche ha affiancato le acquisizioni, come quella di Ascometal Fos-sur-Mer. “Così rafforziamo la filiera e continuiamo a diversificare”
La società è attiva nella consulenza con un’ampia gamma di servizi “generalista, ma molto customizzata”. Dal ’16, quando aveva un fatturato di 21 mln, ha continuato a crescere fino ai 35 mln del ’23. La spinta è derivata anche dalla forte capillarità soprattutto sul territorio italiano. Ma sul ’25 pesano le previsioni macroeconomiche incerte e il generale rallentamento del mercato
L'azienda bergamasca, che produce principi attivi e intermedi per l’industria farmaceutica (tra cui quelli del Polase e dell’Aulin) ha una quota export del 95%. Dopo la battuta d’arresto del ’22, lo scorso anno ha recuperato marginalità anche grazie alla discesa dei prezzi energetici. Nel ’23 ha annunciato un investimento di 200 mln di dollari in tre anni per aumentare la propria capacità produttiva
L’azienda si occupa di apparecchiature per il raffreddamento, lo stoccaggio e il trasporto del Gnl. Dal ’16, quando registrava ricavi per 8 mln, ha più che raddoppiato il fatturato arrivando a quota 18,7 mln nel ’20. Nel ’23 ha superato i 30 mln grazie al settore navale e all’espansione nel mercato asiatico. E per il futuro punta a nuovi settori, compreso l’aerospaziale
L’impresa realizza impianti di automazione industriale soprattutto per aziende dell’automotive. Dai 19,9 mln di fatturato del ‘16 è cresciuta fino ai 44,9 mln del ’21. Il calo del ’22 è motivato da “commesse che sono andate a ricavo l’anno successivo”. Industry Ams è tornata a salire nel ’23 (45 mln). Impero: “Ora gli investimenti peseranno su alcuni dati del ‘24”
L’azienda del settore energetico si occupa di tutta la filiera, dalla progettazione all’omologazione degli impianti fino al loro funzionamento. Dal ‘16, quando il fatturato era di 11,4 mln, è cresciuta fino ai 33 mln del ’23 soprattutto grazie all’ampliamento dell’offerta e dei settori serviti, tra cui quello più recente è l’aerospaziale
L’azienda d’ingegneria è attiva nel campo dell’energia anche con attività di collaudo e direzione lavori. Nel ’16 registrava un fatturato di 11,9 mln. Dopo un picco nel ’20 (37,5 mln) dovuto ad una grande commessa, i ricavi sono scesi a 22,8 mln nel ’21. Lo scorso anno ha chiuso a 35,4 mln. Ora punta sull’innovazione e in particolare sull’idrogeno, anche grazie ai progetti supportati dal Pnrr
L’azienda, che produce macchine cingolate con controllo da remoto e macchine speciali per i settori petrolchimico e della difesa, è passata da 5,3 mln a 25,2 mln tra ’16 e ’22. Nel ’23 i ricavi si sono fermati a quota 22,2 mln. Il vicepresidente Di Biase: “La nostra crescita passa soprattutto per l’unicità del prodotto e per l’innovazione, sempre protetta da brevetti. Ora spingiamo su nuovi settori e Paesi, come Cina, Cile e Sudafrica”
L’azienda produce scambiatori di calore in rame, alluminio e acciaio per caldaie murali a gas. Dal ’16 al ’22 ha registrato ricavi in salita da 47,4 mln a 132,1 mln, spinti negli ultimi anni soprattutto dagli incentivi. Proprio il fermo alle agevolazioni ha provocato il calo del ’23 (105 mln). Il ’24 si sta dimostrando ancora difficile. “Continuiamo ad investire, soprattutto sul mercato americano”
Il gruppo, che lavora nel campo della digitalizzazione delle aziende, riunisce più di 20 imprese. Dal ‘20 il fatturato è cresciuto passando da 109,8 mln a 153,6 mln nel ‘22. Nel ’23 i ricavi erano di 180 mln. Dello stesso anno è l’entrata nel capitale del fondo di private equity francese che “permetterà ad Altea di espandersi su mercati e settori nuovi, anche grazie all’intelligenza artificiale”
Il gruppo milanese del supporto alle attività digitali chiude il primo semestre con ricavi a -19% ma marginalità adjusted a +2%. Il risultato netto è negativo per 1,6 mln soprattutto per “svalutazioni, accantonamenti e gli elevati tassi di interesse”. Il presidente del Cda Monti: “Il mercato è complesso a livello settoriale e macroeconomico ma abbiamo già progetti che ci faranno crescere tra la fine del ‘24 e l’inizio del ‘25”
L’azienda brianzola, specializzata in prodotti per l’isolamento termico e la protezione dal fuoco, vede scendere i ricavi del 9% a 19,8 mln. Calo a doppia cifra per l’Ebitda, il cui peso sul fatturato però torna a “un livello fisiologico”. Bifire paga così l’andamento del settore, frenato soprattutto dai tassi di interesse e la fine del Superbonus. “Questo sarà un anno di transizione verso la crescita del ‘25”
L’azienda di Chiuduno (BG) produce caschi e dispositivi di sicurezza per lo sport e per il lavoro. Dal ‘16, quando i ricavi erano pari a 24,6 mln, l’azienda ha più che triplicato il proprio fatturato arrivando a quota 81,4 mln nel ’23. Lo scorso anno è calato invece l’Ebitda, frenato soprattutto dagli investimenti a medio-lungo termine “necessari per la crescita futura”. Il dg Zambon: “Ora lavoriamo per espandere parte della produzione in Nord America e Europa”
L’azienda di Brescello (RE), che produce soluzioni per riscaldamento e raffrescamento, è passata dai 154 mln di ricavi del ’16 ai 419,1 mln del ’22. Con l’esaurirsi della spinta data dai bonus per la riqualificazione energetica, nel ’23 il fatturato è sceso. E ora, in un contesto di contrazione del mercato, Immergas chiede “normative chiare per consumatori e aziende: al momento non solo sono instabili, ma dettano tempistiche spesso irrealizzabili”
L’azienda che si occupa di componentistica e arredi per il trasporto ferroviario chiude il primo semestre ’24 con ricavi in aumento da 33 mln a 39,4 mln (+19%) soprattutto grazie “ad un incremento dei volumi di produzione ma anche da un aumento dei prezzi di vendita”. Salgono anche utile, da 3,7 mln a 4,5 mln (+23%), e la marginalità che si attesta a 4,5 mln (+11%). L’ad Russello: “L’obiettivo rimane espanderci a livello internazionale con un occhio alla sostenibilità”
La discesa della marginalità (a 3,7 mln, -59%), per l’azienda orafa vicentina, è da attribuire alla crescita delle spese “per marketing e comunicazione e del costo del lavoro”. Scendono anche i ricavi (29,6 mln, -15%) ma sale la somma di fatturato e ordini (posizione commerciale netta) che si attesta a +11% (69,4 mln) a giugno e a +17% a settembre “trainata dal mercato americano”
L’azienda emiliana delle pompe e dei motori a ingranaggi si lascia alle spalle un primo semestre che vede cali a doppia cifra per ricavi (-17,3%), Ebitda (-34,8%) e utile netto (-37,6%). Pesa soprattutto “la generale frenata dell’industria europea e americana, con particolare riferimento all’automotive” (che registra un calo delle vendite del 34,3%). Sale però il capitale investito (35,4 mln, +13,1%)
L’azienda che produce macchine per il packaging alimentare, medicale e cosmetico registra un fatturato di 26,8 mln, in calo rispetto al 30 giugno ’23 e influenzato “dalla crisi industriale italiana ed europea e dal rialzo dei costi delle materie prime”. Scende anche l’utile (2,2 mln, -30,5%), a causa dei nuovi finanziamenti per incrementare il magazzino. Ma per l’ad Bertocco “le attese per la seconda parte del '24 e per il '25 sono positive”
L’azienda dei sistemi di comando e cavi di controllo chiude il semestre anche con una perdita di 2,1 mln. La riduzione di marginalità e utile è dovuta principalmente “all’aumento dei costi operativi in Turchia dovuti all’inflazione” e al rallentamento del mercato agritech. A fine anno previsti ricavi tra 55 e 60 mln. L’ad Barbieri: “Dalla seconda metà del ’25 prevediamo che il settore mostrerà segni di stabilizzazione e potremo riguadagnare terreno”
L’azienda delle componenti meccatroniche per macchine industriali chiude il semestre con ricavi per 14,1 mln (-27% rispetto al pari periodo del ’23). Sul risultato pesano anche una “congiuntura sfavorevole dei mercati e l’instabilità geopolitica”. In calo anche l’Ebitda (-55,8%) per “la maggiore incidenza dei costi fissi sui volumi di vendita”. Per il futuro la società punta su nuovi Paesi (Sud America e India) sfruttando la recente acquisizione di Sangalli Servomotori
Punta a una crescita media ponderata della marginalità a doppia cifra l’operatore bresciano delle Tlc nel suo Piano Strategico al ’27. Prevista anche una “forte generazione di cassa” con cui azzerare il debito nel ’28. L’investimento, annunciato una settimana fa, su un terreno per costruire un Data Center sarà di 13 mln. Resi noti oggi anche i dati del bilancio semestrale: salgono ricavi (+5,6%) ed Ebitda (+6,7%), segno meno per l’utile (-9,2%) fiaccato dagli investimenti
L’azienda attiva nell’estrazione e lavorazione delle materie prime ha chiuso il ‘23 con ricavi per 183,6 mln, in leggera flessione dopo anni di crescita (187,8 mln nel ‘22) soprattutto a causa del rallentamento in settori chiavi come quello della ceramica. Per ritornare a crescere l’azienda si concentrerà sull’economia circolare sulla scia del ‘critical raw materials act’ dell’Ue
L’azienda della refrigerazione e del condizionamento registra ricavi per 110,4 mln (-11%). Il calo è influenzato soprattutto dall’automotive (-8,2%, -6,3 mln), che risente “del ciclo negativo che ha colpito Europa e Stati Uniti”, e dal leisure (-34%, -5,8 mln), una “flessione prevista dopo le forti crescite post covid”. Cala anche l’Ebitda in valore assoluto ma il peso sui ricavi sale da 12,7% a 13% grazie a costi della materia stabili
L’azienda padovana dell’outdoor design registra un fatturato di 47,5 mln (50,6 mln al 30 giugno ’23). Per la società la flessione è “un segnale di normalizzazione del mercato”. Cala l’Ebitda ma regge il risultato netto a 3,1 mln (rispetto ai 3,3 mln nel '23). In leggero miglioramento la Pfn. Oggi in Borsa il titolo ha chiuso a +2,69%
L’azienda bergamasca dei sistemi di sicurezza è passata dai circa 97 mln di ricavi del ’16 ai 180 mln dello scorso anno. Grazie alle acquisizioni ha ampliato la propria offerta, che ora si estende anche a impianti di evacuazione sonora e di antintrusione, dispositivi di rilevazione incendi e antifurto e soluzioni per la building automation. Punta ai 300 mln nel ’30. L’ad Edoardo Barzasi: “Per centrare il target dobbiamo guadagnare quote di mercato, investendo sui prodotti e sulla struttura commerciale”
L’azienda di facility ed energy management chiude il ’23 con un fatturato di 59,8 mln, in crescita rispetto all’anno precedente (52,3 mln) e supera anche il picco del 2020 (raggiunto grazie alle attività di sanificazione dovute alla pandemia). A spingere la crescita futura sarà l’ampliamento dell’offerta nel settore dell’energy management soprattutto nei Balcani, dove l’azienda si è espansa negli ultimi anni
L’azienda di macchinari agricoli di Molinella (BO) chiude il ’23 con ricavi per 30,5 mln, in flessione dopo anni di crescita, complice un settore in forte rallentamento. Tengono invece Ebitda e utile netto (rispettivamente 6,1 mln e 4,1 mln nel ’23). Il ’24 un anno complesso “ma noi continuiamo ad investire puntando sull’innovazione e anche sull’elettrico”, spiega il direttore generale Rossi
L’azienda concessionaria di auto e veicoli commerciali è passata dai 139,5 mln di fatturato del ‘16 ai 201,2 mln del ’23. La crescita è dipesa “in parte dal rincaro dei prezzi delle auto e in parte dall’ampliamento della nostra offerta di servizi”. Nel ’24 è previsto invece un ulteriore calo della marginalità, già scesa nel ’23 (18,2 mln rispetto ai 34 mln del ’22) dopo anni di crescita sostenuta
La multinazionale di Travagliato (BS) specializzata nella tracciabilità e nel controllo qualità ha chiuso il semestre con ricavi consolidati per 87,6 mln. L’azienda è in perdita per 22 mln (contro i 19,2 mln del pari periodo del ’23), “a causa essenzialmente di 9,1 mln di costi non ricorrenti”. La marginalità si attesta a 3,4 mln (contro i -5,4 mln del primo semestre dello scorso anno) per la "riduzione del costo del lavoro". Ordini raccolti a +7%. Il Ceo Gianluca Mazzantini: “Primi importantissimi passi della riorganizzazione aziendale
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