Un imprenditore, legale rappresentante di una società milanese, è stato arrestato dai carabinieri nell'ambito di un'indagine della sezione Eppo. L'accusa comprende la creazione di fatture per transazioni inesistenti, la percezione indebita di finanziamenti pubblici, l'utilizzo di denaro illecito, truffa aggravata e bancarotta fraudolenta. I soli fondi evasi destinati alle aziende colpite dalla pandemia ammontano a 7 mln
L’indagine eseguita dalla Gdf di Milano, coordinata dal pm Spadaro, ha portato alla luce una frode Iva attraverso giro di fatture false nel settore del commercio delle bevande alcoliche. Le società indagate sono 43. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Carboni: i reati contestati sono associazione per delinquere ed emissione e utilizzo di false fatture, con 3 persone in carcere e 2 ai domiciliari
Stando alle indiscrezioni del Foglio sarebbe in arrivo “uno studio di fattibilità” realizzato da una banca d’affari internazionale circa “un’acquisizione di Mediobanca da parte di Unicredit, tramite un’offerta pubblica di scambio, con un 20% di premio per gli azionisti”. Il risiko bancario, insomma, starebbe progredendo, dato che Piazzetta Cuccia è anche primo azionista di Generali. L’ipotesi divide gli analisti, ma infiamma i titoli finanziari di Piazza Affari: la maglia rosa va a Banco Bpm (+5,4%), seguito da Mediobanca (+5,24%), Pop Sondrio (+3,6%), Generali Assicurazioni (+3,27%) e Banca Generali (+2,73%), Bper e Mps (entrambe +2,16%) e Unicredit (+1,81%)
Mirano a mantenere una "tendenza positiva per la qualità degli attivi e il mix di raccolta". Pedranzini evidenzia "la revisione della sostenibilità del piano industriale a gennaio" e il mantenimento interno dell'It è indicato come un "vantaggio", mentre l'istituto "si espande territorialmente aprendo nuovi sportelli". Ma nonostante i solidi rapporti con Unipol, la banca non si sente "tutelata"
Cassa Centrale Banca chiude il 2023 con un utile netto di 871 milioni, in crescita del 55,5% rispetto all'anno precedente.
La capogruppo trentina del credito cooperativo, che sovrintende a un gruppo formato da 66 Bcc, Casse rurali e Casse raiffeisen aderenti, ha beneficiato di un margine di int...
L'assemblea del patto di consultazione dei soci ha ampliato l'accordo approvando all'unanimità l'ingresso di Valsabbia Investimenti (famiglie Brunori, Cerqui e Oliva), nel settore siderurgico, che ha contribuito con 1,2 mln di azioni (0,14%) . Plt Holding (famiglia Tortora), nelle energie rinnovabili, ha acquisito 4 mln di azioni (0,47%), mentre il gruppo Angelini ha ceduto altrettante azioni
Il nuovo numero uno dell’associazione delle fondazioni bancarie delle casse di risparmio è stato eletto oggi per acclamazione e completerà il mandato 2022-2024 del dimissionario Francesco Profumo. “Da lui e dal predecessore Guzzetti ricevo un’eredità preziosa e impegnativa”, commenta Azzone. “Il mio mandato sarà all’insegna della massima collegialità”. Chiesto a Giorgetti e al Mef un “maggiore confronto strutturale sui problemi del mondo”. Tra i temi che Azzone dovrà affrontare a breve, anche il rinnovo dei vertici di Cdp: “La decisione potrebbe slittare a dopo le elezioni europee. Come Acri di Gorno Tempini (presidente uscente) non abbiamo parlato”
“Hanno una valenza strategica della quale siamo, al momento, soddisfatti”: con queste parole il numero uno di Unipol, alla conferenza stampa di presentazione della fusione con Unipolsai, esclude l’interesse a partecipare con l’istituto creditizio modenese (di cui detiene il 19,9%) o con quello lombardo (dove è al 19,7% delle quote) al consolidamento del settore bancario. Stando alle parole di Cimbri, la decisione di lanciare l’Opa è “totalmente indifferente rispetto alle nostre strategie bancarie”. Il presidente di Unipol si chiama fuori anche dalla partita su Mps: “Una possibilità che non vediamo all’orizzonte: non è nei programmi di Bper”. E sulla nomina del nuovo cda della modenese è sibillino: “L’ad Montani? Può stare sereno”
Nonostante la riconferma dei vertici, è un voto all'insegna del ricambio quello deciso dal Cda dell'istituto. È stata infatti approvata all’unanimità una lista di candidati per la nomina dei membri del Cda e del Comitato per il Controllo sulla Gestione, e su un totale di 15 componenti, 7 non hanno ricevuto riconferma. Fra questi il vicepresidente Lamberto Andreotti. La nuova lista approvata oggi verrà ora sottoposta alla prossima Assemblea degli Azionisti fissata per il 12 aprile
“Sulla nostra quota (lo 0,5%) in Banco Bpm non sono in previsione movimenti”. A dirlo il presidente uscente dell’ente scaligero Alessandro Mazzucco in occasione dell’evento "Il Futuro che SiAmo", in cui ha fatto un bilancio dei suoi 8 anni di presidenza. “Attorno al 15 marzo la scelta del successore. Ci vuole una persona che condivida quanto fatto negli ultimi anni”, ha aggiunto, escludendo che il nome esca da quelli circolati sulla stampa finora (Mario Piccinini, Giovanni Pizzolo e Fulvio Cavalleri). Mazzucco ha poi manifestato il suo appoggio per il rinnovo di Orcel e Padoan alla guida di Unicredit e per Azzone alla presidenza dell’Acri
L’istituto di Piazza Meda conferma quanto riportato questa mattina dal quotidiano Milano Finanza. L’ente torinese presieduto da Fabrizio Palenzona, socio anche di Unicredit e Generali, ha venduto la sua partecipazione dell’1,8% due giorni fa: l’incasso sarebbe di circa 140 mln, con una plusvalenza attorno agli 80 mln. Non sono chiare le ragioni dietro l’operazione: Mf ipotizza possa esservi la volontà della Fondazione di “investire in altre istituzioni finanziarie”. Ora l’attenzione degli analisti è puntata sulle possibili modifiche agli equilibri azionari del Banco
L’atto di nascita della nuova realtà, frutto della fusione tra la Bcc Patavina e la Bcc Verona e Vicenza, è stato siglato oggi a Palazzo Wollemborg nel padovano. Il nuovo istituto avrà sede legale a San Giorgio di Fara (VI) e sede amministrativa e direzionale a Padova, riunendo 29mila soci e vantando un totale attivo di 6,03 miliardi e un Total Capital Ratio al 24,1%. Scelto anche il nuovo cda composto da 15 membri, con Flavio Piva alla presidenza e Leopoldo Pilati alla direzione generale. Piva: “L’aggregazione ci rende un soggetto ancora più forte nel Nordest”
Il cda dell’istituto altoatesino (che nel 2022 ha acquisito Civibank) ha chiuso il 2023 con un utile di 82,2 mln, meno della metà dei 175,4 mln del 2022. Per la sola Cassa di Bolzano l’utile è di 55 mln, mentre la Banca di Cividale del Friuli torna in utile a 10,7 mln dalla perdita di 33,8 mln del 2022. In crescita i ricavi di gruppo a 430,9 mln (+12,1%). Il Cet1 ratio ammonta al 14,1%. Il presidente Brandstätter: “Anno complesso. Nel primo semestre del 2024 lanceremo il nuovo piano triennale. Allo stesso tempo manteniamo una prudente politica di accantonamenti sui rischi creditizi”
Il cda della banca con sede a Reggio Emilia ha proposto lo stacco di un dividendo ordinario di 0,45 euro per azione e di uno straordinario per ulteriori 0,20: la distribuzione totale a valere sull’esercizio ’23 è dunque doppia rispetto a quella a valere sul ’22 (0,33 euro per azione). Per lo scorso anno il Cet1 di gruppo si attesta al 15,5%. Crescono anche i clienti (+170 mila unità, equivalente a un +33% sul ’22), mentre il rapporto cost/income scende al 44% (dal 53,8%)
Per l’istituto lombardo la forte crescita dell’utile netto (+195,5% sugli 81,5 mln del 2022) è stata supportata da poste straordinarie pari a 129,1 mln. I proventi operativi sono balzati a 581,1 mln (+19,5%) sostenuti dal +30,9% del margine d’interesse a 358,5 mln e in minor percentuale dal +4,3% delle commissioni nette a 206,5 mln. Il Cet 1 ratio si è attestato al 18,64%. Stabilita la destinazione dell’utile netto agli azionisti di 0,26 per azione per un dividendo complessivo di 202,7 mln
Banca Mediolanum archivia il ’23 con un utile netto di 821,9 mln (+62%) e una cedola totale da 519 mln (0,70 euro per azione). Risultati premiati dalla Borsa (+1,46%). Per Banca Ifis, l’utile netto si attesta a 160,1 mln, mentre verrà pagato un dividendo di 110 mln (2,1 euro per azione). Banca Generali cede invece il 2,54% a Piazza Affari nonostante un utile di 326,1 mln (+53,1%) e una cedola da 251,2 mln
Per l’istituto con sedi a Verona e Milano, l’utile netto è cresciuto anche nel quarto trimestre 2023 a 321,1 mln (da 197,6 mln) superando le attese del mercato (tra i 290 e i 314 mln). Nell’intero esercizio i ricavi ammontano a 5,3 mld (+14%), con un margine d’interesse di 3,2 mld (+42%). In calo le commissioni nette a 1,8 mld (-1,4%). Il Cet 1 ratio è pari al 14,2% (da 12,8%). Stabilita la distribuzione ai soci di 848 mln totali, grazie a un dividendo che sale a 0,56 euro per azione. Il ceo Castagna: “Risultati brillanti che con l’avvio del nuovo piano strategico ci porteranno a consolidarci come terzo polo bancario”
Dopo 13 anni il cda dell’istituto di credito senese approva lo stacco di una nuova cedola, che sarà di 0,25 euro per azione. Il risultato annuale dell’utile è trainato da quello del quarto trimestre, che da solo è valso 1,12 mld. Lo scorso anno su anche ricavi (3,79 mld, +21,7%) e margine d’interesse (2,29 mld, +49,3%). Il Cet1 è al 18,1%. Approvata inoltre la nomina di Maurizio Bai, Cco Imprese e Private, a vicedirettore generale commerciale e vicario. L’ad Luigi Lovaglio: “Questi risultati rappresentano un punto di svolta. La quota in capo al Tesoro? Non spetta a noi dire allo Stato cosa farci”. E il Cfo Andrea Maffezzoni sul risiko bancario: “Non abbiamo aggiornamenti, ne discuteranno i nostri azionisti”. A Piazza Affari il titolo è maglia rosa: +5,54%
Il cda della banca lombarda ha approvato i conti del 2023, chiusi con il “miglior utile di sempre”. I ricavi netti si sono attestati a 1,3 mld (+26,2%), grazie alla “crescita record” del margine d’interesse a 937 mln (+37,6%) e a commissioni nette in rialzo a 402,6 mln (+5,8%). Cresciuti anche i costi operativi a 580,7 mln (+10,5%). Stabilito il raddoppio del dividendo unitario a 0,56 euro per azione per un ammontare di 254 mln. Il ceo Pedranzini: “Risultati ottimi rafforzati dal trend positivo del quarto trimestre”. E sul futuro, “siamo convinti di poter generare ancora più valore”
Lo scorso anno la società di risparmio gestito ha raddoppiato il margine d’interesse, salito a 687,7 mln. I ricavi sono stati per la prima volta superiori al miliardo. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,69 euro per azione (era di 0,49 del ’22). Confermata la guidance per il '24, mentre sulla chiusura a Piazza Affari pesano i risultati della raccolta di gennaio
Per l’istituto torinese il 2023 va in archivio con un utile superiore ai 7,5 mld previsti dagli analisti e trainato dal margine d’interesse pari a 14,6 mld (+54,2%). In crescita i ricavi netti a 25,1 mld (+17,2%), giù le commissioni a 8,5 mld (-4%). In salita i costi operativi a 11,3 mld, mentre il Cet1 è al 13,7%. Previsto un pagamento di dividendi da 2,8 mld dopo l'acconto da 2,6 distribuito a fine 2023. L’ad Messina: “Miglior anno di sempre. Per il 2024 attendiamo un utile superiore agli 8 mld". E aggiunge: "Se gli azionisti lo vorranno, sarò l'ad anche nel prossimo mandato. Le voci su Profumo per la presidenza? Difficile che venga cambiato Gros-Pietro"
Banca Progetto, la Banca digitale specializzata in servizi per le piccole e medie imprese italiane e per la clientela privata, nell'ambito della cartolarizzazione Progetto Pmi 5 conclusa nel mese di agosto 2023, ha ottenuto nuova liquidità, pari a 350 milioni di euro incrementando il portafoglio a garanzia dell'operazione per ulteriori 500 milioni
La banca ha guadagnato in Borsa l'8,1% a 28,825 euro per azione dopo i conti del 2023 chiusi ben oltre le attese del consenso. I ricavi sono aumentati del 17,3% a 23,8 mld, con margine d’interesse a 14 mld (+31,3%) e commissioni a 7,4 mld (-2,1%). Redditività (Rote) al 16,6% e Cet 1 al 15,89%. Annunciata la maxi distribuzione di 10 mld ai soci, tra dividendo e buyback, per il 2023. Freddo il ceo Orcel sulle aggregazioni: “Ad oggi non abbiamo trovato i valori o le condizioni generali per fare un'operazione né in Italia né all’estero, ma dopo l’assemblea di aprile valuteremo cosa fare del capitale in eccesso”
La società del Gruppo milanese Banca Sistema, operante sia nel business del credito su pegno sia nel mercato delle case d’aste, di oggetti preziosi e oggetti d’arte, ha concluso l’acquisizione di un portafoglio di credito su pegno a Napoli. Kruso Capital aggiunge così quasi 500 nuovi clienti agli attuali 33.500 e 1.500 polizze alle circa 70mila già in essere. A gennaio la società era sbarcata in Borsa
L’istituto brianzolo ha concluso l'acquisizione di almeno l’80% del capitale sociale dell’istituto finanziario romano, attivo nel campo dell'erogazione di finanziamenti a clientela privata. Il corrispettivo preliminare è circa 1,2 mln e l'aumento di capitale riservato a Banco Desio è previsto per circa 6-7 mln. L’ad Decio: “Un primo passo per il Piano Industriale Beyond 2026"
“Un anno di risultati positivi”, così il presidente Andrea Mascetti ha presentato alla stampa i dati di Finlombarda. La società coordinata dalla Regione Lombardia ha erogato 170 mln di credito alle imprese con risorse proprie, arrivando a 806,1 mln tra 2019 e 2023. “Ci siamo focalizzati su tre filoni principali, cioè prodotti agevolati, prodotti di intermediazione e i servizi per le imprese”. In quest’ultimo comparto, sono stati supportati oltre 50 progetti “orientati su ricerca, innovazione, attrazione di investimenti stranieri e accesso al capitale di rischio per giovani imprese”, spiega il dg Rallo
Il cda della società del gruppo bancario, specializzata nell'offerta di prodotti e servizi di factoring, ha nominato oggi Daniela Ferrari nel ruolo di amministratore delegato. In precedenza ricopriva il ruolo di Head of Americas Multinational Corporates presso la filiale di New York. Il presidente del cda Bassi: "Certo che contribuirà a raggiungere gli sfidanti obiettivi che ci attendono"
Nel corso di un convegno in Assolombarda, il capo economista del Centro studi dell'istituto bancario ha commentato le previsioni sulla riduzione dei tassi da parte della Bce. “Credo che verranno deluse le attese del mercato, che si aspetta sei ribassi nel 2024 per chiudere sotto di 150 punti base. Ne prevedo solo 3 con timing ritardato, da giugno-luglio”. Domani la riunione del direttivo della Bce. “Prima di decidere dovranno essere sicuri di aver vinto la battaglia contro l’inflazione. Forse i ribassi sarebbero stati più repentini con un altro presidente”
La società milanese controllata da Banca Sistema che opera nel business del credito su pegno e nel mercato delle case d'aste è sbarcata oggi sul segmento professionale di Euronext Growth Milan. La capitalizzazione di mercato è pari a 45,8 mln. Il dg Gentile: “Il capitale raccolto rafforza la solidità patrimoniale e i proventi della quotazione ci permettono di proseguire la crescita organica e tramite acquisizioni. Guardiamo a Spagna, Uk, Svizzera e Svezia”
Il presidente di Unicredit ha commentato le indiscrezioni relative a un possibile interesse del suo istituto di credito nei confronti del gruppo bancario valtellinese. Dopo le dichiarazioni di ieri di Andrea Orcel, il quale ha negato che la propria banca stia acquistando azioni della Popolare di Sondrio, Padoan si è limitato a dire: " Noi interessati? Non facciamo il processo alle intenzioni"
La seduta odierna di Piazza Affari si accende sulla scia delle indiscrezioni di stampa di questa mattina, secondo cui una banca d’affari americana che potrebbe essere Goldman Sachs era scesa in campo per il controllo del 10% del capitale della valtellinese a favore dell’eventuale ascesa di Unicredit. Dal World Economic Forum il Ceo del Gruppo di Piazza Gae Aulenti smentisce l’operazione. No comment invece da parte di Goldman Sachs. In Borsa il titolo della Popolare chiude a +2,3%, quello di Unicredit (tra i migliori di oggi) a +2,7%
Piazza Affari chiude in negativo (-0,79%) ma la posizione della società leader nel retail degli apparecchi acustici rimane solida (+0,89%). Gli analisti prospettano il 2024 come un anno più “normale” dopo il covid. BofA premia Amplifon con la raccomandazione "buy" grazie alla strategia di crescita negli Stati Uniti dove la società ha creato una rete di negozi diretti che si affiancano ai tradizionali "franchisee"
Credem Private Equity SGR ha annunciato l’acquisizione della maggioranza di Novaref. E’ l’ottavo investimento per i fondi di Credem Private Equity SGR che impiegando la datazione iniziale di oltre 200 Mln completa il suo portafoglio. Paolo Magnani, coordinatore dell'area Welth Management di Credem :" investiamo sull'economia reale italiana"
La società, attiva nel settore del packaging industriale in tessuto di rafia di polipropilene, prende visione dei ricavi gestionali al 31 dicembre e chiude il 2023 per 17,8 milioni di euro che si confrontano con i 23,2 milioni registrati nel 2022. Buoni i livelli di redditività grazie ad un'accurata gestione degli acquisti e una mirata politica dei prezzi
L'istituto di credito milanese ha anche fatto sapere che lo scorso anno il proprio portafoglio si è arricchito di oltre 160 nuovi clienti, con una progressiva diversificazione sia nella tipologia di attività che nella size di aziende e deal conclusi. La Banca ha inoltre costituito un team specializzato nelle attività di servicing e di paying agent per i veicoli di cartolarizzazione e le emissioni di mini-bond
Il player assicurativo triestino ha firmato l’accordo per il passaggio di mani del 51% di Generali China Insurance Company Limited. La quota era detenuta dalla China National Petroleum Corporation, con cui proseguirà la partnership nei segmenti Vita e Asset Management attraverso una joint venture. Per il Leone si tratta di “un investimento strategico a lungo termine per sviluppare in Cina un business Danni interamente di proprietà”
Il gruppo milanese degli spirits scivola a Piazza Affari (a 9,278 euro per azione), accusando la peggior prestazione del Ftse Mib (+0,14%), dopo aver concluso il collocamento accelerato di nuove azioni, pari al 5,6% del capitale, che ha consentito al gruppo di incassare 650 mln, e di obbligazioni convertibili del valore di 550 mln. Proventi che “serviranno per finanziare l’acquisto del cognac Courvoisier e per finalità aziendali di carattere generale”, si legge in una nota odierna. Per gli analisti di Equita e Banca Akros, l’obiettivo dell’operazione di financing è quello “di acquisire flessibilità finanziaria anche in vista di una nuova possibile acquisizione”
Dopo aver ricevuto il via libera dall’authority federale tedesca, la compagnia del Leone ha comunicato di aver perfezionato la vendita di compagnia specializzata in polizze previdenziali tedesca a Frankfurter Leben. L’operazione genera un utile di 300 mln che verrà contabilizzato nell’ultimo trimestre del ’23. Il disimpegno si allinea al piano di Generali che punta a migliorare il profilo e la profittabilità del business Vita
L’istituto di credito, che questa settimana ha presentato il Piano Strategico al ’26, ha perfezionato l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Vera Vita e Vera Financial da Generali Italia per di 392,4 mln. L’operazione è parte della strategia di internazionalizzazione del business assicurativo Vita. Ufficializzato oggi anche l’avvio della partnership per la distribuzione di prodotti assicurativi con Crédit Agricole Assurances, cui l’istituto ha ceduto il 65% di Banco Bpm Assicurazioni e il 65% di Vera Assicurazioni incassando 243,6 mln. Chiusura in Borsa in terreno negativo: il titolo del Banco perde l’1,72%
Si tratta di una distribuzione pari a cinque volte quella degli ultimi quattro anni. ‘A solid success story’ – questo il nome del Piano Strategico approvato oggi – poggia su sette pilastri centrati sul supporto alla clientela (specie quella composta dalle imprese) e al territorio e sul sostegno alla transizione green. Annunciate anche la chiusura di circa 100 filiali entro tre anni, l’uscita di 1.600 dipendenti e 800 assunzioni. Intanto, per l’anno in corso l’utile netto è previsto oltre gli 1,2 mld. L’ad Castagna: “Abbiamo raggiunto i target del piano ’21-’24 con un anno di anticipo, possiamo contare su una solida base di partenza”. E sulla vociferata fusione con Mps: “Non ci sono possibilità”
Nel mese di novembre, i volumi commerciali hanno raggiunto i 369 mln. La raccolta netta di novembre è stata di 136 mln, risultato della differenza tra il risparmio gestito e amministrato. Il comparto assicurativo ha registrato premi di 16 mln nel mese, contribuendo a un totale annuale di 164 mln. Nel settore dei finanziamenti, Mediolanum ha erogato un totale di 2,76 mld
È con un comunicato essenziale (“La società non è in vendita”) che il management dell’impresa ravennate di cantieristica navale risponde alle indiscrezioni uscite questa mattina sulle colonne del Corriere della Sera. L’articolo riportava come, nell’ottica di un passaggio generazionale, i Rosetti fossero alla ricerca di un acquirente per la maggioranza del Gruppo. Stando a quanto pubblicato stamane la quota, detenuta dalla holding Rosfin e pari al 56%, avrebbe potuto far gola a diverse multinazionali asiatiche come Larsen & Toubro, Bumi Armada e Daewoo Engineering
Per l’istituto brianzolo il piano Beyond 2026 prevede una crescita dell’utile dagli 81,5 mln del 2022 e ricavi netti oltre i 620 mln, dai 486 mln del 2022. Nel nuovo piano industriale rientrano anche 60 mln di investimenti nell’innovazione tecnologica e il raddoppio dell’esposizione sulla cessione del quinto, anche tramite operazioni straordinarie di M&A. La banca punterà sulla divisione di wealth management per superare i 10 mld di masse gestite e mira ad acquisire 10 mila nuovi clienti
Per l’istituto cresce anche l’utile netto ricorrente a 249,9 mln (+52,8%) sostenuto dalla diversificazione dei ricavi e dalla forte efficienza operativa. Il margine d’interesse migliora del 159,7%. Il Cet ratio è al 17,3%, la raccolta netta a 4,3 mld (+7%). Le masse totali raggiungono “il nuovo massimo storico di 88,8 mld (+10,4%)”. Anche Banca Generali non paga la tassa sugli extraprofitti e destinerà a riserva 26,6 mln
Il gruppo assicurativo bolognese ha archiviato i nove mesi con un calo dell’utile netto del 10% dagli 854 mln, che comprendevano 275 mln di componente straordinaria legata a Bper. La raccolta diretta ammonta a 10,6 mld (+7,5) con il Danni a 6,1 mld (+3,8%) e il Vita a 4,5 mld (+12,9%). Per Unipolsai l’utile netto si attesta a 586 mln contro i 616 di un anno fa. Sale al 98,6% il combined ratio per “l’impatto degli eventi atmosferici di luglio”. Il direttore generale Laterza sull’operazione Eurovita: “Abbiamo investito 50 mln di capitale in Cronos. Per il momento non mi aspetto un’ulteriore iniezione di capitale significativa, ma dipenderà dai riscatti”
I risultati positivi del Gruppo sono stati guidati dal robusto modello di business e dalla diversificazione dei ricavi, che ha mitigato gli effetti negativi dell'incertezza economica e geopolitica. La raccolta totale della clientela è aumentata dell'8,6%, attestandosi a 5,8 mld di euro, i ricavi netti totali sono cresciuti del 13,4%, e il risultato operativo ha registrato un incremento del 21,1%
Per il gruppo bancario che in Italia ha sede a Parma l’utile netto cresce del 61% se si escludono gli oneri registrati lo scorso anno per l’acquisizione di Creval. In crescita del 22,9% i proventi e del 47,4% il margine di interesse. Il Cet 1 è al 13,2%. Nel terzo trimestre l’utile netto si attesta a 166 mln (+64,8%). In Italia l’istituto ha acquisito da inizio anno 130 mila nuovi clienti (+12% anno su anno)
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